Il problema degli immigrati è solo una goccia nel mare dei problemi economici dell’Italia. È un “problema” che comunque non si può risolvere con il blocco navale e Salvini lo ha dimostrato benissimo non combinando nulla quando era ministro dell’interno. Alla fine le ONG dopo qualche giorno sono sbarcate tutte e i migranti che arrivavano con le piccole imbarcazioni di cui nessuno parlava erano molto di più di quelli che arrivavano con le ONG.
Una "goccia" molto grossa, visto che sono
miliardi di euro l'anno, senza contare i costi sociali...
In realtà, nel breve tempo che è stato ministro, Salvini ha dimostrato esattamente l'opposto. Un governo compatto può fare qualcosa eccome (come non ricordare la mitica open arms - o quella che era - che ha dovuto fare rotta per la sua Spagna?).
Il vero problema è che il governo compatto non era, con almeno la metà dei suoi "alleati" che gli hanno remato contro dal primo giorno e con le sparate giornaliere di Fico o del grillino di turno che facevano un baffo al più immigrazionista del pd...
Non si tratta di impossibilità fisica o giuridica (anche perché eventualmente le leggi si possono cambiare), ma più banalmente di soldi, tanti soldi e nient'altro.
E' dunque naturale attendersi un cospicuo fuoco di sbarramento da parte di chi si abbevera alla mammella dello Stato "accogliendo" i "migranti" (che poi - non dimentichiamolo mai - il 90% risulteranno clandestini e - dopo l'immancabile foglio di via rimasto inattuato - rimarranno sul suolo italiano a campare di espedienti o ad ingrassare le file della malavita).
Se si tratta di scardinare un sistema simil-mafioso che muove caterve di soldi, con complicità ad ogni livello e che trova una facile sponda giustificazionista nella Chiesa, serve un governo che remi tutto nella stessa direzione (ed il governo gialloverde non ne è certo un fulgido esempio, visto che - peraltro- gli stessi "alleati" di Salvini lo hanno mandato a processo pochi mesi dopo...).
