Salvini-Urso: "Italia deve tornare al nucleare"

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
22,559
Reaction score
18,971
Sti due non hanno detto una minchiata... ma una serie di minchiate!

- Energia pulita :rotolo: :
Qualcuno dovrebbe spiegargli che una barra esausta di uranio e/o plutonio impiega 20.000 anni (VENTIMILA) per la decadenza della radioattività! Senza contare lo smaltimento dell'acqua radioattiva.

Se è per questo certi processi di decadimento richiedono anche di più. Comunque le scorie, unico punto sul quale si batte e ribatte, sono enormemente diminuite con le centrali di ultima generazione. Lo smaltimento è di ordini di grandezza inferiore rispetto a prima.

- Efficente: Non credo che l'efficienza sia superiore all'energia prodotta dal solare, a parità di costi.

Purtroppo i tuoi cari pannelli solari non sono eterni, si deterionano (e quindi producono "scorie" pure quelli), e deturpano come una centrale nucleare, dato che ci vogliono milioni di acri per produrre il pari ammontare di energia. Rivedete le vostre concezioni tecnologiche. Credi di mettere un pannellino solare nel giardino e accendere lo scaldabagno ?

Come se non bastasse, fai il gioco dei produttori di semiconduttori e materiali, quindi fai il gioco della Cina.

- Sviluppo, crescita, sostenibilità : Dai 15 ai 20 anni per la costruzione di una centrale, costi di svariati miliardi (non milioni) per una sola centrale, distruzione del territorio e desertificazione ambientale dove le costruirebbero, chi abiterebbe nelle vicinanze di una centrale? Crollo dei prezzi per coloro che hanno proprietà nella zona ecc. Poi quando la prima centrale sarà messa in funzione sarà obsoleta perchè la nuova energia mondiale sarà prodotta dalla fusione nucleare (quella si pulita-efficiente-sostenibile), quindi altri costi per la riconversione o chiusura.

La fusione la tirano avanti dagli anni '70 e ancora non sono a niente. Và che ci sono ragioni politiche per non farla sviluppare, eh. Va finito prima il petrolio, forse.

- Bollette più basse :rotolo: : Una centrale che costa oltre una decina di miliardi, poi te la regalano la corrente, ma fammi il piacere (alla Totò)
- Referendum popolare : Già fatti, se vuoi anche la batosta elettorale legata al referendum fatti sotto o chiedi a Renzi! :asd:

Vorrei poi che si informassero, ad esempio, che in Germania le centrali le stanno chiudendo e non per sostituirle con altre centrali ma con il fotovoltaico. Ma certo per te voi ed altri magna-magna come voi oltre al fanta-ponte (fanta non come fantascientifico, ma fantasma perchè non avrà mai un corpo) sarebbe bello avere altri banchetti luculliani...

Infine cari Salvini ed Urso Le scorie radioattive in quale deposito in Itaglia le conservereste A VITA?

La Germania è andata fuori di testa per certe cose.

Per il resto, tutta roba non tecnica che ha a che vedere con la solita dabbenaggine mafiosa itagliana, come detto sopra.

Nessuno nega che sarebbe meglio avere energia totalmente pulita, mica mi piace il nucleare a prescindere. Ma per ora resta la più potente e la più gestibile, se curata con criterio. Per le scorie basterebbe organizzarsi tutti insieme, le spari nello spazio (cosa ora tutto sommato non troppo complicata) o allestisci aree sperdute in qualche deserto, sotto controllo. Ma il difficile è mettersi d'accordo. Tutte ragioni che riguardano la politica, non la tecnologia.

producono poche scorie: Mi era sfuggito che era stata realizzata la miniaturizzazione delle barre di uranio o plutonio, dovrò aggiornarmi :LOL:

Bravo, aggiornati, ottima idea.

burocrazie e mafie: Vero, in itaglia non ci sono mai state e mai ci sarà burocrazia e mafia negli appalti!
a sonore menghiate ed errori umani: Siamo al top mondiale di menghiate ed errori umani e di faciloneria sia nelle costruzioni che nelle manutenzioni!!!

