Sconcerti:"L'evoluzione di Pioli e i tanti piccoli geni".

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sul Milan:"La parte migliore del Milan non deve arrivare dai nuovi acquisti, giustamente pochi. Deve venire dalla crescita dei giovani. È inutile investire sul futuro se poi non lo aspetti e non gli chiedi conto. A me sembra che la crescita sia in atto. Diaz è un giocatore diverso dallo scorso anno, sta dando materia alle sue bollicine. Non è una mezzala e forse nemmeno un trequartista, non conta dove stai sul campo, è come ti muovi che ti fa attaccante. Diaz è quello, un’ottima seconda punta nella fase del primo entusiasmo. Ha da camminare, ma sta facendo quello che doveva: crescere Così Tonali. Non sarà mai sopraffino,
il meglio lo dà dove il gioco è denso, quando ha tanto spazio perde l’idea. Per intenderci, sostituisce meglio Kessie che
Bennacer, anche se il paragone è improprio. Ma anche lui è diverso, più dentro il gioco e con più carattere. Tanto da far pensare a una piccola voglia di Pioli, una squadra alternativa con Romagnoli, Tomori e Kjaer in difesa, esterni Florenzi (Calabria o Saelemaekers) ed Hernandez, poi Tonali, Bennacer, Kessie e due punte come Diaz e Ibrahimovic (o Giroud). Non deve essere un cambio di rotta, non c’è il tempo per ricominciare, ma si può cambiare anche dentro la stessa partita, basta avere gli uomini giusti. Il Milan li ha. Per passare al 3- 5-2 Allegri domenica scorsa ha dovuto mettere fuori ruolo due giocatori su tre, Danilo e Kulusevski. Nel Milan prendi l’avversario di sorpresa e lo sbilanci in modo quasi naturale. Saelemaekers è un equilibratore, accorcia il campo alle mezze ali, sbaglia poco e anche lui è in crescita. Non è mai evidente, ma è sempre in squadra. E ha appena 22 anni. Un altro giocatore in crescita è Leao. Classe ne ha tanta, ambientamento alla partita poco. Qualcosa sta cambiando lì, oggi la sua diversità sta diventando rituale, è più spesso differenza. E sta crescendo Pioli. Lo conosco da anni, non l’ho mai sentito così sicuro di sé, quasi arrogante. Non spinge più sull’umiltà, spinge sulla qualità, sull’occasione. Sente di avere una squadra di piccoli geni che vanno guidati sull’ultimo gradino, il massimo nel suo mestiere e l’attimo più difficile di una carriera perché ne sei l’unico responsabile. Tutto questo per dire che il Milan sta facendo il suo dovere, si sta evolvendo, sta diventando qualcosa. Questa è la realtà dell’idea. Non si è né primi né ultimi, ma si sta assecondando un progetto puntualmente".
 

