Riforma Valditara: ecco la "nuova" scuola dal 2026

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Cosa prevedono le nuove linee guida del ministro Valditara per la scuola dal 2026

- focus sulla storia occidentale per apprezzare la differenza con altri contesti culturali

- geografia fisica e politica

- scrittura in corsivo per introspezione

- latino per logica e conoscenza del nostro passato

- imparare poesie a memoria

- esercitarsi nei riassunti per avere un pensiero ordinato

- grammatica delle lingue

- informatica, già dalla scuola primaria

- educazione civica, incluso rispetto degli affetti e delle donne
Dovrebbero limitare anche i progetti, PON e altre cavolate simili. La scuola attuale non è altro che un'azienda e il preside un CEO dove cerca di raccogliere più soldi possibili e convincere i genitori/clienti che la scuola che lui dirige è la migliore dell'universo.
Già la scuola è considerata come un luogo dove depositare i figli, poi la parte didattica è limitata da progetti e burocrazia e alla fine escono 18enni che non sanno il valore del vil denaro.
 

gabri65

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Detto questo, credo che la matematica sia una delle materie peggio insegnate, quando in realtà dovrebbe essere la più semplice in assoluto, dato che ogni mente può concepire i Sacri Numeri. E' l'unica associazione banale che sa fare un cervello, se ci pensate, 3 pezzi di ferro inservibili e 3 attaccanti del Milan hanno una unica astrazione concettuale in comune.

Spesso i problemi non sono dei ragazzi, ma degli insegnanti che non l'hanno capita nemmeno loro, e seguono solo le ferree regole. Oppure proprio non sanno spiegarsi con chiarezza.

Scommetto che il 50% (e forse più) delle persone magari una divisione la fa, con la calcolatrice, eh, ma non ha realmente capito che significa e non sa applicarla in maniera creativa.
 

Jino

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il problema grande è che tutte le classi sono indietro coi programmi. perche gli stranieri non gli interessa niente e non vogliono imparare.
dovrebbero fare classi distinte.

Prima o poi ci arriveranno, ma ora tutti hanno paura di essere additati come razzisti
 

sottoli

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L'educazione allo spreco ti viene a gratis se i genitori evitano di riempirli di soldi e di fargli sembrare la vita facile.

Per l'educazione ecologica, anche quella sarebbe gratis se esistessero le ronde delle forze dell'ordine che ti fanno raccattare quello che getti.

Ah già, ma "sarebbe fascistahhh, un imperdonabile sopruso contro i diritti dell'uomo", sento provenire da certe parti politiche.
Ma quello che getti è il meno, un bambino dovrebbe essere istruito sulla crisi idrica e non tenere l'acqua che scorre mentre lava i denti, o non sprecare energia, l'importanza della biodiversità e come conservarla ecc ecc
 

Stanis La Rochelle

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Detto questo, credo che la matematica sia una delle materie peggio insegnate, quando in realtà dovrebbe essere la più semplice in assoluto, dato che ogni mente può concepire i Sacri Numeri. E' l'unica associazione banale che sa fare un cervello, se ci pensate, 3 pezzi di ferro inservibili e 3 attaccanti del Milan hanno una unica astrazione concettuale in comune.

Spesso i problemi non sono dei ragazzi, ma degli insegnanti che non l'hanno capita nemmeno loro, e seguono solo le ferree regole. Oppure proprio non sanno spiegarsi con chiarezza.

Scommetto che il 50% (e forse più) delle persone magari una divisione la fa, con la calcolatrice, eh, ma non ha realmente capito che significa e non sa applicarla in maniera creativa.