Di nuovo, questo NON HA NIENTE A CHE VEDERE con il lato tecnico della cosa.

Allora domandati come mai siamo al top come fornitura di apparecchiature e strutture per il nucleare (ma agli altri, però). Che c'è, gli altri sono stupidi e si rivolgono a gente molto più stupida di loro ? Chiaro che se se fai manutere la centrale ai mentecatti che hanno fatto venire giù il ponte Morandi, allora facile fare dietrologia.

Eh sì, c'è veramente da ribaltarsi dalle risate certe volte.
 

Brotherhedo

Well-known member
Registrato
6 Marzo 2020
Messaggi
671
Reaction score
1,714
Di dove sei, se posso chiedere?
Io penso che al di fuori della Sardegna si sa ben poco di tutta questa vicenda e di tutto il magna magna che si sta generando attorno all'assalto eolico in questa regione. E dato che nessuno, ne giornali, ne giornalisti ne tv se ne occupa, tutti i porci si fanno un bel bagno nel fango!

Non si dice NO all'eolico perchè è brutto e difficile da smaltire, ma perchè:
- Vogliono (anzi, stanno già) installando pale eoliche anche nei siti archeologici.
- Stanno requisendo forzatamente i terreni privati (pagandoli una miseria) e anche tantissime aree agricole.
- La Sardegna produce già più di quanto consuma, infatti esportiamo sia in Italia sia all'estero. Ogni regione dovrebbe essere autosufficiente o arrivare almeno vicina al proprio fabbisogno energetico, ma se tu, lazio, campania, abruzzo ecc non riesci ad essere energeticamente autosufficiente, le pale eoliche (o il fotovoltaico, idroelettrico, carbone o altro) le installi nella tua regione.
- Stanno speculando e rovinando tutto: terra, fauna, paesaggio.
- Anche questo non si dice: prima abbiamo subito un altro assalto con distese e distese di terre utilizzate per il fotovoltaico.

Ultima cosa che fa capire bene il motivo del no:
Se dipendessimo solo dalle fonti rinnovabili, la sardegna avrebbe bisogno di circa 4-5GW di potenza installata.
Ma per tutte le vaccate della transizione energetica, alla sardegna è stato imposto un tetto minimo di oltre 6GW. Tetto massimo? inesistente.
Sai quante richieste di concessioni ha ricevuto la sardegna? 809 nuove richieste per parchi con una potenza complessiva di 58GW.
Praticamente più della Francia che ricava 20GW dalle fonti rinnovabili.

Concludo il papiro con uno screen:
Vedi l'allegato 8116

86.200 campi da calcio!

Concordo e confermo in toto, stanno installando pale da 250 metri in siti Patrimonio Unesco, fregandosene di tutto e tutti, generando enormi danni ambientali.

La Sardegna esiste e fa comodo solo nei mesi estivi, poi e` una landa desolata dimenticata da Dio.

E per citare altre porcate, basterebbe guardare il complesso di Portovesme, con vasconi di contenimento a pochi metri dal mare, privi di alcuna manutenzione (e te lo dico per fonte diretta, avendo conoscenti che lavorano/hanno lavorato alla Alcoa), alle miniere del Sulcis chiuse senza alcuna bonifica (ogni anno sversano tonnellate di sostanze tossiche in mare, tra cui arsenico...difatti il bagno a Cala Domestica e zona Buggerru starei molto attento a farlo...), alla schifezze che si trovano ogni tanto saltare fuori dal terreno in zona Sarroch...all ex miniera di Furtei, anche quella chiusa, non bonificata e abbandonata a se stessa...anzi, hanno preso anche la terra contaminata con arsenico per costruire le fondamenta di diversi svincoli della 131...per non parlare di tutte le aree della Marmilla designate come sito di stoccaggio rifiuti tossici.