bmb

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sul Milan:"La parte migliore del Milan non deve arrivare dai nuovi acquisti, giustamente pochi. Deve venire dalla crescita dei giovani. È inutile investire sul futuro se poi non lo aspetti e non gli chiedi conto. A me sembra che la crescita sia in atto. Diaz è un giocatore diverso dallo scorso anno, sta dando materia alle sue bollicine. Non è una mezzala e forse nemmeno un trequartista, non conta dove stai sul campo, è come ti muovi che ti fa attaccante. Diaz è quello, un’ottima seconda punta nella fase del primo entusiasmo. Ha da camminare, ma sta facendo quello che doveva: crescere Così Tonali. Non sarà mai sopraffino,
il meglio lo dà dove il gioco è denso, quando ha tanto spazio perde l’idea. Per intenderci, sostituisce meglio Kessie che
Bennacer, anche se il paragone è improprio. Ma anche lui è diverso, più dentro il gioco e con più carattere. Tanto da far pensare a una piccola voglia di Pioli, una squadra alternativa con Romagnoli, Tomori e Kjaer in difesa, esterni Florenzi (Calabria o Saelemaekers) ed Hernandez, poi Tonali, Bennacer, Kessie e due punte come Diaz e Ibrahimovic (o Giroud). Non deve essere un cambio di rotta, non c’è il tempo per ricominciare, ma si può cambiare anche dentro la stessa partita, basta avere gli uomini giusti. Il Milan li ha. Per passare al 3- 5-2 Allegri domenica scorsa ha dovuto mettere fuori ruolo due giocatori su tre, Danilo e Kulusevski. Nel Milan prendi l’avversario di sorpresa e lo sbilanci in modo quasi naturale. Saelemaekers è un equilibratore, accorcia il campo alle mezze ali, sbaglia poco e anche lui è in crescita. Non è mai evidente, ma è sempre in squadra. E ha appena 22 anni. Un altro giocatore in crescita è Leao. Classe ne ha tanta, ambientamento alla partita poco. Qualcosa sta cambiando lì, oggi la sua diversità sta diventando rituale, è più spesso differenza. E sta crescendo Pioli. Lo conosco da anni, non l’ho mai sentito così sicuro di sé, quasi arrogante. Non spinge più sull’umiltà, spinge sulla qualità, sull’occasione. Sente di avere una squadra di piccoli geni che vanno guidati sull’ultimo gradino, il massimo nel suo mestiere e l’attimo più difficile di una carriera perché ne sei l’unico responsabile. Tutto questo per dire che il Milan sta facendo il suo dovere, si sta evolvendo, sta diventando qualcosa. Questa è la realtà dell’idea. Non si è né primi né ultimi, ma si sta assecondando un progetto puntualmente".
Complicatissimo da leggere, si era dimenticato le compresse per il colesterolo.
 

Swaitak

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sul Milan:"La parte migliore del Milan non deve arrivare dai nuovi acquisti, giustamente pochi. Deve venire dalla crescita dei giovani. È inutile investire sul futuro se poi non lo aspetti e non gli chiedi conto. A me sembra che la crescita sia in atto. Diaz è un giocatore diverso dallo scorso anno, sta dando materia alle sue bollicine. Non è una mezzala e forse nemmeno un trequartista, non conta dove stai sul campo, è come ti muovi che ti fa attaccante. Diaz è quello, un’ottima seconda punta nella fase del primo entusiasmo. Ha da camminare, ma sta facendo quello che doveva: crescere Così Tonali. Non sarà mai sopraffino,
il meglio lo dà dove il gioco è denso, quando ha tanto spazio perde l’idea. Per intenderci, sostituisce meglio Kessie che
Bennacer, anche se il paragone è improprio. Ma anche lui è diverso, più dentro il gioco e con più carattere. Tanto da far pensare a una piccola voglia di Pioli, una squadra alternativa con Romagnoli, Tomori e Kjaer in difesa, esterni Florenzi (Calabria o Saelemaekers) ed Hernandez, poi Tonali, Bennacer, Kessie e due punte come Diaz e Ibrahimovic (o Giroud). Non deve essere un cambio di rotta, non c’è il tempo per ricominciare, ma si può cambiare anche dentro la stessa partita, basta avere gli uomini giusti. Il Milan li ha. Per passare al 3- 5-2 Allegri domenica scorsa ha dovuto mettere fuori ruolo due giocatori su tre, Danilo e Kulusevski. Nel Milan prendi l’avversario di sorpresa e lo sbilanci in modo quasi naturale. Saelemaekers è un equilibratore, accorcia il campo alle mezze ali, sbaglia poco e anche lui è in crescita. Non è mai evidente, ma è sempre in squadra. E ha appena 22 anni. Un altro giocatore in crescita è Leao. Classe ne ha tanta, ambientamento alla partita poco. Qualcosa sta cambiando lì, oggi la sua diversità sta diventando rituale, è più spesso differenza. E sta crescendo Pioli. Lo conosco da anni, non l’ho mai sentito così sicuro di sé, quasi arrogante. Non spinge più sull’umiltà, spinge sulla qualità, sull’occasione. Sente di avere una squadra di piccoli geni che vanno guidati sull’ultimo gradino, il massimo nel suo mestiere e l’attimo più difficile di una carriera perché ne sei l’unico responsabile. Tutto questo per dire che il Milan sta facendo il suo dovere, si sta evolvendo, sta diventando qualcosa. Questa è la realtà dell’idea. Non si è né primi né ultimi, ma si sta assecondando un progetto puntualmente".
Riassunto: :ZioFester:
 
