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In seguito all'approvazione della cessione dello stadio Meazza e delle aree limitrofe a Inter e Milan da parte del Consiglio comunale di Milano (con 24 voti a favore), il Consigliere comunale di Europa Verde, Carlo Monguzzi, ha annunciato le sue dimissioni dalla presidenza della Commissione Ambiente e Mobilità
Monguzzi ha motivato la sua decisione affermando: “È impossibile in queste condizioni poter lavorare al servizio delle istituzioni e dei cittadini”. Ha espresso profonda tristezza per l'accaduto e ha definito lo strappo operato da parte della maggioranza come “micidiale” e la “goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno”.
Ha criticato aspramente l'operazione e il metodo di approvazione, citando: “salva Milano, San Siro, tagliola contro i nostri emendamenti per approvare la delibera in fretta, e il cinico ricorso all'aiuto di Forza Italia”.
Il consigliere ha rincarato la dose, accusando: “Stanno regalando la città alla destra: io cercherò in tutti i modi di impedirlo”. Ha sostenuto che la maggioranza ha “tradito la fiducia degli elettori” e ha chiesto che la delibera venga ritirata e che vengano presentate scuse.
Monguzzi ha concluso la sua dichiarazione garantendo che la sua protesta non si fermerà: “Per me la battaglia non è finita, ricorreremo alla giustizia in tutte le sedi possibili”.
Monguzzi ha motivato la sua decisione affermando: “È impossibile in queste condizioni poter lavorare al servizio delle istituzioni e dei cittadini”. Ha espresso profonda tristezza per l'accaduto e ha definito lo strappo operato da parte della maggioranza come “micidiale” e la “goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno”.
Ha criticato aspramente l'operazione e il metodo di approvazione, citando: “salva Milano, San Siro, tagliola contro i nostri emendamenti per approvare la delibera in fretta, e il cinico ricorso all'aiuto di Forza Italia”.
Il consigliere ha rincarato la dose, accusando: “Stanno regalando la città alla destra: io cercherò in tutti i modi di impedirlo”. Ha sostenuto che la maggioranza ha “tradito la fiducia degli elettori” e ha chiesto che la delibera venga ritirata e che vengano presentate scuse.
Monguzzi ha concluso la sua dichiarazione garantendo che la sua protesta non si fermerà: “Per me la battaglia non è finita, ricorreremo alla giustizia in tutte le sedi possibili”.