Scaroni:"Preferisco un Milan in Champions che campione d'Italia".

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Alle volte ho l'impressione che Scaroni e il calcio siano due rette parallele. Un presidente che non si pone traguardi ambiziosi, che parla di piazzamenti e non di successi, che sembra sotto sotto annunciare cessioni illustri ad ogni tornata, che si "nasconde" dietro le regole in essere non potrà mai essere il presidente di un Milan vincente. Mi auguro che la strategia di Elliot sia diversa e comprensiva del fatto che siamo in Italia e non in Inghilterra, che i ricavi di aumentano con le vittorie e che il modello Arsenal non può funzionare per un club come il nostro è in credo verrà attivato, avendo esso bisogno di tempo maggiore rispetto a quello che (da quel che si intende) il fondo USA vorrà tenere la nostra squadra.
 

Zenos

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Ecco la mentalità mediocre del nostro presidente... praticamente relegati ad una Rometta qualsiasi,poi non ci lamentiamo se Bellanova e Donnarumma elemosinano l'autografo da Cr7
 
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No no attenzione..qui non siamo di fronte ad un esercizio di realismo, che condivido e DA ANNI faccio qui dentro contro molti che continuano a pensare al Milan che deve vincere lo scudetto con un mercato fatto bene; qui Scaroni ha fatto un parallelo partendo da una sua idea ovvero che preferisce andare tre anni di fila in champions che vincere uno scudetto..è una affermazione ridicola, irreale e priva di senso per due ragioni:
la prima è che se il Milan vincesse lo scudetto un anno poi di certo non sarebbe un problema qualificarsi in champions, amnzi probabilmente prima di vincere uno scudo si dovrà tornare in champions con costanza..
La seconda è che non ho mai visto queste scene per un quarto posto

festa-scudetto-milan-16.jpg

E' una dichiarazione che oscilla tra l'assurdo e il ridicolo.
Vincere lo scudetto oggi equivale a battere la juve e totalizzare più di 90 punti.
Una squadra capace di far questo è ovvio che negli anni a seguire in champions ci arriva in ciabatte a meno che non smonta la squadra.
Lo scudetto non è un obiettivo di un anno ma una dimensione.
Che vuol dire meglio tre qualificazioni in champions che un titolo?
Per me è solo una dichiarazione di mediocrità, tanto per intenderci è ciò che fanno roma e napoli.
E poi il bello è che lui stesso parla di vendere meglio il calcio italiano puntando al mercato orientale: ma chi lo comprerebbe mai un campionato monco e privo di spettacolo?
Tutto molto contorto.
 

