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Secondo quanto riportato da Repubblica, la situazione della gestione dei malati di coronavirus nella capitale sarebbe al collasso. Solo negli ultimi giorni sono stati occupati altri cento posti letto (in regime di ricovero non T.I.), complice l'impennata dei nuovi casi gli ospedali covid Columbus ed Umberto I hanno esaurito i posti letto disponibili, si è dovuta quindi attivare la procedura di emergenza, trasferendo circa cinquanta pazienti in strutture alberghiere della capitale.
Sempre a causa dell'aumento dei nuovi positivi gli ospedali romani lamentano i rallentamenti nel servizio di soccorso del 118 , infatti numerosi mezzi con a bordo un paziente con sospetto covid rimangono bloccati per molto tempo nei pronto soccorso in attesa dell'esito dello screening per poi dover eventualmente procedere alla sanificazione del mezzo e soltanto dopo tutta questa trafila poter tornare di nuovo disponibili per altre emergenze.
Altro messaggio d'allarme è lanciato dall'ospedale San Camillo di Roma dove a causa del sovraffollamento manca la distanza di sicurezza anche nei reparti codice rosso del pronto soccorso (dove vi sono pazienti a rischio morte) tra i malati ricoverati, proprio per cercare di evitare di dover respingere un paziente in arrivo.
Sempre a causa dell'aumento dei nuovi positivi gli ospedali romani lamentano i rallentamenti nel servizio di soccorso del 118 , infatti numerosi mezzi con a bordo un paziente con sospetto covid rimangono bloccati per molto tempo nei pronto soccorso in attesa dell'esito dello screening per poi dover eventualmente procedere alla sanificazione del mezzo e soltanto dopo tutta questa trafila poter tornare di nuovo disponibili per altre emergenze.
Altro messaggio d'allarme è lanciato dall'ospedale San Camillo di Roma dove a causa del sovraffollamento manca la distanza di sicurezza anche nei reparti codice rosso del pronto soccorso (dove vi sono pazienti a rischio morte) tra i malati ricoverati, proprio per cercare di evitare di dover respingere un paziente in arrivo.