Aggiungo, inoltre, tutte le aree destinate a servitu` militare tra cui Quirra, dove si trovano spesso pecorelle che nascono con due teste o animali con altre malformazioni, il poligono di Capo Teulada, disseminato di bombe inesplose, la base della Maddalena, dove un bel giorno chissa` quali sorprese si troveranno....

Ma del resto, come hanno scritto questa estate diverse testate nazionali, grazie all'energia eolica e` e sara` alimentato un grosso polo industriale nel sulcis, dove ci sono gia` assunzioni a nastro :troll: e ripartira` la rinascita` dell'intera economia isolana.
 
Ultima modifica:

Milanoide

Junior Member
Registrato
9 Agosto 2015
Messaggi
4,869
Reaction score
1,555
Concordo e confermo in toto, stanno installando pale da 250 metri in siti Patrimonio Unesco, fregandosene di tutto e tutti, generando enormi danni ambientali.

La Sardegna esiste e fa comodo solo nei mesi estivi, poi e` una landa desolata dimenticata da Dio.

E per citare altre porcate, basterebbe guardare il complesso di Portovesme, con vasconi di contenimento a pochi metri dal mare, privi di alcuna manutenzione (e te lo dico per fonte diretta, avendo conoscenti che lavorano/hanno lavorato alla Alcoa), alle miniere del Sulcis chiuse senza alcuna bonifica (ogni anno sversano tonnellate di sostanze tossiche in mare, tra cui arsenico...difatti il bagno a Cala Domestica e zona Buggerru starei molto attento a farlo...), alla schifezze che si trovano ogni tanto saltare fuori dal terreno in zona Sarroch...all ex miniera di Furtei, anche quella chiusa, non bonificata e abbandonata a se stessa...anzi, hanno preso anche la terra contaminata con arsenico per costruire le fondamenta di diversi svincoli della 131...per non parlare di tutte le aree della Marmilla designate come sito di stoccaggio rifiuti tossici.

Aggiungo, inoltre, tutte le aree destinate a servitu` militare tra cui Quirra, dove si trovano spesso pecorelle che nascono con due teste o animali con altre malformazioni, il poligono di Capo Teulada, disseminato di bombe inesplose, la base della Maddalena, dove un bel giorno chissa` quali sorprese si troveranno....

Ma del resto, come hanno scritto questa estate diverse testate nazionali, grazie all'energia eolica e` e sara` alimentato un grosso polo industriale nel sulcis, dove ci sono gia` assunzioni a nastro :troll: e ripartira` la rinascita` dell'intera economia isolana.
Le passate porcate chimiche sulla terra sarda le conosco e le condanno.
Però un conto è difendere l'aspetto paesaggistico ed archeologico dalle turbine eoliche (E come mai le immancabili sovrintendenze che bloccano tutto non si fanno valere? O sono state scavalcate da un governo centrale che sta mettendo l'interesse generale sopra a tutto? Cosa su cui noi italiani iper divisi dovremmo riflettere). Nessuno morirà mai per gli effetti delle turbine eoliche come si muore in alcune parti della Sardegna.
Un altro conto è morire per schifezze chimiche.

È partita la speculazione eolica.
Ma non vi sono enti regolatori e controllori?
Ed i politici eletti che fanno?
Prendono la paghetta?
 

Milanoide

Junior Member
Registrato
9 Agosto 2015
Messaggi
4,869
Reaction score
1,555
Di dove sei, se posso chiedere?
Io penso che al di fuori della Sardegna si sa ben poco di tutta questa vicenda e di tutto il magna magna che si sta generando attorno all'assalto eolico in questa regione. E dato che nessuno, ne giornali, ne giornalisti ne tv se ne occupa, tutti i porci si fanno un bel bagno nel fango!

