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Già solo il fatto che usa il termine “professoroni” basta per capire che tipo di persona è. Ma poi, perché ci deve essere qualcuno che paghi necessariamente?
Quando sarà finito si vedra chi ha avuto responsabilità, tra Cina, Stato, regioni e cittadini... ma sta smania di dover sempre trovare un nemico per sfogarsi è triste.
Il suo sfogo è più che mai lecito e non mi pare che stia lamentandosi per problemi fuori dal mondo, tutto sommato dice che le 600 euro una tantum non gli servono e sono pure una presa in giro.
Gli diamo torto??
I problemi reali sono le bollette, il fitto e le varie tasse di questi due mesi di chiusura totale.
Sono questi gli aiuti reali e concreti che un ristoratore, un imprenditore vorrebbe avere.
La riapertura con le drastiche misure di sicurezza imposte poi non può portare a lavorare come lo si faceva prima dell'emergenza sanitaria e non si può pretendere che, laddove prima questo signore dava da mangiare a 20 famiglie,ora potrà fare lo stesso.
Chi glielo dice ai suoi dipendenti che devono stare a casa dopo anni e anni di lavoro fianco a fianco??
Il signore in questione chiede solo tutela vera, non ipocrisia ,e ripresa vera , anche a costo di stare fermo un mese in più.
Quando si interrompe la catena produttiva bisogna intervenire per far ripartire il lavoro ma bisogna farlo con interventi intelligenti.
Ora le priorità sono le scadenze, i fitti , le tasse.
Lo stato può dare una mano vera e concreta ???