AllanX

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Paolo Scaroni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 16 novembre, ha parlato di Milan, di Ibrahimovic e di mercato. Ecco le dichiarazioni:"Quanto manca per arrivare all'obiettivo? Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i gran-di campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti. Juve modello? E' l'unica società che si è messa a a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale. È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società. Milan in Uefa, quale la strategia? Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera. L'Uefa Ha fatto bene a dotarsi di questo strumento, anche se certi meccanismi devono essere affinati. Buttare valanghe di soldisenza dover rendere conto a nessuno e poter giocare un campionato senza contendenti non va bene. In casi come il nostro è difficile star dentro certi parametri: se vuoi riprendere la posizione sportiva che credi ti competa, devi fare degli investimenti. Ma oggi è inutile comprare perfino Messi, se poi ti possono vietare di farlo giocare. Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti. E i tifosi capirebbero. Pato e Ibrahimovic? È un altro discorso, Ibrahimovic per esempio sarà libero di scegliere la sua nuova squadra.È un giocatore fantastico, da tifoso lo adoro per l’altezza abbinata all’agilità. Sul mercato però non decido io. E il mio giocatore preferito in assoluto ce l’ho già in squadra: Suso . Ho chiesto l'esonero di Gattuso dopo Milan - Betis? Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero. E il Betis s’è rivelato una gran bella squadra: Lo Celso è fortissimo e ultimamente i nostri avversari europei sono stati capaci di farne quattro al Barcellona. Il prossimo derby voglio vincerlo, ma quando gli interisti non sono un mio competitor diretto non ho ostilità particolari. Contro il Tottenham tifavo per loro. Mi piacciono perché sono grandi, grossi e forti. Ma per essere l’anti Juve hanno troppi inciampi. Con Marotta non c’è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici:
l’ho visto una volta, ma allo stadio. Abbiamo mai cercato Conte? Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare. Champions decisiva per tirare le somme? In tutte le carte del nostro business plan di quest’anno non prevediamo la Champions. L’anno prossimo sì, se non la centrassimo servirebbe un pia- no B. È chiaro che noi dovremmo esserci sempre, perché è il traino che tira dietro tutto. Leo e Maldini? Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo gli ha semplificato le cose. Gazidis?Ha svolto per nove anni lo stesso incarico all’Arsenal, e lo ha fatto bene. Sa di sport e non perché giocava bene a pallone, e in più arriva da un mondo colto, è laureato in legge a Oxford. Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l’ha percorsa. In generale in Premier sono partiti prima di noi nel trasformare il calcio in business, per esempio vendono i diritti tv diversamente dalla nostra Lega. Però ho fiducia che la Serie A torni a essere quello che era. Le nostre squadre impegnate in coppa, è un’idea, potrebbero giocare in
giorni e orari, magari nel week end a mezzogiorno, che favoriscano i mercati orientali o americani. Questione stadio? E’ al primo posto. Io ho fatto 1909 un’inversione a “U” rispetto al-
la precedente proprietà, vorrei uno stadio nuovo insieme all’Inter: un modo per dimezzare investimenti e manutenzioni raddoppiando il valore degli sponsor. Con più partite ogni settimana tra coppa e visibilità sarebbe pazzesca. Lo stadio aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz. Socio di minoranza? Non ci sono trattative, zero
nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni. Berlusconi e Galliani? Ho una quota del Vicenza e quando abbiamo battuto il Monza sembravamo il Real. Adriano è un tifosissimo rossonero e un grande esperto di calcio, se parla lo ascolto. Berlusconi mi chiama ogni tanto, ha le sue idee, molto decise. Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui".

Contano solo i soldi.
Sul campo meglio perdere e raccimolare qualche milioncino in più che vincere.
Modello Arsenal.
Sul Fpf: "l'UEFA ha fatto bene a dotarsi di questo strumento"...
Sullo stadio condiviso con l'inter dice che: "aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz" (Fassone sei tu?)...
Le ambizioni, quelle belle: "preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto"...
"I tifosi capiranno"...
"Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti"(Modello grande Palermo all'apice dell'era Zamparini)...
E per finire: "Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui" (però pare che per altri lo sia stata) ...
Grazie bresidente. Ha confermato tutti i dubbi che avevo. Ha dimenticato solo di proclamare un Milan giuovine e italiano!
Altro che "la potenza di Elliot!!1!11!!!" siamo e saremo solo una rometta e noi tifosi che autoilludendici della bontà, della grandezza e della magnificenza del "progettoh!!!1!1!!" permettiamo a questi avvoltoi di arricchirsi alle nostre spalle e su quelle del Milan siamo ridicoli
 

