“CAN YAMAN È INADATTO AL RUOLO NEL NUOVO ‘SANDOKAN’” - ALDO GRASSO AZZANNA L’ATTORE PROTAGONISTA DELLA NUOVA SERIE DI RAI1 CHE HA FATTO INCETTA DI ASCOLTI: “NON SI PUÒ SCEGLIERE UN ATTORE COSÌ IMPACCIATO, COSÌ POCO ESPRESSIVO. IL REGISTA GLI DEVE AVER DETTO: 'FA LA TIGRE DELLA MALESIA'. E LUI, COME I BAMBINI, PER TUTTA LA DURATA DELL’AZIONE FA LA TIGRE’”- ALBERTO MATTIOLI: “È UN 'PIRATI DEI CARAIBI IN SALSA WOKE'. L’EROINA È FEMMINISTA, ECOLOGISTA, ANTICOLONIALISTA, AMICHEVOLISSIMA CON I BUONI SELVAGGI E INSOMMA ULTRA-SUPER-PERBENISTA. CAN YAMAN HA DUE ESPRESSIONI: CON E SENZA TURBANTE…”
Ma Aldo Grasso ha mai fatto una recensione positiva in vita sua? Non che dovesse iniziare con questa fiction, ma gli piace qualcosa nella vita?
Più che woke per ora direi banale: nei dialoghi e nella regia.
Sinceramente PER ORA non ho visto delle gran wokate se non i continui riferimenti sulla voglia di indipendenza di lei.
L'ecologismo, l'anticolonialismo, gli schiavi, quelle robe lì... beh, è la storia di Sandokan, non è che puoi parlare di altro o cambiarla per farla piacere a Bolsonaro
Woke è quando ci sono forzature non richieste, spesso senza logica o senso, nella sceneggiatura o nei personaggi.
Più che altro, il mio fiuto woke mi fa annusare una tensione lesbo tra la serva e la perla di Labuan, da parte della serva. Vedremo nei prossimi episodi
Comunque una serie su Sandokan si giudica, per quel che mi riguarda, per la parte avventurosa nella giungla, non per un episodio in una sala da ballo. Quindi vediamo cosa combinano dai prossimi episodi, il difficile viene adesso.
lascia stare e non perdere nemmeno un minuto del tuo prezioso tempo soprattutto durante i weekend.
sono ancora della vecchia scuola...)quei due minuti mi sono stati sufficienti per trovarlo oltremodo finto, triste e nel suo essere totalemente fuori contesto, quasi ridicolo.
