Sconcerti:"Avevamo più bisogno di Berlusconi (mecenate) o dei fondi americani?"

Tifo'o

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Sconcerti su Berlusconi come mecenate e dei fondi americani

E' molto curioso che il Milan sia stato venduto nelle stesse ore in cui Berlusconi tornava in serie A con il Monza. C'è una specie di grande equivoco, di vendetta della storia. Berlusconi ha maneggiato il Monza con la grandezza del vecchio mecenate, storie di un altro calcio che oggi fanno impressione e nostalgia. E' un calcio dimenticato, probabilmente ormai poco possibile, ma Berlusconi lo interpreta sempre alla stessa maniera: grossi investimenti, la volontà di scegliere i migliori, nessuna volontà di risparmio.
Noi siamo qui veloci a gratificare il Milan per essere stato acquistato dall'ennesimo fondo americano, tutti professionisti il cui primo principio è guadagnare e far guadagnare gli altri sul Milan. Singer ha impiegato quattro anni a comprare e vendere la società. E' stato bravo e fortunato, ma è stato comunque un business. Il Monza di Berlusconi e Galliani è una vecchia storia di famiglie. Non credevo avrei mai rimpianto Berlusconi, ma ritrovarlo al grande tavolo del calcio con l'unica forza del denaro e l'esperienza, mi fa nascere molte domande, tra cui soprattutto una: avevamo più bisogno di lui o dei fondi americani?
 

Super_Lollo

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Sconcerti su Berlusconi come mecenate e dei fondi americani

E' molto curioso che il Milan sia stato venduto nelle stesse ore in cui Berlusconi tornava in serie A con il Monza. C'è una specie di grande equivoco, di vendetta della storia. Berlusconi ha maneggiato il Monza con la grandezza del vecchio mecenate, storie di un altro calcio che oggi fanno impressione e nostalgia. E' un calcio dimenticato, probabilmente ormai poco possibile, ma Berlusconi lo interpreta sempre alla stessa maniera: grossi investimenti, la volontà di scegliere i migliori, nessuna volontà di risparmio.
Noi siamo qui veloci a gratificare il Milan per essere stato acquistato dall'ennesimo fondo americano, tutti professionisti il cui primo principio è guadagnare e far guadagnare gli altri sul Milan. Singer ha impiegato quattro anni a comprare e vendere la società. E' stato bravo e fortunato, ma è stato comunque un business. Il Monza di Berlusconi e Galliani è una vecchia storia di famiglie. Non credevo avrei mai rimpianto Berlusconi, ma ritrovarlo al grande tavolo del calcio con l'unica forza del denaro e l'esperienza, mi fa nascere molte domande, tra cui soprattutto una: avevamo più bisogno di lui o dei fondi americani?

Ma noi, cosa abbiamo fatto di male ? cosa ??
 

-Lionard-

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Se il calcio italiano è ridotto nello stato pietoso attuale è per colpa dei "mecenati" cari a Sconcerti che nei primi anni 2000 invece di costruire basi solide per il futuro (cercare di farsi approvare una legge sugli stadi fatta come si deve, creare strutture moderne per crescere i talenti del futuro) ed investire per aprirsi ai mercati emergenti poi monopolizzati dalla Premier hanno preferito godersi i proventi delle Pay Tv nazionali grazie all'unico sistema non centralizzato di vendita dei diritti televisivi.

Singer ha sfruttato il Milan? Certo, tanto quanto Berlusconi che quando non ne ha avuto più bisogno per scopi politici lo ha lasciato morire di lenta agonia impedendo persino un naturale ricambio nel management per cercare di operare almeno con professionalità in mancanza di risorse economiche (eh mai poi Galliani avrebbe potuto parlare....meglio evitare). E mi taccio su cosa sia stato il passaggio allo sconosciuto Yonghong Li (magari Sconcerti può fare un colpo di telefono alla Procura di Milano e farsi spiegare come mai hanno aperto un fascicolo a riguardo). Di certo non è stato fatto nell'interesse del Milan che si era trovato ad un passo dalla mancata iscrizione in serie A nel 2018 (o è tutta colpa di Fassone?). Faccio notare poi che il Monza ha già registrato un passivo da 70 milioni, una cifra mostruosa per una squadra di serie B. Proprio una grande gestione da rimpiangere.

Se davvero rimpiangiamo Berlusconi vuol dire che il calcio italiano si merita il baratro. Piuttosto allora si esaltino gli sceicchi che a Parigi e Manchester pur scialacquando senza ritegno e senza morale hanno costruito realtà così solide che potrebbero restare ad alti livelli senza di loro o Abrahomovich che non ha lasciato macerie ma anzi se ne è andato con una Champions vinta un anno fa ed in mezzo ad una situazione drammatica.
 

