Sacchi:”Milan, è una questione di gioco”

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Arrigo Sacchi sul momento no del Milan:”Il crollo della squadra di Pioli non può dipendere solo dagli infortuni. Questa situazione non si risolve nemmeno con l’acquisto di giocatori dato che le società sono tutte indebitate. E’ una questione di gioco: i rossoneri puntavano sul muoversi da squadra. Se i giocatori sono a 60 metri dal portatore di palla non si può parlare di squadra e al Milan sta succedendo proprio questo. Le distanze sono fondamentali: per questo motivo il Napoli ha vinto, era più compatto”.

“Rossoneri in confusione totale. Mi sento di dare un consiglio: inutile provare a risolvere tutti i problemi insieme, meglio cominciare da quello più grave in questo momento, ovvero che questa non è più una squadra. E’ un gruppo sparpagliato in cui ognuno fa ciò che vuole. Occhio alla trappola del successo, quando si inizia a pensare che vincere sia sempre facile”.
 
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Arrigo Sacchi sul momento no del Milan:”Il crollo della squadra di Pioli non può dipendere solo dagli infortuni. Questa situazione non si risolve nemmeno con l’acquisto di giocatori dato che le società sono tutte indebitate. E’ una questione di gioco: i rossoneri puntavano sul muoversi da squadra. Se i giocatori sono a 60 metri dal portatore di palla non si può parlare di squadra e al Milan sta succedendo proprio questo. Le distanze sono fondamentali: per questo motivo il Napoli ha vinto, era più compatto”.

“Rossoneri in confusione totale. Mi sento di dare un consiglio: inutile provare a risolvere tutti i problemi insieme, meglio cominciare da quello più grave in questo momento, ovvero che questa non è più una squadra. E’ un gruppo sparpagliato in cui ognuno fa ciò che vuole. Occhio alla trappola del successo, quando si inizia a pensare che vincere sia sempre facile”.
concordo con Arrighe
 

Lineker10

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Arrigo Sacchi sul momento no del Milan:”Il crollo della squadra di Pioli non può dipendere solo dagli infortuni. Questa situazione non si risolve nemmeno con l’acquisto di giocatori dato che le società sono tutte indebitate. E’ una questione di gioco: i rossoneri puntavano sul muoversi da squadra. Se i giocatori sono a 60 metri dal portatore di palla non si può parlare di squadra e al Milan sta succedendo proprio questo. Le distanze sono fondamentali: per questo motivo il Napoli ha vinto, era più compatto”.

“Rossoneri in confusione totale. Mi sento di dare un consiglio: inutile provare a risolvere tutti i problemi insieme, meglio cominciare da quello più grave in questo momento, ovvero che questa non è più una squadra. E’ un gruppo sparpagliato in cui ognuno fa ciò che vuole. Occhio alla trappola del successo, quando si inizia a pensare che vincere sia sempre facile”.
Sicuro che è una delle cause. Ma d'altronde quando inizi ad inserire giocatori nuovi o fuori ruolo gli equilibri cambiano.
Ultimamente abbiamo davvero nessuna continuità di formazione. Logico che una certa identità la perdi.

Riguardo alle distanze in campo è un vecchio discorso, io me ne lamento già dalla passata stagione.
Ho sempre fatto fatica a capire perchè quando siamo in fase di possesso portiamo 7 giocatori sistematicamente sopra palla dei quali 6 addirittura sulla linea degli attaccanti.
 

ilPresidente

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Arrigo Sacchi sul momento no del Milan:”Il crollo della squadra di Pioli non può dipendere solo dagli infortuni. Questa situazione non si risolve nemmeno con l’acquisto di giocatori dato che le società sono tutte indebitate. E’ una questione di gioco: i rossoneri puntavano sul muoversi da squadra. Se i giocatori sono a 60 metri dal portatore di palla non si può parlare di squadra e al Milan sta succedendo proprio questo. Le distanze sono fondamentali: per questo motivo il Napoli ha vinto, era più compatto”.

