No, vi prego, non cominciate con le diatribe su chi è o non è il migliore giocatore della storia. Perché è uno spreco di tempo e una guerra dei poveri. La storia è fatta di fasi, momenti, epoche, generazioni: ha poco senso, se non per motivi antropologici, scientifici e culturali, fare dei confronti con il passato. Ognuna di queste epoche, nello sport, è contraddistinta da icone diverse. Icone che giocavano in un determinato calcio, contro determinati giocatori, in determinate condizioni tecnico/tattiche. La generazione che sta per chiudersi è appartenuta a Ronaldo e a Messi, è innegabile, ma anche agli Iniesta e ad altri. La prossima probabilmente sarà di Mbappè e Neymar, anche se non mi sembra che abbiano la stessa personalità di Cristiano e Lionel. Detto questo, e appurato che ogni epoca è unica, è inutile fare confronti universali. Piuttosto sarebbe intelligente prendere i più grandi campioni di sempre e sfruttali, analizzandoli, per capire in che modo il calcio si è evoluto e ha cambiato faccia. Tutto il resto, come dicevo, è pura guerra dei poveri. Ronaldo è un grandissimo, uno dei migliori della storia, ma chi potrà mai dire che è stato il più grande calciatore di sempre. Come si può avere la presunzione, in un ecosistema dove sono esistiti tantissimi campioni assoluti, di eleggerne uno sopra gli altri. Molto meglio goderseli, finché ci sono, e ringraziare di averli potuti vedere all'opera. Il resto è fuffa.