Lineker10

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Paolo Scaroni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 16 novembre, ha parlato di Milan, di Ibrahimovic e di mercato. Ecco le dichiarazioni:"Quanto manca per arrivare all'obiettivo? Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i gran-di campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti. Juve modello? E' l'unica società che si è messa a a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale. È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società. Milan in Uefa, quale la strategia? Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera. L'Uefa Ha fatto bene a dotarsi di questo strumento, anche se certi meccanismi devono essere affinati. Buttare valanghe di soldisenza dover rendere conto a nessuno e poter giocare un campionato senza contendenti non va bene. In casi come il nostro è difficile star dentro certi parametri: se vuoi riprendere la posizione sportiva che credi ti competa, devi fare degli investimenti. Ma oggi è inutile comprare perfino Messi, se poi ti possono vietare di farlo giocare. Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti. E i tifosi capirebbero. Pato e Ibrahimovic? È un altro discorso, Ibrahimovic per esempio sarà libero di scegliere la sua nuova squadra.È un giocatore fantastico, da tifoso lo adoro per l’altezza abbinata all’agilità. Sul mercato però non decido io. E il mio giocatore preferito in assoluto ce l’ho già in squadra: Suso . Ho chiesto l'esonero di Gattuso dopo Milan - Betis? Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero. E il Betis s’è rivelato una gran bella squadra: Lo Celso è fortissimo e ultimamente i nostri avversari europei sono stati capaci di farne quattro al Barcellona. Il prossimo derby voglio vincerlo, ma quando gli interisti non sono un mio competitor diretto non ho ostilità particolari. Contro il Tottenham tifavo per loro. Mi piacciono perché sono grandi, grossi e forti. Ma per essere l’anti Juve hanno troppi inciampi. Con Marotta non c’è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici:
l’ho visto una volta, ma allo stadio. Abbiamo mai cercato Conte? Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare. Champions decisiva per tirare le somme? In tutte le carte del nostro business plan di quest’anno non prevediamo la Champions. L’anno prossimo sì, se non la centrassimo servirebbe un pia- no B. È chiaro che noi dovremmo esserci sempre, perché è il traino che tira dietro tutto. Leo e Maldini? Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo gli ha semplificato le cose. Gazidis?Ha svolto per nove anni lo stesso incarico all’Arsenal, e lo ha fatto bene. Sa di sport e non perché giocava bene a pallone, e in più arriva da un mondo colto, è laureato in legge a Oxford. Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l’ha percorsa. In generale in Premier sono partiti prima di noi nel trasformare il calcio in business, per esempio vendono i diritti tv diversamente dalla nostra Lega. Però ho fiducia che la Serie A torni a essere quello che era. Le nostre squadre impegnate in coppa, è un’idea, potrebbero giocare in
giorni e orari, magari nel week end a mezzogiorno, che favoriscano i mercati orientali o americani. Questione stadio? E’ al primo posto. Io ho fatto 1909 un’inversione a “U” rispetto al-
la precedente proprietà, vorrei uno stadio nuovo insieme all’Inter: un modo per dimezzare investimenti e manutenzioni raddoppiando il valore degli sponsor. Con più partite ogni settimana tra coppa e visibilità sarebbe pazzesca. Lo stadio aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz. Socio di minoranza? Non ci sono trattative, zero
nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni. Berlusconi e Galliani? Ho una quota del Vicenza e quando abbiamo battuto il Monza sembravamo il Real. Adriano è un tifosissimo rossonero e un grande esperto di calcio, se parla lo ascolto. Berlusconi mi chiama ogni tanto, ha le sue idee, molto decise. Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui".

Sono parole razionali di un presidente che rappresenta un fondo di investimento che ha rilevato un club appena sanzionato con l'esculsione dalle coppe europee e pronti via ha versato 170 milioni per ripianare il buco e iscriversi alla Serie A.

E' naturale che tanti passaggi non piacciano ai tifosi, ma è puro realismo. Chi si aspettava (e tutt'ora si aspetta) di vedere ancora vagonate di milioni buttati in una società che fa buchi di 100 milioni di bilancio ogni anno, così a fondo perduto, chiaramente sogna d occhi aperti.