Non si dice NO all'eolico perchè è brutto e difficile da smaltire, ma perchè:
- Vogliono (anzi, stanno già) installando pale eoliche anche nei siti archeologici.
- Stanno requisendo forzatamente i terreni privati (pagandoli una miseria) e anche tantissime aree agricole.
- La Sardegna produce già più di quanto consuma, infatti esportiamo sia in Italia sia all'estero. Ogni regione dovrebbe essere autosufficiente o arrivare almeno vicina al proprio fabbisogno energetico, ma se tu, lazio, campania, abruzzo ecc non riesci ad essere energeticamente autosufficiente, le pale eoliche (o il fotovoltaico, idroelettrico, carbone o altro) le installi nella tua regione.
- Stanno speculando e rovinando tutto: terra, fauna, paesaggio.
- Anche questo non si dice: prima abbiamo subito un altro assalto con distese e distese di terre utilizzate per il fotovoltaico.

Ultima cosa che fa capire bene il motivo del no:
Se dipendessimo solo dalle fonti rinnovabili, la sardegna avrebbe bisogno di circa 4-5GW di potenza installata.
Ma per tutte le vaccate della transizione energetica, alla sardegna è stato imposto un tetto minimo di oltre 6GW. Tetto massimo? inesistente.
Sai quante richieste di concessioni ha ricevuto la sardegna? 809 nuove richieste per parchi con una potenza complessiva di 58GW.
Praticamente più della Francia che ricava 20GW dalle fonti rinnovabili.

Concludo il papiro con uno screen:
Vedi l'allegato 8116

86.200 campi da calcio!
Sono della inquinatissima Lombardia.

Ho risposto sopra sia a te che Brotherdo.

Però pongo un quesito.

Farebbe schifo alla Sardegna esportare qualcosa che produce in modo tutto sommato pulito?
Ovviamente senza eccessi speculativi di occupazione di suolo. Posizionarle in mare risolverebbe?

Il discorso che a livello energetico vorrei produrre solo quanto mi serve localmente è bello e romantico, ma ha qualche limite. Perché allora tutte le regioni potrebbero decidere cosi, per tutti i tipi di produzione, non solo per quella energetica.

Poi qualcuno si potrebbe anche domandare quanto l'Autonomia amministrativa di poche regioni costi alle altre regioni.

E quando si chiede a queste Regioni Autonome di contribuire ad un interesse comune ci si dilegua?

La Regione Sardegna si reggerebbe sulle proprie gambe?

A questo punto a me delle autonomie regionali nonché dell'unità d'Italia non ne né frega più una beata fava.

Ognuno coltivi da sé il proprio orticello verso la decrescita felice e l'autonomia energetica e casa sua, per i fatti propri.

Cina e Russia già stappano le bottiglie pensando ai primi amministratori locali italiani che gli offriranno di sostituire gli avvelenatori ammerrigani.
 

Milanoide

Junior Member
Registrato
9 Agosto 2015
Messaggi
4,869
Reaction score
1,555
A tutti coloro che parlano di scorie: è un non problema, come dice FurlanoGPT.

Oggi come oggi i reattori producono poche scorie, e sono quasi per intero riciclate in un processo che alla fine restituisce molto poco in termini di materiale dannoso. Tutti pensano a volumi abnormi che non entrano nemmeno dentro una piramide egizia.

Proviamo a sentire il nostro amico pinopalm, che vive negli USA e ci lavora sulle centrali nucleari.
Ne abbiamo già parlato altre volte.
Sentiamo pinopalm, ma per qui ed ora i miei dubbi sono:

1)Sullo smaltimento delle scorie esistenti si sono alternati enti governativi con a capo vari personaggi ma mi risulta che la situazione sia piuttosto ferma e questi enti costino molto e producano poco.
Poi periodicamente esce la denuncia che alcuni stoccaggi non sono veramente a norma.

2) Flamanville. Ma quanto tempo ci hanno messo? Ma quanto è realmente costata?
E noi, faremo meglio o faremo la Salerno Reggio Calabria energetica?
 
