Sanzioni per violazione al CDS aumentate in base al reddito

JDT

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Le sanzioni per le violazioni al CDS potrebbero aumentare in base al reddito. Ad annunciarlo il viceministro delle infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami il quale ha dichiarato che - nell’ambito della revisione del codice la strada annunciato da Salvini - sarà svolto un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni per le violazioni al CDS.
Tale sistema è - con modalità diverse - in vigore in diversi Paesi europei.
Mai letta proposta più oscena, e non solo perchè di parte. La sanzione è uguale per tutti, e tutti hanno il dovere di rispettare il codice della strada, è ingiusto che una persona paghi di più commettendo la stessa infrazione di un altro, è...classista.

Pensassero piuttosto ad un sistema di come riscuotere, sul sole 24 ore hanno pubblicato dei dati vergognosi, in Campania ed in Sicilia vengono pagate il 23 e 22% delle multe stradali, in Sardegna il 34% e nel Lazio il 36.. c'è un evidente problema che non riguarda tutto il paese, che si muovano lì, invece di salassare chi lavora più e meglio di altri.
 

Blu71

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Mai letta proposta più oscena, e non solo perchè di parte. La sanzione è uguale per tutti, e tutti il dovere di rispettare il codice della strada, è ingiusto che una persona paghi di più commettendo la stessa infrazione di un altro, è...classista.

Pensassero piuttosto ad un sistema di come riscuotere, sul sole 24 ore hanno pubblicato dei dati vergognosi, in Campania ed in Sicilia vengono pagate il 23 e 22% delle multe stradali, in Sardegna il 34% e nel Lazio il 36.. c'è un evidente problema che non riguarda tutto il paese, che si muovano lì, invece di salassare chi lavora più e meglio di altri.

Tutti hanno anche l’obbligo di rispettare il codice penale ma - almeno a me - non pare proprio che le pene siano uguali (nella loro misura ) per tutti perché tra l’altro è il CP a prevedere una differenziazione.
Come già detto, si può essere d’accordo o meno con la proposta ma a me non sembra affatto oscena.
 

JDT

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Tutti hanno anche l’obbligo di rispettare il codice penale ma - almeno a me - non pare proprio che le pene siano uguali (nella loro misura ) per tutti perché tra l’altro è il CP a prevedere una differenziazione.
Come già detto, si può essere d’accordo o meno con la proposta ma a me non sembra affatto oscena.
Aspetto, nel codice penale che differenziazione c'è? Se io accoltello una persona, mi becco i miei anni di carcere, a prescindere dal reddito.

Per lo stesso motivo, se io vengo beccato a 120 in una strada da 70 mi becco la sanzione, e non vedo il motivo di dividere la sanzione in base al reddito, perchè un rdc deve pagare di meno di un operaio, che deve pagare di meno di un manager bancario? La sanzione c'è ed è commisurata al reato, sta a te rispettarla sennò ne paghi le conseguenze, a prescindere da quanto incidano in % sul tuo reddito. Se ci aggiungi che poi in buona parte di Italia le sanzioni comminate non vengono neanche pagate, la proposta mi sembra oscena sì, perchè mi ricorda molto la politica tassativa sul lavoro.

Nota a margine: l'essere "di parte" è riferito al reddito, non all'orientamento politico, tra l'altro mi sta piacendo come si sta muovendo la meloni.
 
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È difficile dare un'opinione completa senza che vi sia il piano dettagliato.

Ad ogni modo, io sono dell'idea che qualunque tipo di fenomeno correlato in maniera proporzionale al reddito debba essere preso con le pinze nel nostro paese.
Il reddito reale è quasi sempre differente da quello che emerge sulle carte, quindi queste sanzioni andrebbero, paradossalmente, a penalizzare coloro che dichiarano il giusto.

Se nel nostro paese i controlli venissero effettuati come succede altrove e si riuscisse a colmare quel gap esistente tra reddito reale e reddito dichiarato (visto che si parla di una norma in vigore in altri paesi europei), l'idea sarebbe anche comprensibile, ma in Italia non è così.

Come dico sempre, anche la torre più bella crollerebbe su un castello fatto di sabbia.
I problemi da risolvere sono sempre alla base.
Sarebbe meglio dare una multa in base alla categoria della macchina.
 

Blu71

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Aspetto, nel codice penale che differenziazione c'è? Se io accoltello una persona, mi becco i miei anni di carcere, a prescindere dal reddito.

Per lo stesso motivo, se io vengo beccato a 120 in una strada da 70 mi becco la sanzione, e non vedo il motivo di dividere la sanzione in base al reddito, perchè un rdc deve pagare di meno di un operaio, che deve pagare di meno di un manager bancario? La sanzione c'è ed è commisurata al reato, sta a te rispettarla sennò ne paghi le conseguenze, a prescindere da quanto incidano in % sul tuo reddito. Se ci aggiungi che poi in buona parte di Italia le sanzioni comminate non vengono neanche pagate, la proposta mi sembra oscena sì, perchè mi ricorda molto la politica tassativa sul lavoro.

Nota a margine: l'essere "di parte" è riferito al reddito, non all'orientamento politico, tra l'altro mi sta piacendo come si sta muovendo la meloni.

Nel codice penale - e nelle altre norme incriminatrici - il reato è tale da chiunque sia commesso, quella che cambia è la misura della pena comminata a ciascuno che deve tener conto tutti gli elementi indicati nell’art. 133 c.p..
Le sanzioni amministrative pecuniarie - di cui si discute- non sono previste per i reati ma per gli illeciti amministrativi.
Ripeto, si può essere d’accordo o meno ma - per me - rendere più gravose tali sanzioni per chi è ricco e si fa beffe di multe insignificanti non sarebbe sbagliato.
 
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