Parla di modello Arsenal, io qualche tempo fa ad esempio avevo preso il Dortmund, ma il concetto è lo stesso. La rinasciata passa da una crescita graduale e combinata di risultati sportivi e economici. la differenza è che noi sul lungo termine possiamo ovviamente crescere molto di più di un Arsenal, se il circolo virtuoso è costruito in modo stabile nel tempo noi punteremo al livello del Real o Barça chiaramente, ma questo significa anni. Chi si scandalizza per questo boh... secondo me dovrebbe togliersi il prosciutto dagli occhi.
 
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Per vincere immediatamente in Italia e superare questa Juventus, bisognerebbe investire, con rimessa diretta dell'azionista per mancanza di altre risorse interne, una quantità notevole di capitale per l'acquisto di un numero massiccio di giocatori di alto livello che non potrebbero essere impiegati in Europa l'anno successivo, causa la inevitabile sanzione che deriverebbe dalla evidente violazione delle regole del Fair Play Finanziario, e che potrebbe estendersi sino alla meritata esclusione dalle competizioni internazionali. Avremmo allora il paradosso di uno squadrone ad alti costi di gestione, incompatibili con un fatturato privo delle entrate derivanti dall'Europa, e dunque in evidente squilibrio economico e finanziario, che spezza le reni al valoroso Frosinone. Uno scudetto val bene tutto questo? Evidentemente no, tutto si tiene insieme, economia e campo. :sisi:

Non ho detto che voglio lo scudetto in un anno ma l'obiettivo deve esser sempre quello : lottare per il titolo.
Meglio tre qualificazioni in champions che un titolo è una dichiarazione da mediocri.
Forse ha espresso male le sue idee. Me lo auguro di cuore.
 

Lineker10

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E' una dichiarazione che oscilla tra l'assurdo e il ridicolo.
Vincere lo scudetto oggi equivale a battere la juve e totalizzare più di 90 punti.
Una squadra capace di far questo è ovvio che negli anni a seguire in champions ci arriva in ciabatte a meno che non smonta la squadra.
Lo scudetto non è un obiettivo di un anno ma una dimensione.
Che vuol dire meglio tre qualificazioni in champions che un titolo?
Per me è solo una dichiarazione di mediocrità, tanto per intenderci è ciò che fanno roma e napoli.
E poi il bello è che lui stesso parla di vendere meglio il calcio italiano puntando al mercato orientale: ma chi lo comprerebbe mai un campionato monco e privo di spettacolo?
Tutto molto contorto.

Dai il concetto è (per come l'ho capita io): meglio qualificarsi stabilmente alla Champions che vincere UN campionato e non qualificarsi gli altri anni. Presumo che il discorso stia in questi termini altrimenti ovviamente non ha senso.
 
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Allora,
lui ha detto "preferisco 3 qualificazioni champions di fila ad uno scudetto..." perché gli introiti sono maggiori,
è normale che se potesse scegliere sceglierebbe 3 scudetti di fila che automaticamente ti portano in champions...

non so, io non la vedo tragica, la vedo come un passaggio per la crescita...

Le qualificazioni in champions devono solo essere uno step per un giorno puntare allo scudetto.
Ma quando saremo arrivati a un livello tale da occupare sistematicamente un posto che va dal secondo al quarto in classifica GUAI ad accontentarsi e vivacchiare.
Si deve sempre mirare al titolo e a scalzare la juve, non in un anno ovviamente perchè sarebbe utopia.
Perchè il giochino sta tutto qua : non fare come l'arsenal o la roma di turno.
Le dichiarazioni di scaroni lasciano questo dubbio, non ho letto tra le righe voglia di primeggiare ma solo tanta mediocrità.
 
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Dai il concetto è (per come l'ho capita io): meglio qualificarsi stabilmente alla Champions che vincere UN campionato e non qualificarsi gli altri anni. Presumo che il discorso stia in questi termini altrimenti ovviamente non ha senso.

Allora è una dichiarazione da ignorante.
Fare cento punti oggi e non arrivare a 70 l'anno seguente???
Impossibile.
A meno che non smantelli la squadra.
 
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