Sala:"Milan e Inter preferiscono il nuovo stadio. I soldi...".

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Ancora Sala, intervistato durante un talk show, sul nuovo stadio di Milan e Inter:"Si sa che il giudizio può essere più emotivo che razionale, ma il mio ruolo mi impone di non essere emotivo. Nella mia razionalità c'è un punto fermo: è difficile avere due impianti uno accanto all’altro. Per un motivo soprattutto: San Siro lavora su 70-80 giorni all'anno, se noi conservassimo il Meazza da affidare ad un grande ente che gestisce grandi impianti, allora chi lo gestisce, visto che merita anche opere di ristruttuazioni, lo dovrebbe fare funzionare almeno 120 giorni all'anno. Poi però bisogna chiedere ai residenti se gradirebbero due stadi. Io devo fare rispettare le regole e avere principi fondamentali, tra questi il fatto che il quartiere ne deve beneficiare di uno stadio nuovo; con i club stiamo discutendo su come aiutare il quartiere. Sono cosciente che come fai, sbagli, ma me ne prendo la responsabilità. Io avrei preferito rimettere a posto San Siro, ma questo richiederebbe degli importanti adeguamenti strutturali e Milan e Inter hanno già dichiarato di non essere d'accordo. E siccome sono loro che mettono i soldi io devo rispettare la loro volontà. Mi ispiro alle grandi città europee per avere spunti ed idee. Ad esempio a gennaio ho programmato un incontro a Londra con il sindaco Sadiq Khan per discutere, tra gli altri, del tema della mobilità. Senza arroganza e per questioni di ambizioni, se Milano vuole continuare a crescere deve inevitabilmente guardare alle grandi città internazionali".

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Dexter

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Ancora Sala, intervistato durante un talk show, sul nuovo stadio di Milan e Inter:"Si sa che il giudizio può essere più emotivo che razionale, ma il mio ruolo mi impone di non essere emotivo. Nella mia razionalità c'è un punto fermo: è difficile avere due impianti uno accanto all’altro. Per un motivo soprattutto: San Siro lavora su 70-80 giorni all'anno, se noi conservassimo il Meazza da affidare ad un grande ente che gestisce grandi impianti, allora chi lo gestisce, visto che merita anche opere di ristruttuazioni, lo dovrebbe fare funzionare almeno 120 giorni all'anno. Poi però bisogna chiedere ai residenti se gradirebbero due stadi. Io devo fare rispettare le regole e avere principi fondamentali, tra questi il fatto che il quartiere ne deve beneficiare di uno stadio nuovo; con i club stiamo discutendo su come aiutare il quartiere. Sono cosciente che come fai, sbagli, ma me ne prendo la responsabilità. Io avrei preferito rimettere a posto San Siro, ma questo richiederebbe degli importanti adeguamenti strutturali e Milan e Inter hanno già dichiarato di non essere d'accordo. E siccome sono loro che mettono i soldi io devo rispettare la loro volontà. Mi ispiro alle grandi città europee per avere spunti ed idee. Ad esempio a gennaio ho programmato un incontro a Londra con il sindaco Sadiq Khan per discutere, tra gli altri, del tema della mobilità. Senza arroganza e per questioni di ambizioni, se Milano vuole continuare a crescere deve inevitabilmente guardare alle grandi città internazionali".
Uno che continua a parlare di stadi affiancati l'un l'altro dev'essere per forza ritardato, quindi non stupisce che sia del Partito di Bibbiano e di Souhmaro e che mezza Milano l'abbia votato, rappresenta in tutto e per tutto il suo illuminatissimo elettorato. Con la classica tangentella che va tanto di moda a sinistra in questi giorni, si sistemerebbe tutto, evidentemente abbiamo la schiena dritta (e questa volta MENO MALE) anche per quanto riguarda l'aiutino alle PA.
 
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Ancora Sala, intervistato durante un talk show, sul nuovo stadio di Milan e Inter:"Si sa che il giudizio può essere più emotivo che razionale, ma il mio ruolo mi impone di non essere emotivo. Nella mia razionalità c'è un punto fermo: è difficile avere due impianti uno accanto all’altro. Per un motivo soprattutto: San Siro lavora su 70-80 giorni all'anno, se noi conservassimo il Meazza da affidare ad un grande ente che gestisce grandi impianti, allora chi lo gestisce, visto che merita anche opere di ristruttuazioni, lo dovrebbe fare funzionare almeno 120 giorni all'anno. Poi però bisogna chiedere ai residenti se gradirebbero due stadi. Io devo fare rispettare le regole e avere principi fondamentali, tra questi il fatto che il quartiere ne deve beneficiare di uno stadio nuovo; con i club stiamo discutendo su come aiutare il quartiere. Sono cosciente che come fai, sbagli, ma me ne prendo la responsabilità. Io avrei preferito rimettere a posto San Siro, ma questo richiederebbe degli importanti adeguamenti strutturali e Milan e Inter hanno già dichiarato di non essere d'accordo. E siccome sono loro che mettono i soldi io devo rispettare la loro volontà. Mi ispiro alle grandi città europee per avere spunti ed idee. Ad esempio a gennaio ho programmato un incontro a Londra con il sindaco Sadiq Khan per discutere, tra gli altri, del tema della mobilità. Senza arroganza e per questioni di ambizioni, se Milano vuole continuare a crescere deve inevitabilmente guardare alle grandi città internazionali".
È davvero un personaggio perfido, fastidioso, maligno.
Parla per ore e alla fine prende posizione su nulla.
Si tiene tutti buoni ,non si schiera , lascia aperte tutte le strade, fa retorica e la morale...

Ma come lo sopportate voi milanesi?
Questo è peggio di ponzio pilato.

Dalle mie parti si dice che è uno di quei tipi che vorrebbe la moglie ubriaca e la botte piena.
 

Swaitak

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Ancora Sala, intervistato durante un talk show, sul nuovo stadio di Milan e Inter:"Si sa che il giudizio può essere più emotivo che razionale, ma il mio ruolo mi impone di non essere emotivo. Nella mia razionalità c'è un punto fermo: è difficile avere due impianti uno accanto all’altro. Per un motivo soprattutto: San Siro lavora su 70-80 giorni all'anno, se noi conservassimo il Meazza da affidare ad un grande ente che gestisce grandi impianti, allora chi lo gestisce, visto che merita anche opere di ristruttuazioni, lo dovrebbe fare funzionare almeno 120 giorni all'anno. Poi però bisogna chiedere ai residenti se gradirebbero due stadi. Io devo fare rispettare le regole e avere principi fondamentali, tra questi il fatto che il quartiere ne deve beneficiare di uno stadio nuovo; con i club stiamo discutendo su come aiutare il quartiere. Sono cosciente che come fai, sbagli, ma me ne prendo la responsabilità. Io avrei preferito rimettere a posto San Siro, ma questo richiederebbe degli importanti adeguamenti strutturali e Milan e Inter hanno già dichiarato di non essere d'accordo. E siccome sono loro che mettono i soldi io devo rispettare la loro volontà. Mi ispiro alle grandi città europee per avere spunti ed idee. Ad esempio a gennaio ho programmato un incontro a Londra con il sindaco Sadiq Khan per discutere, tra gli altri, del tema della mobilità. Senza arroganza e per questioni di ambizioni, se Milano vuole continuare a crescere deve inevitabilmente guardare alle grandi città internazionali".
3- 4 anni quanti sono, sempre le solite robe
 
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