Non esiste una riforma perfetta, gli incidenti sono sempre dietro l'angolo, ma sempre meglio che ritrovarsi un tecnico messo a tradimento del popolo. Che poi con un presidenzialismo bisognerà per forza indicare il candidato presidente e nel 2018 sarebbe stato eletto Di Maio

. E magari, il fatto che sarà più protagonista il candidato e non il partito in campagna elettorale può essere un punto a favore o a sfavore del partito stesso. Se Di Maio fosse stato più coinvolto alle elezioni del 2018 avrebbe mostrato qualche limite in più e magari il M5S avrebbe preso meno voti.
La mia previsione è che sarebbe troppo una rivoluzione un presidenzialismo vero e che non può che finire che peggio questa storia.