“Rossoneri in confusione totale. Mi sento di dare un consiglio: inutile provare a risolvere tutti i problemi insieme, meglio cominciare da quello più grave in questo momento, ovvero che questa non è più una squadra. E’ un gruppo sparpagliato in cui ognuno fa ciò che vuole. Occhio alla trappola del successo, quando si inizia a pensare che vincere sia sempre facile”.
Sicuro che è una delle cause. Ma d'altronde quando inizi ad inserire giocatori nuovi o fuori ruolo gli equilibri cambiano.
Ultimamente abbiamo davvero nessuna continuità di formazione. Logico che una certa identità la perdi.

Riguardo alle distanze in campo è un vecchio discorso, io me ne lamento già dalla passata stagione.
Ho sempre fatto fatica a capire perchè quando siamo in fase di possesso portiamo 7 giocatori sistematicamente sopra palla dei quali 6 addirittura sulla linea degli attaccanti.
Concordo
 
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Arrigo Sacchi sul momento no del Milan:”Il crollo della squadra di Pioli non può dipendere solo dagli infortuni. Questa situazione non si risolve nemmeno con l’acquisto di giocatori dato che le società sono tutte indebitate. E’ una questione di gioco: i rossoneri puntavano sul muoversi da squadra. Se i giocatori sono a 60 metri dal portatore di palla non si può parlare di squadra e al Milan sta succedendo proprio questo. Le distanze sono fondamentali: per questo motivo il Napoli ha vinto, era più compatto”.

“Rossoneri in confusione totale. Mi sento di dare un consiglio: inutile provare a risolvere tutti i problemi insieme, meglio cominciare da quello più grave in questo momento, ovvero che questa non è più una squadra. E’ un gruppo sparpagliato in cui ognuno fa ciò che vuole. Occhio alla trappola del successo, quando si inizia a pensare che vincere sia sempre facile”.
Squadra lunga e larga, dove non c'è la possibilità di scarico, non puoi far nessun tipo di calcio, se non correre dietro agli altri. Bravo Arrigo, ma qui si pensa che il problema sia i giocatori infortunati. E partono i segmentini.
 
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Sicuro che è una delle cause. Ma d'altronde quando inizi ad inserire giocatori nuovi o fuori ruolo gli equilibri cambiano.
Ultimamente abbiamo davvero nessuna continuità di formazione. Logico che una certa identità la perdi.

Riguardo alle distanze in campo è un vecchio discorso, io me ne lamento già dalla passata stagione.
Ho sempre fatto fatica a capire perchè quando siamo in fase di possesso portiamo 7 giocatori sistematicamente sopra palla dei quali 6 addirittura sulla linea degli attaccanti.
Non perdi nessuna identità inserendo nuovi giocatori, perché i concetti sono uguali per tutti.

Giocatori diversi non cambiano le distanze fra i reparti.

È un problema tattico, era naturale.
È con queste distanze non ci sono titolari che tengono.
 

Milanoide

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Per me Kessie e Bennacer sono al limite del remare contro.
E non sono un complottista.
 

corvorossonero

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Arrigo Sacchi sul momento no del Milan:”Il crollo della squadra di Pioli non può dipendere solo dagli infortuni. Questa situazione non si risolve nemmeno con l’acquisto di giocatori dato che le società sono tutte indebitate. E’ una questione di gioco: i rossoneri puntavano sul muoversi da squadra. Se i giocatori sono a 60 metri dal portatore di palla non si può parlare di squadra e al Milan sta succedendo proprio questo. Le distanze sono fondamentali: per questo motivo il Napoli ha vinto, era più compatto”.

“Rossoneri in confusione totale. Mi sento di dare un consiglio: inutile provare a risolvere tutti i problemi insieme, meglio cominciare da quello più grave in questo momento, ovvero che questa non è più una squadra. E’ un gruppo sparpagliato in cui ognuno fa ciò che vuole. Occhio alla trappola del successo, quando si inizia a pensare che vincere sia sempre facile”.
Esattamente. Finalmente qualcuno lo dice!
 
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