Ha fatto sembrare Pellegrini un pirletta qualunque, pur giocando vicino a giocatori fuori ruolo che infatti lo hanno cercato spesso, Saele a sinistra, Messias all'inizio un po' timidio, Krunic che dà sempre la sensazione di giocare a caso, Diaz sempre alla ricerca della posizione in campo trovata solamente nel secondo tempo quando è riuscito a smarcarsi e ad andare al tiro varie volte.
Se Mancini ha gli occhi vede la differenza, Tonali come personalità è di gran lunga un talento molto superiore ai vari Locatelli e Pellegrini, perché lo stesso Pellegrini da noi farebbe fatica a trovare il proprio posto, infatti a Roma ci sono dei talenti inespressi proprio per colpa dell'ambiente tossico e della scarsa programmazione, infatti ricordano il Giannino con Galliani che andava a prendere la punta da 70 mln per poter dare un po' di entusiasmo a dei tifosi che dovevano fare i conti però con una rosa tecnicamente inadeguata e il mister peggiore possibile, lo stesso Mourinho gioca col catenaccio perché vive nel 2008, ma ha giocatori tecnici, Zaniolo, Pellegrini, il francese, l'armeno, li ha ma non possono dare nulla, sono spompi, vuoti, non sono dentro un sistema di gioco ben preciso e senza un sistema di gioco ben preciso non può uscire la personalità dei giocatori.
Tonali ha tirato fuori le palle ma penso che a Roma o a Torino si sarebbe perso (prendete Kulusevski, sono 2 anni che piange per essere andato là), lui lo sapeva che avrebbe avuto qualche problema agli inizi ma poi ha capito che poteva prendere in mano il gioco, senza preoccuparsi troppo di un algerino o di un ivoriano, questo mi rassicura perché quando i talenti cominciano a dimostrarsi come tali significa che abbiamo un ambiente serio e quando non va ma potrebbe andare bisogna aspettare un po' per vedere i risultati.
Vale lo stesso discorso per Leao, per Kalulu e gli altri giovani, le milanesi sui giovani hanno lavorato meglio in questi anni, infatti non sorprende Barella che come rendimento è al top da quando è passato all'Inter, non sorprende nemmeno Locatelli, medioman da metà classifica in una Juve da metà classifica che pensava di dover fare la spalla di Ronaldo..
Chi programma meglio, con competenza, non ha mai paura della tempesta iniziale.