Nel mondo in tutti questi anni ci sono state un sacco di guerre. Ci sono tuttora alcune guerre praticamente permanenti. Eppure, i burattinai hanno deciso che, dopo tutto quanto accaduto col covid, l'attenzione e l'agenda setting devono spostarsi sull'Ucraina. E con le stesse dinamiche precedenti: buoni contro cattivi (o presunti tali).
Quando Obama bombardava mezzo mondo, chi se ne fregava? Un buon 70% degli italiani nemmeno lo sapeva. Perchè? Perchè non faceva comodo, quindi non era notiziabile. Invece oggi è diventata importantissima la situazione dell'Ucraina, che comunque va avanti da una decina di anni.
Sono un pò le stesse dinamiche che si usano con tutti gli altri eventi che diventano "notiziabili" e portati alla ribalta dalla copertura mediatica (che è sempre assoggettata al potere, ovviamente). Ai tempi di Alberto Tomba, tutti gli italiani erano appassionati di sci. Perchè, appunto, era notiziabile e trasmesso in tv. Anche grazie a Tomba. Finito Tomba, sembrava che lo sci non esistesse più. Eppure continuavano a gareggiare tutte le settimane. Ma senza copertura mediatica (e relativo pompaggio) gli italiani si sono completamente dimenticati dello sci.
Se la tv (e chi la comanda) dedicasse all'Ucraina (che è lontana da noi ben 3000 km) lo stesso spazio dedicato ai bombardamenti di Obama nei confronti di Siria, Libia, Iraq e Afghanistan, Yemen, Somalia e Pakistan, probabilmente parleremmo di altro. Magari addirittura di sci.