Sconcerti:"La forza collettiva del Milan. La facilità dell'Inter".

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sulla lotta per lo scudetto:"Va reso grande omaggio a questo Milan che trova il meglio di sé nella partita più difficile. Aveva perso tutto dopo tre minuti, ha riagguantato tutto novanta minuti dopo e in fondo a una delle migliori partite della sua stagione. Non di gioco, non di classe, ma di forza collettiva, di volontà. L’Inter è più forte del Milan, sta battendo un avversario dietro l’altro e a ognuno regala tre gol. Ma il Milan con una solerzia quasi mistica, una concentrazione monastica sulla vera fede, resta a galla e strizza l’occhio al miracolo. Fa fatica ma arriva sempre, riesce ad annullare una dopo l’altra le occasioni dell’Inter. Quindi la innervosisce. La differenza è chiara, l’Inter ha una serie di giocatori decisivi che il Milan non ha ancora. Ma resta costretta a vincere mercoledì a Bologna per togliersi questo impasto appiccicoso che la tiene ancora nell’orbita del Milan, come un pianeta minore. C’è nel Milan la forza ordinata della vecchia compagnia, il senso del risultato che diventa un sentimento e cambia metro di giudizio. Credo sia questa insistenza, questa diversità di intenti, a rendere ancora incerto il campionato. Se vince il più forte, vince l’Inter. Il Milan non è il migliore, è una squadra stupefacente, piena di limiti e improvvisazioni, che resta sempre a cavallo dell’impresa. La sua fatica batte contro la facilità di risultati dell’Inter, ma spaventa questa mancanza di rassegnazione, le sue piccole insistenti resurrezioni.

Anche il calendario sembra tutto per l’Inter (Bologna Udinese, Empoli, Cagliari, Samp contro Fiorentina, Verona, Atalanta, Sassuolo). Anche qui la differenza è netta. L’Inter ha solo pianura, tranne il Cagliari. Il Milan quasi solo salite, un punto o due può perderlo anche con coraggio. Ma è una locomotiva lanciata che ha alle spalle un lungo viaggio, pochi nel Milan hanno vinto qualcosa, si sono costruiti un traguardo tutti insieme. Sarà un bellissimo finale. Intanto perdono Roma, Fiorentina e Lazio, questo riporta in gioco l’Atalanta. Qui siamo al contrario del gioco di testa. Sono tutte squadre imperfette, tendono al sorprendente, non danno niente per certo. La Roma ha qualcosa di più. La Salernitana ha alzato la pallida quota salvezza. Un anno fa terzultimo era il Benevento con 31 punti e retrocesse. La piccola modestia della stagione pesa anche sul fondo. Ma Nicola meriterebbe un po’ di fortuna.
 

malos

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sulla lotta per lo scudetto:"Va reso grande omaggio a questo Milan che trova il meglio di sé nella partita più difficile. Aveva perso tutto dopo tre minuti, ha riagguantato tutto novanta minuti dopo e in fondo a una delle migliori partite della sua stagione. Non di gioco, non di classe, ma di forza collettiva, di volontà. L’Inter è più forte del Milan, sta battendo un avversario dietro l’altro e a ognuno regala tre gol. Ma il Milan con una solerzia quasi mistica, una concentrazione monastica sulla vera fede, resta a galla e strizza l’occhio al miracolo. Fa fatica ma arriva sempre, riesce ad annullare una dopo l’altra le occasioni dell’Inter. Quindi la innervosisce. La differenza è chiara, l’Inter ha una serie di giocatori decisivi che il Milan non ha ancora. Ma resta costretta a vincere mercoledì a Bologna per togliersi questo impasto appiccicoso che la tiene ancora nell’orbita del Milan, come un pianeta minore. C’è nel Milan la forza ordinata della vecchia compagnia, il senso del risultato che diventa un sentimento e cambia metro di giudizio. Credo sia questa insistenza, questa diversità di intenti, a rendere ancora incerto il campionato. Se vince il più forte, vince l’Inter. Il Milan non è il migliore, è una squadra stupefacente, piena di limiti e improvvisazioni, che resta sempre a cavallo dell’impresa. La sua fatica batte contro la facilità di risultati dell’Inter, ma spaventa questa mancanza di rassegnazione, le sue piccole insistenti resurrezioni.