La gente non sa manco calcolare una percentuale. Non so se anche da voi è così, ma negli ultimi anni quando ci sono i saldi adesso mettono i cartelli con le cifre precise di sconto perché la gente non è in grado di calcolare manco quanto è un 10% di sconto.
 

bobbylukr

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Dovrebbero limitare anche i progetti, PON e altre cavolate simili. La scuola attuale non è altro che un'azienda e il preside un CEO dove cerca di raccogliere più soldi possibili e convincere i genitori/clienti che la scuola che lui dirige è la migliore dell'universo.
Già la scuola è considerata come un luogo dove depositare i figli, poi la parte didattica è limitata da progetti e burocrazia e alla fine escono 18enni che non sanno il valore del vil denaro.
Esatto: macro e micro economia, diritto tributario e diritto del lavoro obbligatorie alle superiori per cinque anni( un paio d' ore alla settimana bastano e avanzano). Così la gente impara come funziona il mondo reale e inizia a farsi delle domande su se e come verrano pagate in futuro, su come funzionano le banche, le tasse, le pensioni, inflazione, monopoli, economie di scala, etc.(Per dire che senso ha studiare Marx se non sai queste cose?).Metterei anche una parte di storia economica con le grandi crisi mondiali e di chi le ha causate...
 

CS10

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A parte che “la scuola” è un concetto talmente ampio che vuol dire poco.
Sarebbe il caso di rivedere proprio la suddivisione dalla scuola d’infanzia alle superiori, snellendo ed eliminando ridondanze.
Il nostro rimane un sistema troppo nozionistico e troppo ripetitivo.

Concetti di pensiero logico e di lingue straniere andrebbero introdotti già dalla scuola dell’infanzia.

L’obiettivo della scuola dovrebbe essere la promozione del pensiero critico e lo sviluppo della propria individualità in base alle proprie inclinazioni almeno fino alla pre adolescenza per poi passare ad una didattica più personalizzata e specializzata nella scuola secondaria superiore.

Inoltre andrebbero potenziati e migliorati tutti gli indirizzi tecnici e professionali che dovrebbero essere la base della società e in grado di formare professionisti aggiornati, se non addirittura all’avanguardia e non profili che si affacciano al mondo del lavoro con un bagaglio arcaico e poco spendibile.
 
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Spesso i problemi non sono dei ragazzi, ma degli insegnanti che non l'hanno capita nemmeno loro, e seguono solo le ferree regole. Oppure proprio non sanno spiegarsi con chiarezza.
Assolutamente così. Alle medie professoressa brava, io amore per la matematica, scelgo lo scientifico con indirizzo sperimentale e seimila ore di matematica al giorno, becco professoressa capra nel biennio, odio profondo, al triennio professore che era di un altro pianeta da ogni punto di vista e, pur avendo ormai maturato un’avversione per la matematica e avendo preso consapevolezza che non facesse per me più di tanto, me la sono cavata senza problemi, nonostante un programma che, soprattutto al quinto anno, era bello tosto(era in ampia parte sovrapponibile al programma di analisi 1 all’Università).
 
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Da docente dico che questo è un pannicello caldo. Per far ritornare la scuola un posto serio bisognerebbe eliminare tutta la burocrazia inutile che deve produrre la scuola-azienda e con essa l'altrettanto inutile sfilza di progettini che servono ad ingrassare soltanto gli amici dei ministeriali, cacciare dalla scuola i genitori e dare ordine al TAR di bastonarli quando ricorrono contro le valutazioni dei docenti, ritornare a bocciare i ragazzi alzando l'asticella della didattica e riportare al centro della stessa la conoscenza e non le competenze-fuffa di matrice anglosassone. Un'utopia, in altre parole.
Ma anche le modalità di selezione del personale docente e il meccanismo della graduatoria. Assurdo che uno sia più aventi di un altro perché più vecchio o perché ha più figli eccetera. Una riforma sul punto dovrebbe riguardare anche gli stipendi perché non esiste che un docente che fa bene il suo lavoro(=non si limita ad andare in classe per 18 ore settimanali a leggere il manuale) prenda all’incirca come una domestica. È svilente per la professione ed allontana dall’insegnamento. A oggi per un docente che sia single è quasi impossibile, o comunque estremamente difficoltoso, vivere in buona parte dei comuni del nord Italia. Follia. “Eh ma l’insegnamento è una passione”. Peccato che con la sola passione è difficile pagare 800-900-1000 euro solo di affitto.
 
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