Certo. Non sto assegnando ragione o torto in modo unilaterale.
Ma se sta zitto, è un vigliacco. Se dice una minchiata, è un fascista razzista. Se dice una cosa giusta, sta speculando. Non ci sono grandi alternative, se proprio deve parlare, eh. E queste cose le dice chi sta al governo e chi lo sostiene.
Per il resto, sono ovviamente d'accordo con te che adesso le priorità sono evidenti.
E' incomprensibile il dogma per cui non si può non si deve criticare il governo in questo momento. E' proprio in questo momento che un governo inadatto e fallimentare deve essere criticato e sostituito.
Non si può rispondere "faremo i conti quando la crisi è finita".
Infatti se si è in guerra (o in crisi come adesso) e un generale si dimostra inadatto, viene sostituito. Non si aspetta la fine della guerra. Perchè potrebbe avere un esito disastroso, che non ci sarà pure occasione di fare i conti.
Tra l'altro siamo in democrazia, quindi è lecito se non doveroso criticare e chiedere eventualmente le dimissioni.
Un governo è dispotico se non tollera critiche, come è quello che abbiamo infatti.
E non è una novità, dato che chi è al governo sono quelli del "non si può criticare la magistratura" - tipico mantra da paese sovietico, altro che democratico e liberale.
Manca proprio lo spirito liberale, quindi democratico, in Italia, che presuppone uno spirito critico. Invece siamo un popolo pecora - magari popolo bue come una volta, no, siamo degenerati in pecore grazie alla TV marxista.