Anche il calendario sembra tutto per l’Inter (Bologna Udinese, Empoli, Cagliari, Samp contro Fiorentina, Verona, Atalanta, Sassuolo). Anche qui la differenza è netta. L’Inter ha solo pianura, tranne il Cagliari. Il Milan quasi solo salite, un punto o due può perderlo anche con coraggio. Ma è una locomotiva lanciata che ha alle spalle un lungo viaggio, pochi nel Milan hanno vinto qualcosa, si sono costruiti un traguardo tutti insieme. Sarà un bellissimo finale. Intanto perdono Roma, Fiorentina e Lazio, questo riporta in gioco l’Atalanta. Qui siamo al contrario del gioco di testa. Sono tutte squadre imperfette, tendono al sorprendente, non danno niente per certo. La Roma ha qualcosa di più. La Salernitana ha alzato la pallida quota salvezza. Un anno fa terzultimo era il Benevento con 31 punti e retrocesse. La piccola modestia della stagione pesa anche sul fondo. Ma Nicola meriterebbe un po’ di fortuna.
Ma che palle sta storia che se deve vincere il migliore vince l'inter. Senza aiutoni eravamo già con lo scudo sul petto. Fanno finta di non saperlo perchè conviene a tutti che la squadra dei debiti, degli stipendi e fornitori non pagati, delle plusvalenze fittizie vinca sennò gli smontano il carrozzone che li fa vivere scrivendo fregnacce.
 
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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sulla lotta per lo scudetto:"Va reso grande omaggio a questo Milan che trova il meglio di sé nella partita più difficile. Aveva perso tutto dopo tre minuti, ha riagguantato tutto novanta minuti dopo e in fondo a una delle migliori partite della sua stagione. Non di gioco, non di classe, ma di forza collettiva, di volontà. L’Inter è più forte del Milan, sta battendo un avversario dietro l’altro e a ognuno regala tre gol. Ma il Milan con una solerzia quasi mistica, una concentrazione monastica sulla vera fede, resta a galla e strizza l’occhio al miracolo. Fa fatica ma arriva sempre, riesce ad annullare una dopo l’altra le occasioni dell’Inter. Quindi la innervosisce. La differenza è chiara, l’Inter ha una serie di giocatori decisivi che il Milan non ha ancora. Ma resta costretta a vincere mercoledì a Bologna per togliersi questo impasto appiccicoso che la tiene ancora nell’orbita del Milan, come un pianeta minore. C’è nel Milan la forza ordinata della vecchia compagnia, il senso del risultato che diventa un sentimento e cambia metro di giudizio. Credo sia questa insistenza, questa diversità di intenti, a rendere ancora incerto il campionato. Se vince il più forte, vince l’Inter. Il Milan non è il migliore, è una squadra stupefacente, piena di limiti e improvvisazioni, che resta sempre a cavallo dell’impresa. La sua fatica batte contro la facilità di risultati dell’Inter, ma spaventa questa mancanza di rassegnazione, le sue piccole insistenti resurrezioni.

Anche il calendario sembra tutto per l’Inter (Bologna Udinese, Empoli, Cagliari, Samp contro Fiorentina, Verona, Atalanta, Sassuolo). Anche qui la differenza è netta. L’Inter ha solo pianura, tranne il Cagliari. Il Milan quasi solo salite, un punto o due può perderlo anche con coraggio. Ma è una locomotiva lanciata che ha alle spalle un lungo viaggio, pochi nel Milan hanno vinto qualcosa, si sono costruiti un traguardo tutti insieme. Sarà un bellissimo finale. Intanto perdono Roma, Fiorentina e Lazio, questo riporta in gioco l’Atalanta. Qui siamo al contrario del gioco di testa. Sono tutte squadre imperfette, tendono al sorprendente, non danno niente per certo. La Roma ha qualcosa di più. La Salernitana ha alzato la pallida quota salvezza. Un anno fa terzultimo era il Benevento con 31 punti e retrocesse. La piccola modestia della stagione pesa anche sul fondo. Ma Nicola meriterebbe un po’ di fortuna.

Lo so, non sta simpatico a nessuno, nemmeno a me. Lo so, scrive che l'Inda è più forte, tralascia gli episodi che sappiamo, ma è comunque un buon articolo, scritto con mano felice, alcuni passaggi ispirati. Questo in particolare mi piace da matti:
"[L'Inter] resta costretta a vincere mercoledì a Bologna per togliersi questo impasto appiccicoso che la tiene ancora nell’orbita del Milan, come un pianeta minore."
È proprio così, una stella, una fantastica sorgente di luce, e in orbita un pianetino minore, melmoso e senza atmosfera, destinato a vivere di bagliori riflessi per sempre.
 

