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Schnellinger, durante la pandemia aveva detto che sognava di tornare nello stadio del Colonia, dove la sua carriera ha avuto inizio. È successo?
«Purtroppo no, e mi dispiace perché al Colonia ho vissuto cinque stagioni meravigliose. Il campionato del ’62 fu un successo straordinario, ma avremmo potuto vincere molto di più: il mio Colonia è stato una delle squadre più forti di quell’epoca"
Il Milan le ha fatto tornare il sorriso: lo scudetto l’ha sorpresa?
«Sì, ed è stato bellissimo. Il Milan ha molti giovani di talento, come Hernandez e Leao, ma la vera forza è stata il gruppo. Pioli è un ottimo allenatore, è stato bravo a gestire tanti ragazzi che non avevano mai vinto nulla: mi piace perché vive per il calcio e ha idee moderne"
Il mercato rossonero non è ancora decollato, mentre Inter e Juve si rinforzano. Il Milan correrà ancora per il titolo?
«L’anno scorso non aveva pressioni, le favorite erano altre. Stavolta sarà diverso: confermarsi è sempre più difficile. Io e il mio Milan ci riuscimmo, anche perché quella era una squadra piena di campioni, allenata dal grande Nereo Rocco. Quello che conta, però, è cominciare a vincere e Pioli ci è riuscito: con qualche rinforzo giusto la squadra potrà ripetersi"
«Purtroppo no, e mi dispiace perché al Colonia ho vissuto cinque stagioni meravigliose. Il campionato del ’62 fu un successo straordinario, ma avremmo potuto vincere molto di più: il mio Colonia è stato una delle squadre più forti di quell’epoca"
Il Milan le ha fatto tornare il sorriso: lo scudetto l’ha sorpresa?
«Sì, ed è stato bellissimo. Il Milan ha molti giovani di talento, come Hernandez e Leao, ma la vera forza è stata il gruppo. Pioli è un ottimo allenatore, è stato bravo a gestire tanti ragazzi che non avevano mai vinto nulla: mi piace perché vive per il calcio e ha idee moderne"
Il mercato rossonero non è ancora decollato, mentre Inter e Juve si rinforzano. Il Milan correrà ancora per il titolo?
«L’anno scorso non aveva pressioni, le favorite erano altre. Stavolta sarà diverso: confermarsi è sempre più difficile. Io e il mio Milan ci riuscimmo, anche perché quella era una squadra piena di campioni, allenata dal grande Nereo Rocco. Quello che conta, però, è cominciare a vincere e Pioli ci è riuscito: con qualche rinforzo giusto la squadra potrà ripetersi"