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Su questo argomento mi trovo completamente in disaccordo,sono fermamente convinto del contrario e credo che la situazione in cui ci troviamo sia solo perchè negli ultimi tempi si è praticamente abbandonato lo scouting.
In Italia i ragazzi non hanno smesso di saper giocare a calcio e mai smetteranno di saperlo fare,chi ha giocato a calcio sa che la cosa fondamentale è fare esperienza,puoi essere il fenomeno che vuoi ma se non giochi e non ti alleni in un determinato modo non puoi raggiungere mai determinati livelli. Prendiamo ragazzi e facciamoli allenare giocare con professionisti e vediamo cosa succede.
Ho letto poco una ricerca di un 3-4 anni fa dove praticamente tutti i calciatori italiani che giocano a livello professionistico sono di provenienza di 4-5 regioni (se non mi sbaglio Lombardia,percentuale altissima,Lazio,Campania,Emilia e Veneto),praticamente se non sei di quelle regione è raro che ti vedano,evento più unico che raro in molte altre regione che hanno 0 rappresentati tra A e B oppure una percentuale dello 0,qualcosa.
E' assurdo pensare che i ragazzi per motivi mistici sappiano giocare solo in poche regioni,quanto potenziale buttato.
I ragazzi in Italia sanno giocare a calcio,ma finchè c'è la concezione che non si può far crescere un ragazzo in una squadra ma si possono comprare bidoni stranieri solo per fare un po di scalpore o per visibilità data dal suo procuratore scenderemo sempre più in basso.
Ci sono calciatori in Lega Pro ma anche in Serie D o addirittura Eccellenza che se sarebbero stati visti e allenati in un contesto professionistico sarebbero stati bei giocatori,sicuramente migliori di parecchi bidoni che vengono da fuori. Sono del parere che se si fa un buon scouting su tutto il territorio e non in 4-5 regioni esce qualcosa di molto buono.
Come gia detto,non ci siamo dimenticati di come si gioca da un momento all'altro.
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