Blu71

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sulla lotta per lo scudetto:"Va reso grande omaggio a questo Milan che trova il meglio di sé nella partita più difficile. Aveva perso tutto dopo tre minuti, ha riagguantato tutto novanta minuti dopo e in fondo a una delle migliori partite della sua stagione. Non di gioco, non di classe, ma di forza collettiva, di volontà. L’Inter è più forte del Milan, sta battendo un avversario dietro l’altro e a ognuno regala tre gol. Ma il Milan con una solerzia quasi mistica, una concentrazione monastica sulla vera fede, resta a galla e strizza l’occhio al miracolo. Fa fatica ma arriva sempre, riesce ad annullare una dopo l’altra le occasioni dell’Inter. Quindi la innervosisce. La differenza è chiara, l’Inter ha una serie di giocatori decisivi che il Milan non ha ancora. Ma resta costretta a vincere mercoledì a Bologna per togliersi questo impasto appiccicoso che la tiene ancora nell’orbita del Milan, come un pianeta minore. C’è nel Milan la forza ordinata della vecchia compagnia, il senso del risultato che diventa un sentimento e cambia metro di giudizio. Credo sia questa insistenza, questa diversità di intenti, a rendere ancora incerto il campionato. Se vince il più forte, vince l’Inter. Il Milan non è il migliore, è una squadra stupefacente, piena di limiti e improvvisazioni, che resta sempre a cavallo dell’impresa. La sua fatica batte contro la facilità di risultati dell’Inter, ma spaventa questa mancanza di rassegnazione, le sue piccole insistenti resurrezioni.

Anche il calendario sembra tutto per l’Inter (Bologna Udinese, Empoli, Cagliari, Samp contro Fiorentina, Verona, Atalanta, Sassuolo). Anche qui la differenza è netta. L’Inter ha solo pianura, tranne il Cagliari. Il Milan quasi solo salite, un punto o due può perderlo anche con coraggio. Ma è una locomotiva lanciata che ha alle spalle un lungo viaggio, pochi nel Milan hanno vinto qualcosa, si sono costruiti un traguardo tutti insieme. Sarà un bellissimo finale. Intanto perdono Roma, Fiorentina e Lazio, questo riporta in gioco l’Atalanta. Qui siamo al contrario del gioco di testa. Sono tutte squadre imperfette, tendono al sorprendente, non danno niente per certo. La Roma ha qualcosa di più. La Salernitana ha alzato la pallida quota salvezza. Un anno fa terzultimo era il Benevento con 31 punti e retrocesse. La piccola modestia della stagione pesa anche sul fondo. Ma Nicola meriterebbe un po’ di fortuna.

@KILPIN_91 eccoti servito il Maestro. :fuma:
 

bmb

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Mario Sconcerti dal CorSera in edicola sulla lotta per lo scudetto:"Va reso grande omaggio a questo Milan che trova il meglio di sé nella partita più difficile. Aveva perso tutto dopo tre minuti, ha riagguantato tutto novanta minuti dopo e in fondo a una delle migliori partite della sua stagione. Non di gioco, non di classe, ma di forza collettiva, di volontà. L’Inter è più forte del Milan, sta battendo un avversario dietro l’altro e a ognuno regala tre gol. Ma il Milan con una solerzia quasi mistica, una concentrazione monastica sulla vera fede, resta a galla e strizza l’occhio al miracolo. Fa fatica ma arriva sempre, riesce ad annullare una dopo l’altra le occasioni dell’Inter. Quindi la innervosisce. La differenza è chiara, l’Inter ha una serie di giocatori decisivi che il Milan non ha ancora. Ma resta costretta a vincere mercoledì a Bologna per togliersi questo impasto appiccicoso che la tiene ancora nell’orbita del Milan, come un pianeta minore. C’è nel Milan la forza ordinata della vecchia compagnia, il senso del risultato che diventa un sentimento e cambia metro di giudizio. Credo sia questa insistenza, questa diversità di intenti, a rendere ancora incerto il campionato. Se vince il più forte, vince l’Inter. Il Milan non è il migliore, è una squadra stupefacente, piena di limiti e improvvisazioni, che resta sempre a cavallo dell’impresa. La sua fatica batte contro la facilità di risultati dell’Inter, ma spaventa questa mancanza di rassegnazione, le sue piccole insistenti resurrezioni.

Anche il calendario sembra tutto per l’Inter (Bologna Udinese, Empoli, Cagliari, Samp contro Fiorentina, Verona, Atalanta, Sassuolo). Anche qui la differenza è netta. L’Inter ha solo pianura, tranne il Cagliari. Il Milan quasi solo salite, un punto o due può perderlo anche con coraggio. Ma è una locomotiva lanciata che ha alle spalle un lungo viaggio, pochi nel Milan hanno vinto qualcosa, si sono costruiti un traguardo tutti insieme. Sarà un bellissimo finale. Intanto perdono Roma, Fiorentina e Lazio, questo riporta in gioco l’Atalanta. Qui siamo al contrario del gioco di testa. Sono tutte squadre imperfette, tendono al sorprendente, non danno niente per certo. La Roma ha qualcosa di più. La Salernitana ha alzato la pallida quota salvezza. Un anno fa terzultimo era il Benevento con 31 punti e retrocesse. La piccola modestia della stagione pesa anche sul fondo. Ma Nicola meriterebbe un po’ di fortuna.
E' innegabile che l'Inter abbia gente più decisiva di noi.

In primis la VAR, poi Rocchi e infine l'AIA tutta.
 
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