Registrato
10 Marzo 2021
Messaggi
16,052
Reaction score
17,223
Le passate porcate chimiche sulla terra sarda le conosco e le condanno.
Però un conto è difendere l'aspetto paesaggistico ed archeologico dalle turbine eoliche (E come mai le immancabili sovrintendenze che bloccano tutto non si fanno valere? O sono state scavalcate da un governo centrale che sta mettendo l'interesse generale sopra a tutto? Cosa su cui noi italiani iper divisi dovremmo riflettere). Nessuno morirà mai per gli effetti delle turbine eoliche come si muore in alcune parti della Sardegna.
Un altro conto è morire per schifezze chimiche.

È partita la speculazione eolica.
Ma non vi sono enti regolatori e controllori?
Ed i politici eletti che fanno?
Prendono la paghetta?

La Todde (presidente di regione) stava all'interno della maggioranza di governo (governo Draghi) come sottosegretaria alla sviluppo quando nel 2022 approvarono la speculazione delle pale eoliche a discapito della Sardegna.
Ora, appena eletta in Sardegna, ovviamente si è rimangiata tutto: la colpa è sempre degli altri, lei non sapeva e non poteva fare niente.

Comunque da un paio di settimane la Sardegna (e con Sardegna intendo i cittadini sardi, non gli inutili e costosi enti) si è mobilitata per proteggere il territorio dall'invasione indiscriminata delle pale eoliche.
È stata avviata una raccolta firme (Legge Pratobello) con l'obiettivo di raggiungere 10.000 firme richieste dallo statuto sardo per le proposte di iniziativa popolare.
Ad oggi sono state raccolte più di 100.000 firme.

Ti rispondo anche al secondo messaggio che hai postato che ho letto solo ora:
Io non sono contrario a priori, a patto che vengano posizionate in aree idonee e che ci sia un tetto massimo di parchi installabili.
Non possiamo essere solo noi sardi a pagare per tutto il resto d'Italia come per la servitù militare.
Poi le vuoi piazzare? Va bene, mettile almeno nelle zone industriali. Tanto, porcata in più, porcata in meno....
Ma lascia stare le aree archeologiche, le aree agricole e rispetta i vincoli paesaggistici.
 
Ultima modifica:

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
22,559
Reaction score
18,971
Ne abbiamo già parlato altre volte.
Sentiamo pinopalm, ma per qui ed ora i miei dubbi sono:

1)Sullo smaltimento delle scorie esistenti si sono alternati enti governativi con a capo vari personaggi ma mi risulta che la situazione sia piuttosto ferma e questi enti costino molto e producano poco.
Poi periodicamente esce la denuncia che alcuni stoccaggi non sono veramente a norma.

2) Flamanville. Ma quanto tempo ci hanno messo? Ma quanto è realmente costata?
E noi, faremo meglio o faremo la Salerno Reggio Calabria energetica?

Nessuno dice che il problema scorie non esiste. Ma è un problema che va risolto con buon senso e competenza.

Il fatto è che, per ora, le alternative non sono molto efficienti, mettiamoci questa paura endemica e tutto diventa estremamente complicato. Poi magari tra 20 anni abbiamo trovato il sistema di andare avanti esclusivamente con pale eoliche e pannelli, ma sono un po' scettico.

A me piacerebbe il nucleare pulito (centrali a fusione), ma non riescono a fare grossi progressi. Fa specie perché in altri settori abbiamo registrato progressi eccezionali, tipo l'elettronica. Ma lì è perché ci sono parecchi soldi nel mezzo e quindi il progresso viene pilotato dal mercato e la competizione.

Certo che il rischio è di fare la Salerno Reggio Calabria energetica. Perché siamo diventati un popolo schifoso. Se non sbaglio, durante il boom economico, abbiamo costruito in poco più di qualche anno l'intera Autostrada del Sole, quando avevamo voglia di lavorare e c'era un briciolo di gente competente.

Volere è potere, tutto qui. Io il "rischio" di vivere poco distante da una centrale me lo prendo, perché so che comunque ci aiuterebbe, e se ognuno si sforzasse un minimo, staremmo tutti meglio. Se poi la gente è egoista e ha paura di qualsiasi cosa, chiaro che non facciamo niente.

