Ma guarda che io non sono ideologicamente contrario alla tecnologia. Mi piacerebbe sapere come pensano di realizzarla concretamente, che benefici effettivi avrebbe e via dicendo. Perché, ripeto, l’esperienza reale che abbiamo avuto è stata fallimentare, da ben prima che si tenesse il referendum, e non vedo motivi per i quali adesso dovrebbe andare diversamente.
E quando ho detto che le voglio piantare? Per me sarà una porcata pari pari a tutte quelle che vediamo quotidianamente, oltre a essere probabilmente uno sforzo inutile perché al momento da quel che so, ma potrei sbgliare, difficilmente è una fonte energetica che potrebbe dare un contributo rilevante al fabbisogno di questo Paese.
Se per arrivare al ponte devi percorrere 500 km di strada sterrata(per dire, non prendere alla lettera), non è certo il ponte che ti trasforma in un Paese moderno ed efficiente.
Non so se ti sei reso conto che quando passano i tizi per la posa della fibra ottica lasciano strade devastate con giusto mezzo rattoppo sulla linea lungo la quale hanno scavato.
Ottava economia mondiale e poi nella regione più ricca vanno ancora in giro i treni a gasolio.
Sinceramente mi sembra tu abbia un’idea un po’ troppo romanzata sulle nostre competenze nel campo.
Ma comunque non entro nel merito. Il mio discorso era un altro: prima di provare a far funzionare cose nuove, perché non si inizia a far funzionare decentemente quello che già c’è?