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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sul Milan:"La parte migliore del Milan non deve arrivare dai nuovi acquisti, giustamente pochi. Deve venire dalla crescita dei giovani. È inutile investire sul futuro se poi non lo aspetti e non gli chiedi conto. A me sembra che la crescita sia in atto. Diaz è un giocatore diverso dallo scorso anno, sta dando materia alle sue bollicine. Non è una mezzala e forse nemmeno un trequartista, non conta dove stai sul campo, è come ti muovi che ti fa attaccante. Diaz è quello, un’ottima seconda punta nella fase del primo entusiasmo. Ha da camminare, ma sta facendo quello che doveva: crescere Così Tonali. Non sarà mai sopraffino,
il meglio lo dà dove il gioco è denso, quando ha tanto spazio perde l’idea. Per intenderci, sostituisce meglio Kessie che
Bennacer, anche se il paragone è improprio. Ma anche lui è diverso, più dentro il gioco e con più carattere. Tanto da far pensare a una piccola voglia di Pioli, una squadra alternativa con Romagnoli, Tomori e Kjaer in difesa, esterni Florenzi (Calabria o Saelemaekers) ed Hernandez, poi Tonali, Bennacer, Kessie e due punte come Diaz e Ibrahimovic (o Giroud). Non deve essere un cambio di rotta, non c’è il tempo per ricominciare, ma si può cambiare anche dentro la stessa partita, basta avere gli uomini giusti. Il Milan li ha. Per passare al 3- 5-2 Allegri domenica scorsa ha dovuto mettere fuori ruolo due giocatori su tre, Danilo e Kulusevski. Nel Milan prendi l’avversario di sorpresa e lo sbilanci in modo quasi naturale. Saelemaekers è un equilibratore, accorcia il campo alle mezze ali, sbaglia poco e anche lui è in crescita. Non è mai evidente, ma è sempre in squadra. E ha appena 22 anni. Un altro giocatore in crescita è Leao. Classe ne ha tanta, ambientamento alla partita poco. Qualcosa sta cambiando lì, oggi la sua diversità sta diventando rituale, è più spesso differenza. E sta crescendo Pioli. Lo conosco da anni, non l’ho mai sentito così sicuro di sé, quasi arrogante. Non spinge più sull’umiltà, spinge sulla qualità, sull’occasione. Sente di avere una squadra di piccoli geni che vanno guidati sull’ultimo gradino, il massimo nel suo mestiere e l’attimo più difficile di una carriera perché ne sei l’unico responsabile. Tutto questo per dire che il Milan sta facendo il suo dovere, si sta evolvendo, sta diventando qualcosa. Questa è la realtà dell’idea. Non si è né primi né ultimi, ma si sta assecondando un progetto puntualmente".
Un trattato di filosofia di primo mattino anche no.
Mi sono fermato a Mario Sconcerti.
Per capire cosa voleva dire leggerò l'editoriale di domani : sarà l'esatto opposto di quello di oggi.
 