Clarenzio

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Sconcerti su Berlusconi come mecenate e dei fondi americani

E' molto curioso che il Milan sia stato venduto nelle stesse ore in cui Berlusconi tornava in serie A con il Monza. C'è una specie di grande equivoco, di vendetta della storia. Berlusconi ha maneggiato il Monza con la grandezza del vecchio mecenate, storie di un altro calcio che oggi fanno impressione e nostalgia. E' un calcio dimenticato, probabilmente ormai poco possibile, ma Berlusconi lo interpreta sempre alla stessa maniera: grossi investimenti, la volontà di scegliere i migliori, nessuna volontà di risparmio.
Noi siamo qui veloci a gratificare il Milan per essere stato acquistato dall'ennesimo fondo americano, tutti professionisti il cui primo principio è guadagnare e far guadagnare gli altri sul Milan. Singer ha impiegato quattro anni a comprare e vendere la società. E' stato bravo e fortunato, ma è stato comunque un business. Il Monza di Berlusconi e Galliani è una vecchia storia di famiglie. Non credevo avrei mai rimpianto Berlusconi, ma ritrovarlo al grande tavolo del calcio con l'unica forza del denaro e l'esperienza, mi fa nascere molte domande, tra cui soprattutto una: avevamo più bisogno di lui o dei fondi americani?

La nostalgia dei vecchi
 

raffaelerossonero

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Se il calcio italiano è ridotto nello stato pietoso attuale è per colpa dei "mecenati" cari a Sconcerti che nei primi anni 2000 invece di costruire basi solide per il futuro (cercare di farsi approvare una legge sugli stadi fatta come si deve, creare strutture moderne per crescere i talenti del futuro) ed investire per aprirsi ai mercati emergenti poi monopolizzati dalla Premier hanno preferito godersi i proventi delle Pay Tv nazionali grazie all'unico sistema non centralizzato di vendita dei diritti televisivi.

Singer ha sfruttato il Milan? Certo, tanto quanto Berlusconi che quando non ne ha avuto più bisogno per scopi politici lo ha lasciato morire di lenta agonia impedendo persino un naturale ricambio nel management per cercare di operare almeno con professionalità in mancanza di risorse economiche (eh mai poi Galliani avrebbe potuto parlare....meglio evitare). E mi taccio su cosa sia stato il passaggio allo sconosciuto Yonghong Li (magari Sconcerti può fare un colpo di telefono alla Procura di Milano e farsi spiegare come mai hanno aperto un fascicolo a riguardo). Di certo non è stato fatto nell'interesse del Milan che si era trovato ad un passo dalla mancata iscrizione in serie A nel 2018 (o è tutta colpa di Fassone?). Faccio notare poi che il Monza ha già registrato un passivo da 70 milioni, una cifra mostruosa per una squadra di serie B. Proprio una grande gestione da rimpiangere.

Se davvero rimpiangiamo Berlusconi vuol dire che il calcio italiano si merita il baratro. Piuttosto allora si esaltino gli sceicchi che a Parigi e Manchester pur scialacquando senza ritegno e senza morale hanno costruito realtà così solide che potrebbero restare ad alti livelli senza di loro o Abrahomovich che non ha lasciato macerie ma anzi se ne è andato con una Champions vinta un anno fa ed in mezzo ad una situazione drammatica.

Condivido ogni singola parola. Il modello gestionale basato sul mecenate ha portato il calcio italiano all'esclusione da due mondiali e il declino di una società blasonata come il Milan. E' un modello irrealistico che regge solo se il mecenate ha entrate infinite. Anche il mecenate comprava le società per il proprio interesse. Non esistono i benefattori.
 

Toby rosso nero

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E' molto curioso che il Milan sia stato venduto nelle stesse ore in cui Berlusconi tornava in serie A con il Monza. C'è una specie di grande equivoco, di vendetta della storia. Berlusconi ha maneggiato il Monza con la grandezza del vecchio mecenate, storie di un altro calcio che oggi fanno impressione e nostalgia. E' un calcio dimenticato, probabilmente ormai poco possibile, ma Berlusconi lo interpreta sempre alla stessa maniera: grossi investimenti, la volontà di scegliere i migliori, nessuna volontà di risparmio.
Noi siamo qui veloci a gratificare il Milan per essere stato acquistato dall'ennesimo fondo americano, tutti professionisti il cui primo principio è guadagnare e far guadagnare gli altri sul Milan. Singer ha impiegato quattro anni a comprare e vendere la società. E' stato bravo e fortunato, ma è stato comunque un business. Il Monza di Berlusconi e Galliani è una vecchia storia di famiglie. Non credevo avrei mai rimpianto Berlusconi, ma ritrovarlo al grande tavolo del calcio con l'unica forza del denaro e l'esperienza, mi fa nascere molte domande, tra cui soprattutto una: avevamo più bisogno di lui o dei fondi americani?

Sono d'accordo filosoficamente e concettualmente, ma è come se mi scrivesse un articolo di lode sulla gnocca citando come esempio Rosy Bindi... così non posso approvare :asd:
 

egidiopersempre

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Sono d'accordo filosoficamente e concettualmente, ma è come se mi scrivesse un articolo di lode sulla gnocca citando come esempio Rosy Bindi... così non posso approvare :asd:
il mondo era più bello con i cavalli e le carrozze, ma se vuoi andare in giro oggi è meglio se ti compri una macchina.
 