In itaglia basta che un paio di soggetti di qualche parte politica comincino ad abbaiare in modo fanatico, e in milioni gli vanno dietro, purtroppo, Che accidenti vorrai mai combinare.

Ora se questa cosa la dice Salvino, diventa automaticamente una fesseria. Cerchiamo di non essere stupidi come al solito, questa cosa l'hanno detta anche persone di spessore, da anni.

Abbiamo deciso di chiudere tutto (solo per noi, eh), bon, per ora non mi sembra che abbiamo ottenuto chissà quali benefici. Intanto compriamo l'energia dai franzosi che vanno avanti con le centrali alle quali noi partecipiamo pesantemente in termini di tecnologia. Applausi.
 

Milanoide

Junior Member
Registrato
9 Agosto 2015
Messaggi
4,869
Reaction score
1,555
Vado off-topic, ma leggetevi la riflessione di De Bortoli su Corriere Economia riguardo le sorti delle autostrade "private" lombarde.
Esempio di mala gestione, interessi privati con garanzie pubbliche, limiti delle visioni regionalistiche, previsioni taroccate.
Sembra che il Ministro delle Infrastrutture ora stia valutando la nazionalizzazione?
Lo farei anche io, lo avrei fatto da anni, e aggiungo che si sapeva sarebbe finita così.
E pagheranno i soliti, a pioggia.
Fare il nucleare quando non trovi la quadra economica con le autostrade?
Grande mangiatoia.
 

pinopalm

Junior Member
Registrato
13 Luglio 2013
Messaggi
239
Reaction score
168
A tutti coloro che parlano di scorie: è un non problema, come dice FurlanoGPT.

Oggi come oggi i reattori producono poche scorie, e sono quasi per intero riciclate in un processo che alla fine restituisce molto poco in termini di materiale dannoso. Tutti pensano a volumi abnormi che non entrano nemmeno dentro una piramide egizia.

Proviamo a sentire il nostro amico pinopalm, che vive negli USA e ci lavora sulle centrali nucleari.

Poi tutti accampano le scuse di burocrazie e mafie. Appunto, che c'entra con il nucleare.

Tutta roba ideologica, perché abbiamo paura che scoppino come una bomba, altra menghiata. Purtroppo la decisione dipende da gente che non ci capisce una sega e pensa che succeda questo.

Gli incidenti possono succedere, ma gli unici che hanno veramente provocato danni sono stati solo tre, tutti e tre imputabili a sonore menghiate ed errori umani. Purtroppo quando succedono si crea un clamore micidiale che condiziona la mente per decenni e decenni.

Fanno danni in misura clamorosamente maggiore altre robe che sono tranquillamente sparse per il territorio, tipo acciaierie, raffinerie, industrie chimiche e i miliardi di tonnellate di schifezze prodotte e riversate nell'atmosfera ogni giorno da USA, India e Cina (e anche Russia, altrimenti passo per fazioso). Ma sicuramente ci si gira dall'altra parte e uscirà sicuramente fuori qualcuno dicendo la solita fesseria "eh, ma se loro non lavorano e producono, tu non ti puoi comprare lo smartphone".

Al solito prendiamo decisioni che devono "rispettare" le idee di oltranzisti che spesso latrano a vanvera.
Caro Gabri,
come al solito tu sei molto meglio informato di tanti altri. In quanto al nucleare in Italia, il treno si e' perso molti ma molti anni fa', si potrebbe andare indietro fino al supposto scandalo d'Ippolito). Se si partisse oggi, supponendo che in Italia esistano le capacita' di farlo, della qualcosa dubito, si avrebbero centrali funzionanti non prima di trent'anni nella migliore delle ipotesi. Qui in USA, ora vanno di moda i piccoli (mini o micro) reattori. Ma e' un mercato di nicchia ( luoghi remoti, tipo Alaska o isole piccole tipo Portorico) ma la sola ragione dell'interesse e' perché l' investimento iniziale con capitale iniziale e' ridotto. Secondo me non ha senso perché l’economicità del nucleare si giustifica solo su grande scala. Comunque gli unici che fanno sul serio per i microreattori sono i militari e fra un paio d'anni ce ne sarà uno pronto, ma ovviamente con altri scopi rispetto a quelli civili. Io col tempo mi sono convinto che in Europa per sviluppare il nucleare ci vuole un governo centralizzato ed efficiente, come accadde in Francia verso la fine degli anni settanta (io ero li') e i benefici si sono visti con la produzione che copre più del 75% del fabbisogno di elettricità del paese e che ha permesso alla Francia di avere un economia più o meno sostenibile. Detto questo capisci che in Italia sviluppare il nucleare sarà molto difficile.

