Sartori: Milan alla finestra. C'è anche la Roma.

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Oddio l'ultimo Galliani ci ha provato con Honda per il mercato giapponese... :asd:
Era gia fuori tempo massimo , l ultimo galliani era in ritardo su tutto , la moda dei giapponesi era forte anni prima quando le medio piccole tipo il Perugia di gaucci andava a prendere i giocatori giapponesi per sfondare nel mercato nipponico
 
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Era gia fuori tempo massimo , l ultimo galliani era in ritardo su tutto , la moda dei giapponesi era forte anni prima quando le medio piccole tipo il Perugia di gaucci andava a prendere i giocatori giapponesi per sfondare nel mercato nipponico

Se non sbaglio le medio-piccole venivano anche pagate (da società big giapponesi) per far giocare l'occhio a mandorla :sisi:
 
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E invece è proprio lì l’errore, una base di player trading è necessaria se, come si sbandiera, si vuole una squadra autosufficiente.

Perché credi sia stato venduto Tonali?

Se l’obiettivo dell’attuale proprietà non è vincere, deve per forza essere il guadagno.
O mi state dicendo che il moneyball è fine a se stesso? Cioè usiamo un algoritmo per trovare giocatori che non ci fanno vincere né guadagnare.
Che se anche il vero obiettivo fosse l’auto sabotaggio, non sarebbe certo questa là dinamica del moneyball.
Ma non si sbandiera quello infatti, cioè l'autosufficienza non avviene esclusivamente dalle plusvalenze.

In realtà le risposte le puoi trovare sia nelle dichiarazioni di Furlani che in Moncada, solo che spesso vengono inspiegabilmente ignorate.
Furlani stesso ti dice che non c'è la necessità di vendere, ma lo fa solo per determinate ragioni, come nel caso di Tonali dove la cessione ha fatto si che la squadra si rinforzasse (almeno secondo lui/loro) in altri ruoli con più giocatori (dal valore d'acquisto più o meno uguale).

È il principio del moneyball che nel calcio è sbagliato, non puoi vincere, non è calcio.
Statisticamente ti può andare bene con colpi alla Rejinders o Pulisic, ma ne sbagli poi altri. La squadra viene concepita in maniera sbagliata sin dal principio e poi si creano tutti gli errori/problemi che ampiamente conosciamo.
Ad ogni modo a loro non interessa necessariamente la vittoria, l'importante è che gli incassi siano regolari, gli abbonamenti altrettanto e che ci siano gli utili dovuti alle qualificazioni in coppa. Il moneyball secondo loro è il sistema che permette questo.
Ma infatti è qui che stanno rischiando, perché questo non è sistematico, non è detto che ti qualifichi. Ecco perché stanno uscendo nomi come Rashford o Walker, mosse disperate per agguantare quel quarto posto che possa far andare avanti questo sistema.
Finché forse il tifoso non si stanca, ma se non si stanca, se paga il biglietto/abbonamento/maglietta, se il Milan di riffa o di raffa si qualifica, allora il carrozzone va avanti.
Questo per loro è autosufficiente, poi si nel mentre ti esce qualche plusvalenza ma facci caso non sono come quelle di Atalanta o Bologna, anzi alcune vendite sono state svalutate o altre potenziali come Saele non vengono nemmeno gestite a dovere.
 
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E invece è proprio lì l’errore, una base di player trading è necessaria se, come si sbandiera, si vuole una squadra autosufficiente.

Perché credi sia stato venduto Tonali?

Se l’obiettivo dell’attuale proprietà non è vincere, deve per forza essere il guadagno.
O mi state dicendo che il moneyball è fine a se stesso? Cioè usiamo un algoritmo per trovare giocatori che non ci fanno vincere né guadagnare.
Che se anche il vero obiettivo fosse l’auto sabotaggio, non sarebbe certo questa là dinamica del moneyball.
Chiaro che l'obiettivo loro sia il guadagno, ma questo non deriva per forza dal player trading.
Il fine ultimo per loro è di vendere il Milan ad un prezzo maggiore rispetto a quando lo hanno acquistato, per quello l'obiettivo è lo stadio.
Nel frattempo, fino a quando non si raggiunge quell'obiettivo si fa in modo di non avere perdite di bilancio, loro vogliono rischiare poco e il player trading non è una garanzia, non sempre riesci a valorizzare un giocatore preso a poco. Allora puntano a non fare acquisti troppo onerosi, non dare stipendi troppo alti e vorrebbero vivacchiare qualificandosi per la Champions League, che comunque porta soldi, è lo step in più che a loro non interessa e cioè vincere trofei. Se riempi gli stadi, gli sponsor ti pagano, ecc. per loro è buono.
Il problema è che secondo me hanno sottovalutato la questione sportiva, il Milan se gestito male non garantisce la qualificazione alla Champions e oltre alla mancanza di quegli introiti i risultati negativi portano ad una svalutazione del parco giocatori.

