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Ci sono studi che parlano di primi contagi nel Novembre 2019 o prima (Lucey, Georgetown Univ.). Tante persone son morte nel mondo di covid-19 da allora ma non sono state diagnosticate come tali, perchè non si conosceva il virus e non si facevano i test. Inoltre, come mai negli anni passati con le tante morti per l'influenza i reparti di rianimazione non erano pieni? Dei medici mi hanno risposto perchè è prassi "lasciare andare" i casi difficilmente recuperabili... anzi "era la prassi" perchè mi pare chiaro che la prassi sia cambiata con il covid-19, in cui si tenta di salvare tutti, quindi si intasano i reparti di terapia intensiva. Mentre prima lasciavano i pazienti morire di asfissia, sotto morfina.
Se pensate che le ASL siano immuni dalla corruzione o da 'una certa agenda', i cui direttori siano emeriti dottori devoti al giuramento di ippocrate, sappiate invece che i capi sono dei politici.
Per esempio il direttore dell' ASL di Brescia era tal Ezio Belleri, laureato in economia e commercio. Sostituito da Marco Trivelli, laureato in economia aziendale alla Bocconi (come Monti...).
Il personale degli ospedali deve seguire le direttive, ormai nessuno si sogna di sgarrare dalla prassi, anche se servisse a salvare qualcuno, perchè incombono le denunce dei famigliari dei pazienti o dei pubblici ministeri.
Devi ragionare in termini di 'finestra temporale' : nel periodo ottobre - marzo capita di avere tot polmoniti ma qua i casi sono tutti concentrati in due settimane con decine e centinaia al giorno.
Le normali polmoniti stagionali poi sono causate da batteri e rispondono alle terapie antibiotiche, in questo caso la patologia scatena una reazione autoimmune che distrugge i polmoni e risponde praticamente a nulla (anche se qualche farmaco lo si sta provando).
Aggiungici pure la facilità del contagio con il personale sanitario perennamente a rischio e il quadro è completo e drammatico.
Non credo reggano i paragoni con quanto vissuto fino ad oggi.