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Ma è anche vero che per giocare il calcio che tu invochi servono altre peculiarità.Personalmente il calcio lo si può interpretare in vari modi, ognuno fa il calcio con i giocatori e la caratteristiche che ha, Alla fine conta il risultato finale, perché alla fine le partite si giocano per quello.
Per esempio alle mie squadre non farei mai giocare un calcio orizzontale, come vieterei il passaggio al portiere. Non serve il controllo del gioco, serve il controllo del risultato che sono cose diverse.
Sul recupero palla il giocatore deve immediatamente andare a cercare la verticalità e la porta avversaria, invece al 90%c'è lo scarico al indietro.
Restando a questo Milan quando attacchiamo in contropiede quasi sempre sbagliamo l'ultimo passaggio, ma è dovuto alla mancanza di movimento degli avanti.
Un attaccante si deve muovere attaccando lo spazio è mimando con la mano dove vuole messa la palla, cosa che da noi non fanno mai. Se Leao si muove senza palla diventa immarcabile invece vuole solo palla sui piedi.
Non è che giocare calcio verticale sia naturale, facile e spontaneo.
Essere verticali alla fine è un obbligo, non ho mai visto una squadra segnare giocando orizzontale, ma è anche vero che alla verticalità si deve lavorare attraverso delle vie.
La definizione che più mi piace del gioco del calcio è la seguente : una serie di passaggi orizzontali fin quando si va in verticale.
E bada bene che 'serie di passaggi' non vuol esser sinonimo di vezzo e nemmeno di moda ma spesso di incapacità di giocare in verticale o ricerca della linea buona senza perdere il possesso.
Il calcio però non può essere un persistere di gioco verticale con una selvaggia lotta sulle seconde palle.
Questo è rugby, non calcio.
Tradotto : il calcio che tu insegui nella sua semplicità racchiude la perfezione ma alla perfezione si lavora.
Chi non vorrebbe arrivare in porta con due passaggi alzi la mano.
Il calcio si è evoluto, ma se preferisci potrei dire involuto, perchè la fase difensiva si è talmente perfezionata che segnare a squadra schierata è impossibile o quasi.
Si segna su transizione positiva, si segna su calcio piazzato ma a difesa schierata è dura.
Ecco quindi che la nuova scuola preferisce giocare al gatto col topo : ti stano e ti buco.