P.S. Ora non lavoro piu' perche' qualche mese fa' sono andato in pensione dopo piu' di cinquanta anni di lavoro nel campo . Era ora vista la mia eta', anche se recentemente una societa' mi ha contattato perche' vorrebbero sottoporre un brevetto per un reattore nucleare rivoluzionario (per intenderci praticamente no scorie perche' si brucia tutto e intrinsecamente sicuro) che io avevo proposto piu' di 25 anni fa'. Vedremo se mi attivo, ci sto pensando.
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
22,559
Reaction score
18,971
Caro Gabri,
come al solito tu sei molto meglio informato di tanti altri. In quanto al nucleare in Italia, il treno si e' perso molti ma molti anni fa', si potrebbe andare indietro fino al supposto scandalo d'Ippolito). Se si partisse oggi, supponendo che in Italia esistano le capacita' di farlo, della qualcosa dubito, si avrebbero centrali funzionanti non prima di trent'anni nella migliore delle ipotesi. Qui in USA, ora vanno di moda i piccoli (mini o micro) reattori. Ma e' un mercato di nicchia ( luoghi remoti, tipo Alaska o isole piccole tipo Portorico) ma la sola ragione dell'interesse e' perché l' investimento iniziale con capitale iniziale e' ridotto. Secondo me non ha senso perché l’economicità del nucleare si giustifica solo su grande scala. Comunque gli unici che fanno sul serio per i microreattori sono i militari e fra un paio d'anni ce ne sarà uno pronto, ma ovviamente con altri scopi rispetto a quelli civili. Io col tempo mi sono convinto che in Europa per sviluppare il nucleare ci vuole un governo centralizzato ed efficiente, come accadde in Francia verso la fine degli anni settanta (io ero li') e i benefici si sono visti con la produzione che copre più del 75% del fabbisogno di elettricità del paese e che ha permesso alla Francia di avere un economia più o meno sostenibile. Detto questo capisci che in Italia sviluppare il nucleare sarà molto difficile.

P.S. Ora non lavoro piu' perche' qualche mese fa' sono andato in pensione dopo piu' di cinquanta anni di lavoro nel campo . Era ora vista la mia eta', anche se recentemente una societa' mi ha contattato perche' vorrebbero sottoporre un brevetto per un reattore nucleare rivoluzionario (per intenderci praticamente no scorie perche' si brucia tutto e intrinsecamente sicuro) che io avevo proposto piu' di 25 anni fa'. Vedremo se mi attivo, ci sto pensando.

Ciao Pino, è sempre un piacere.

Sono d'accordo con te, pur da neofita. Infatti il mio messaggio in realtà voleva proprio dire ciò. Nel nostro paese sarebbe possibile, e lo è stato, ma nelle nostre condizioni difficilmente opteremo per una decisione simile, il treno è perso forse per sempre.

Questo non significa che il ragionamento non è di base scorretto, e trovo nelle tue parole una conferma. La disinformazione su questo tema è incredibile e per questo ho deciso di commentare, dato che spesso leggo ragionamenti abbastanza approssimativi.

Per la possibilità che ti è stata offerta, mi farebbe piacere se ritorni in sella e dimostri il tuo valore, divertendoti in una nuova avventura.

Facci sapere. Un abbraccio.
 
Alto
head> Change privacy settings