Il moneyball è uno strumento ma non si basano solo su quello, per cui un ds servirebbe.
Se hanno capito che senza gente competente non si a da nessuna parte allora devono iniziare a cambiare linea.
Se un ds ti porta i risultati dentro i paletti che tu gli imponi per loro non credo ci siano problemi, ma sicuramente non gli lasceranno carta bianca come non ce l'aveva neanche Maldini.
 

CS10

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Ma non si sbandiera quello infatti, cioè l'autosufficienza non avviene esclusivamente dalle plusvalenze.

In realtà le risposte le puoi trovare sia nelle dichiarazioni di Furlani che in Moncada, solo che spesso vengono inspiegabilmente ignorate.
Furlani stesso ti dice che non c'è la necessità di vendere, ma lo fa solo per determinate ragioni, come nel caso di Tonali dove la cessione ha fatto si che la squadra si rinforzasse (almeno secondo lui/loro) in altri ruoli con più giocatori (dal valore d'acquisto più o meno uguale).

È il principio del moneyball che nel calcio è sbagliato, non puoi vincere, non è calcio.
Statisticamente ti può andare bene con colpi alla Rejinders o Pulisic, ma ne sbagli poi altri. La squadra viene concepita in maniera sbagliata sin dal principio e poi si creano tutti gli errori/problemi che ampiamente conosciamo.
Ad ogni modo a loro non interessa necessariamente la vittoria, l'importante è che gli incassi siano regolari, gli abbonamenti altrettanto e che ci siano gli utili dovuti alle qualificazioni in coppa. Il moneyball secondo loro è il sistema che permette questo.
Ma infatti è qui che stanno rischiando, perché questo non è sistematico, non è detto che ti qualifichi. Ecco perché stanno uscendo nomi come Rashford o Walker, mosse disperate per agguantare quel quarto posto che possa far andare avanti questo sistema.
Finché forse il tifoso non si stanca, ma se non si stanca, se paga il biglietto/abbonamento/maglietta, se il Milan di riffa o di raffa si qualifica, allora il carrozzone va avanti.
Questo per loro è autosufficiente, poi si nel mentre ti esce qualche plusvalenza ma facci caso non sono come quelle di Atalanta o Bologna, anzi alcune vendite sono state svalutate o altre potenziali come Saele non vengono nemmeno gestite a dovere.
Ok quindi le dichiarazioni vengono prese alla lettera solo quando fa comodo
 

Mika

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Era gia fuori tempo massimo , l ultimo galliani era in ritardo su tutto , la moda dei giapponesi era forte anni prima quando le medio piccole tipo il Perugia di gaucci andava a prendere i giocatori giapponesi per sfondare nel mercato nipponico
L'unico buono però lo ha preso proprio Gaucci con Nakata che poi ha vinto da titolare lo scudetto alla Roma :sisi:
 

CS10

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Ma il guadagnare per loro non arriva solo dal risultato sportivo, se il giocatore americano fa vendere loro lo prenderanno , se leao fa schifo ma ti fa vendere tra il pubblico fluido che ama le gonnelline o tra i ragazzini amanti della trap quelli leao non te lo vendo , se Theo ti fa vendere le tinture per capelli quelli se lo tengono . A questo serve il team integrato , mettono insieme i pro e i contro e poi decidono se vendere o meno . Un sartori cosi come maldini hanno solo due vincoli quello sportivo e ovviamente il vincolo finanziario , gente cosi con sto baraccone non potrà mai andare d accordo
Quindi secondo voi la nostra società fa i conti di quante tinture ti fa vendere Theo, ma non considera il fatto di andare a prendere un giocatore ad un prezzo che nel tempo può aumentare per avere una potenziale plusvalenza?

Il fatto che fino ad ora sia stato quasi impossibile deriva dai risultati della squadra, non dalla loro volontà.
Un Romero e uno Jovic non sono acquisti (sbagliati) da player trading?
 
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Ok quindi le dichiarazioni vengono prese alla lettera solo quando fa comodo
No non è che fa comodo, è scritto nero su bianco. Non c'è da interpretare sul come si muovano sul mercato, anche perché te lo dicono e lo vediamo noi stessi.
Poi su come questo secondo loro porti a delle vittorie, in quel caso mentono sapendo di mentire. Anche perché alla fine, ciò che è oggettivo è la classifica a fine Maggio e i trofei che ti porti a casa a Giugno.
Questi dati invece non mentono mai.
 
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Quindi secondo voi la nostra società fa i conti di quante tinture ti fa vendere Theo, ma non considera il fatto di andare a prendere un giocatore ad un prezzo che nel tempo può aumentare per avere una potenziale plusvalenza?

Il fatto che fino ad ora sia stato quasi impossibile deriva dai risultati della squadra, non dalla loro volontà.
Un Romero e uno Jovic non sono acquisti (sbagliati) da player trading?
Romero e Jovic sono semplicemente acquisti a basso costo, dove quindi il rischio (per loro) era ridotto.
 
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