Premesso che non sono un esperto in materia economica, penso anche io che ci fu speculazione, ma penso anche che la speculazione si faccia su Paesi che si reputano fragili nel medio-lungo periodo.
Per me fragili lo eravamo e lo siamo ancora e, sempre da non esperto, ho la sensazione che fino a quando non metteremo a posto almeno quei due o tre problemi principali che abbiamo, saremo sempre esposti ai ricatti di chi può aver interesse a prendersi e/o controllare nostri asset strategici. Ma qui si continua da trent’anni a parlare del nulla più assoluto, col benestare del popolo sovrano. Ogni tanto si inventa una qualche “emergenza” a caso su questioni che in realtà sono assolutamente marginali rispetto alle problematiche che maggiormente impattano sulla vita del Paese, si fanno un paio di decreti per risolvere “l’emergenza”, si modificano un paio di articoli di una legge del 1950 dicendo di avere fatto “LA riforma” e avanti così. Negli ultimi trent’anni avranno fatto cinquantamila “riforme” delle intercettazioni, della giustizia, della scuola, del fisco, del lavoro eccetera. Ognuna di queste “riforme” spacciata come la migliore degli ultimi 150 anni, ma siam sempre allo stesso punto.
Se esistesse una qualche istituzione misericordiosa che avesse come fine il bene dell’Italia, io pregherei dal mattino alla sera per un commissariamento anche per l’acquisto dei detersivi per pulire i pavimenti della più piccola scuola elementare del borgo più sperduto. Purtroppo una simile istituzione non esiste e mai esisterà e ci tocca pregare di sfangarla in qualche modo. Non una gran cosa per un Paese che avrebbe(quasi) tutto il necessario per ricoprire un ruolo cruciale in tutti i consessi internazionali ai quali partecipa.