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Sconcerti su Berlusconi come mecenate e dei fondi americani

E' molto curioso che il Milan sia stato venduto nelle stesse ore in cui Berlusconi tornava in serie A con il Monza. C'è una specie di grande equivoco, di vendetta della storia. Berlusconi ha maneggiato il Monza con la grandezza del vecchio mecenate, storie di un altro calcio che oggi fanno impressione e nostalgia. E' un calcio dimenticato, probabilmente ormai poco possibile, ma Berlusconi lo interpreta sempre alla stessa maniera: grossi investimenti, la volontà di scegliere i migliori, nessuna volontà di risparmio.
Noi siamo qui veloci a gratificare il Milan per essere stato acquistato dall'ennesimo fondo americano, tutti professionisti il cui primo principio è guadagnare e far guadagnare gli altri sul Milan. Singer ha impiegato quattro anni a comprare e vendere la società. E' stato bravo e fortunato, ma è stato comunque un business. Il Monza di Berlusconi e Galliani è una vecchia storia di famiglie. Non credevo avrei mai rimpianto Berlusconi, ma ritrovarlo al grande tavolo del calcio con l'unica forza del denaro e l'esperienza, mi fa nascere molte domande, tra cui soprattutto una: avevamo più bisogno di lui o dei fondi americani?
Quando c'era LVI
 
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Sconcerti su Berlusconi come mecenate e dei fondi americani

E' molto curioso che il Milan sia stato venduto nelle stesse ore in cui Berlusconi tornava in serie A con il Monza. C'è una specie di grande equivoco, di vendetta della storia. Berlusconi ha maneggiato il Monza con la grandezza del vecchio mecenate, storie di un altro calcio che oggi fanno impressione e nostalgia. E' un calcio dimenticato, probabilmente ormai poco possibile, ma Berlusconi lo interpreta sempre alla stessa maniera: grossi investimenti, la volontà di scegliere i migliori, nessuna volontà di risparmio.
Noi siamo qui veloci a gratificare il Milan per essere stato acquistato dall'ennesimo fondo americano, tutti professionisti il cui primo principio è guadagnare e far guadagnare gli altri sul Milan. Singer ha impiegato quattro anni a comprare e vendere la società. E' stato bravo e fortunato, ma è stato comunque un business. Il Monza di Berlusconi e Galliani è una vecchia storia di famiglie. Non credevo avrei mai rimpianto Berlusconi, ma ritrovarlo al grande tavolo del calcio con l'unica forza del denaro e l'esperienza, mi fa nascere molte domande, tra cui soprattutto una: avevamo più bisogno di lui o dei fondi americani?

questo sta male. La serie A è fallita proprio grazie ai mecenati che hanno lasciato le squadre sul lastrico con zero progettualità. Dal Milan, all'INter, al Parma, alla Roma, alla Lazio, alla Fiorentina. Squadre che andavano avanti con buchi enormi, finchè la barca andava tutti contenti poi abbiamo scoperto che non potevamo competere con la Premier League che nel frattempo investiva a livello globale.
 
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Sconcerti su Berlusconi come mecenate e dei fondi americani

E' molto curioso che il Milan sia stato venduto nelle stesse ore in cui Berlusconi tornava in serie A con il Monza. C'è una specie di grande equivoco, di vendetta della storia. Berlusconi ha maneggiato il Monza con la grandezza del vecchio mecenate, storie di un altro calcio che oggi fanno impressione e nostalgia. E' un calcio dimenticato, probabilmente ormai poco possibile, ma Berlusconi lo interpreta sempre alla stessa maniera: grossi investimenti, la volontà di scegliere i migliori, nessuna volontà di risparmio.
Noi siamo qui veloci a gratificare il Milan per essere stato acquistato dall'ennesimo fondo americano, tutti professionisti il cui primo principio è guadagnare e far guadagnare gli altri sul Milan. Singer ha impiegato quattro anni a comprare e vendere la società. E' stato bravo e fortunato, ma è stato comunque un business. Il Monza di Berlusconi e Galliani è una vecchia storia di famiglie. Non credevo avrei mai rimpianto Berlusconi, ma ritrovarlo al grande tavolo del calcio con l'unica forza del denaro e l'esperienza, mi fa nascere molte domande, tra cui soprattutto una: avevamo più bisogno di lui o dei fondi americani?
Articolo scritto da un vecchio, per una platea di vecchi (fuori o dentro, poca differenza) in un paese vecchio che ragiona da vecchio.
Piuttosto che guardare ad un (brutto) futuro CONCRETO, si preferisce sempre guardare con nostalgia ad un passato idilliaco (costruito ovviamente sul rubare il futuro a chi sarebbe venuto dopo).
Il calcio è cambiato Sconcerti, per sempre. Sveglia!
 
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