Riflettendo sull'accaduto, vorrei far notare alcune cose e scrivere una piccola considerazione.
Più e più volte è stato chiamato in causa il signor Bill Gates in vari threads, con discorsi legati alla sua presunta aurea di genialità, il suo filantropismo e il suo invidiabile curriculum.
Ho notato come viene difeso accanitamente in quanto paladino del progresso. In genere si riesce quasi sempre ad individuare nei suoi difensori dei patterns specifici, collegati al solito filone ideologico che lo vede rappresentato come uomo di assoluta integrità, appartenente alla classe dei "benefattori".
Non si capisce poi bene per quale ragione, sembra che a volte sia sufficiente che egli si schieri con il mainstream per apparire una persona da idolatrare. Colmo dei colmi, la sua iniziativa di produrre carne sintetica viene salutata come un grande traguardo da regalare alla comunità. E lasciamo perdere il suo impegno nel campo della genetica, che ha notevoli aggianci con le situazioni pandemiche e compagnia bella.
Orbene, mi urge far notare come gli attacchi degli hackers (e in genere il cyberterrorismo) vedono come quasi esclusiva vittima il prodotto software figlio dell'azienda di costui.
Attacchi che esistono grazie alla scarsa qualità del prodotto, scarsa mancanza di adeguata protezione intrinseca, e purtroppo una larga diffusione. Diffusione arrivata non certo per meritocrazia tecnologica o prezzo concorrenziale, visto che è riuscito a creare un monopolio.
I sistemi più sicuri sono invece figli del lavoro di gente competente, che ha lavorato a gratis per passione, e senza accumulare miliardi e miliardi di dollari. Finalmente, dopo decenni, quei sistemi stanno riuscendo ad emergere e gli addetti ai lavori ne notano subito la differenza e l'efficienza.
Per questo mi sento sempre un po' amareggiato quando, rimarcando tale fatto, vengo accusato di essere un gombloddisdah suo nemico, che vede il marcio dovunque. Io non sono un suo nemico a priori. Semplicemente, non mi sembra proprio che abbia fatto grandi cose, anzi, se non guardare all'espansione della sua azienda con metodi discutibili, e fornendo prodotti che osteggiano il mondo informatico da decenni e che adesso ci mettono in seria difficoltà. Prima di ergerlo a prescindere come benefattore dell'umanità, ci penserei seriamente.