Lineker10

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sul Milan:"La parte migliore del Milan non deve arrivare dai nuovi acquisti, giustamente pochi. Deve venire dalla crescita dei giovani. È inutile investire sul futuro se poi non lo aspetti e non gli chiedi conto. A me sembra che la crescita sia in atto. Diaz è un giocatore diverso dallo scorso anno, sta dando materia alle sue bollicine. Non è una mezzala e forse nemmeno un trequartista, non conta dove stai sul campo, è come ti muovi che ti fa attaccante. Diaz è quello, un’ottima seconda punta nella fase del primo entusiasmo. Ha da camminare, ma sta facendo quello che doveva: crescere Così Tonali. Non sarà mai sopraffino,
il meglio lo dà dove il gioco è denso, quando ha tanto spazio perde l’idea. Per intenderci, sostituisce meglio Kessie che
Bennacer, anche se il paragone è improprio. Ma anche lui è diverso, più dentro il gioco e con più carattere. Tanto da far pensare a una piccola voglia di Pioli, una squadra alternativa con Romagnoli, Tomori e Kjaer in difesa, esterni Florenzi (Calabria o Saelemaekers) ed Hernandez, poi Tonali, Bennacer, Kessie e due punte come Diaz e Ibrahimovic (o Giroud). Non deve essere un cambio di rotta, non c’è il tempo per ricominciare, ma si può cambiare anche dentro la stessa partita, basta avere gli uomini giusti. Il Milan li ha. Per passare al 3- 5-2 Allegri domenica scorsa ha dovuto mettere fuori ruolo due giocatori su tre, Danilo e Kulusevski. Nel Milan prendi l’avversario di sorpresa e lo sbilanci in modo quasi naturale. Saelemaekers è un equilibratore, accorcia il campo alle mezze ali, sbaglia poco e anche lui è in crescita. Non è mai evidente, ma è sempre in squadra. E ha appena 22 anni. Un altro giocatore in crescita è Leao. Classe ne ha tanta, ambientamento alla partita poco. Qualcosa sta cambiando lì, oggi la sua diversità sta diventando rituale, è più spesso differenza. E sta crescendo Pioli. Lo conosco da anni, non l’ho mai sentito così sicuro di sé, quasi arrogante. Non spinge più sull’umiltà, spinge sulla qualità, sull’occasione. Sente di avere una squadra di piccoli geni che vanno guidati sull’ultimo gradino, il massimo nel suo mestiere e l’attimo più difficile di una carriera perché ne sei l’unico responsabile. Tutto questo per dire che il Milan sta facendo il suo dovere, si sta evolvendo, sta diventando qualcosa. Questa è la realtà dell’idea. Non si è né primi né ultimi, ma si sta assecondando un progetto puntualmente".
Condivido molte cose.

Penso che l'ipotesi tattica vada verso un 343 piuttosto che i tre mediani, ma il concetto è giusto.

In generale siamo squadra piu compatta e matura. Meno sbilanciata rispetto a quella del lockdown.

Recuperiamo la palla piu bassi per ripartire in contropiede, giochiamo molto piu in verticale e a strappi. Insomma, da outsider vogliamo diventare vincenti, a me pare evidente come stia cercando di evolvere il gioco di Pioli.

Come dicevo tante volte la stagione scorsa, una squadra di livello non poteva permettersi le imbarcate che ci siamo presi negli scontri diretti. Infatti le vittorie nel finale di stagione con Juve e Atalanta sono risultati chiari del cambio di mentalità che si vuol dare alla squadra. Basta confrontarle con le medesime due partite del girone di andata per notare la differenza.
 

Super_Lollo

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il meglio lo dà dove il gioco è denso, quando ha tanto spazio perde l’idea. Per intenderci, sostituisce meglio Kessie che
Bennacer, anche se il paragone è improprio. Ma anche lui è diverso, più dentro il gioco e con più carattere. Tanto da far pensare a una piccola voglia di Pioli, una squadra alternativa con Romagnoli, Tomori e Kjaer in difesa, esterni Florenzi (Calabria o Saelemaekers) ed Hernandez, poi Tonali, Bennacer, Kessie e due punte come Diaz e Ibrahimovic (o Giroud). Non deve essere un cambio di rotta, non c’è il tempo per ricominciare, ma si può cambiare anche dentro la stessa partita, basta avere gli uomini giusti. Il Milan li ha. Per passare al 3- 5-2 Allegri domenica scorsa ha dovuto mettere fuori ruolo due giocatori su tre, Danilo e Kulusevski. Nel Milan prendi l’avversario di sorpresa e lo sbilanci in modo quasi naturale. Saelemaekers è un equilibratore, accorcia il campo alle mezze ali, sbaglia poco e anche lui è in crescita. Non è mai evidente, ma è sempre in squadra. E ha appena 22 anni. Un altro giocatore in crescita è Leao. Classe ne ha tanta, ambientamento alla partita poco. Qualcosa sta cambiando lì, oggi la sua diversità sta diventando rituale, è più spesso differenza. E sta crescendo Pioli. Lo conosco da anni, non l’ho mai sentito così sicuro di sé, quasi arrogante. Non spinge più sull’umiltà, spinge sulla qualità, sull’occasione. Sente di avere una squadra di piccoli geni che vanno guidati sull’ultimo gradino, il massimo nel suo mestiere e l’attimo più difficile di una carriera perché ne sei l’unico responsabile. Tutto questo per dire che il Milan sta facendo il suo dovere, si sta evolvendo, sta diventando qualcosa. Questa è la realtà dell’idea. Non si è né primi né ultimi, ma si sta assecondando un progetto puntualmente".
ho dovuto rileggerla 3 volte per capirla. Che ha mangiato il Vate questa mattina ?
 
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Diciamo che il Milan è una squadra che dovrebbe piacere o che avrebbe potuto allenare Ranieri che ama/va cambiare modulo durante la partita, si può passare dal 4231,442,343,352,3421 con una sostituzione o due con i giocatori nei loro ruoli. Che si sia in grado di farlo davvero con naturalezza e fluidità, ecco, quello è un altro discorso
 
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Un trattato di filosofia di primo mattino anche no.
Mi sono fermato a Mario Sconcerti.
Per capire cosa voleva dire leggerò l'editoriale di domani : sarà l'esatto opposto di quello di oggi.
dopo 3 righe ero già full.
poi ho sfiorato per sbaglio la roba della difesa a 3 ed è venuta la nausea.

la pubblicità che stan facendo per romagnoli è vomitevole, e su qualcuno già vedo che attacca.
io son stanco anche di questa pagina ormai, è solo una sofferenza. quand'è che voltiamo pagina? mi sembra quasi di esser tornato ai tempi di gattuso, non ancora ma ci avviciniamo a grandi passi.
 

Lineker10

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dopo 3 righe ero già full.
poi ho sfiorato per sbaglio la roba della difesa a 3 ed è venuta la nausea.

la pubblicità che stan facendo per romagnoli è vomitevole, e su qualcuno già vedo che attacca.
io son stanco anche di questa pagina ormai, è solo una sofferenza. quand'è che voltiamo pagina? mi sembra quasi di esser tornato ai tempi di gattuso, non ancora ma ci avviciniamo a grandi passi.
La difesa a tre e il nome di Romagnoli a dire il vero sono uscite direttamente da Pioli nel post partita.
Parole sue.

Stavolta la stampa c'entra il giusto.

Comunque credo che nel caso la difesa a 3 titolare sarebbe Calabria Kjaer Tomori.
Romagnoli resta la prima riserva sia che si giochi a 4 o a 3. Cambia poco.
 
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La difesa a tre e il nome di Romagnoli a dire il vero sono uscite direttamente da Pioli nel post partita.
Parole sue.

Stavolta la stampa c'entra il giusto.

Comunque credo che nel caso la difesa a 3 titolare sarebbe Calabria Kjaer Tomori.
Romagnoli resta la prima riserva sia che si giochi a 4 o a 3. Cambia poco.
e non hai tutti i torti, ma rilanciano ben volentieri. da sempre se possibile lo mettono pure in porta.

sulla 2a parte sai benissimo che se giocheremo a 3, tra infortuni turn-over squalifiche ecc il capitano sarà sempre titolare o quasi. anzi forse non abbiamo nemmeno centrali a sufficienza per una difesa a 3. è proprio una roba inconcepibile.
calabria poi rende bene dov'è. troppo basso per difendere a 3. dovrebbe fare il marcatore. guarda... io son sicuro che sia un aborto tutto ciò. e soprattutto a cosa serve?
perdessimo tutte le partite potrei capire ma così no, non posso capire. è autolesionismo.
nemmeno ci voglio credere.
 
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