Repubblica, nuovo spauracchio: i NO Fascicolo Sanitario Elettronico

Andris

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La fantasia dei nostri media non conosce confini e i rotocalchi della famiglia Elkann sono sempre in prima fila

dopo i No Tav, i No Tap, i No Vax, i No Green Pass, i No Velox ora è la volta dei No Fascicolo sanitario elettronico (FSE)

Repubblica riporta che al momento questi pericolosissimi italiani, che "temono Big Pharma i Big Data" e ripudiano la schedatura sanitaria, sono 90.640 in data 25 giugno come registrati contrari all'operazione.

Questo è un progetto abbastanza datato e proposto dalle Regioni, responsabili della sanità territoriale, ma ora è tornato di moda dopo diversi anni perchè inserito tra gli obiettivi del PNRR per farlo diventare nazionale.

Entro il 30 giugno i cittadini possono decidere di opporsi alla registrazione dei propri dati sanitari tra il 2012 e il 2020 nel FSE

Per farlo dovranno seguire la procedura su www.sistemats.it

Alcune regioni sono già partite come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e il 18% degli italiani lo ha già utilizzato nel 2024

L'intento sarebbe di poter consultare referti, scegliere medici, prenotare visite ed esami online, pagare i ticket sanitari.

Il Garante della privacy ha già sanzionato gli enti pubblici.
 

Marilson

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La fantasia dei nostri media non conosce confini e i rotocalchi della famiglia Elkann sono sempre in prima fila

dopo i No Tav, i No Tap, i No Vax, i No Green Pass, i No Velox ora è la volta dei No Fascicolo sanitario elettronico (FSE)

Repubblica riporta che al momento questi pericolosissimi italiani, che "temono Big Pharma i Big Data" e ripudiano la schedatura sanitaria, sono 90.640 in data 25 giugno come registrati contrari all'operazione.

Questo è un progetto abbastanza datato e proposto dalle Regioni, responsabili della sanità territoriale, ma ora è tornato di moda dopo diversi anni perchè inserito tra gli obiettivi del PNRR per farlo diventare nazionale.

Entro il 30 giugno i cittadini possono decidere di opporsi alla registrazione dei propri dati sanitari tra il 2012 e il 2020 nel FSE

Per farlo dovranno seguire la procedura su www.sistemats.it

Alcune regioni sono già partite come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e il 18% degli italiani lo ha già utilizzato nel 2024

L'intento sarebbe di poter consultare referti, scegliere medici, prenotare visite ed esami online, pagare i ticket sanitari.

Il Garante della privacy ha già sanzionato gli enti pubblici.

per inciso, questo e' letteralmente cio' di cui mi occupo per campare. E' il mio lavoro :D
 

Swaitak

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in sicilia è attivo da non so quanti anni, ma accedendovi non c'è mezzo dato sanitario :asd:
 

Marilson

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quanti facinorosi NO FSE ci sono in Regno Unito ?

Molti. Riceviamo spesso richieste di "right to be forgotten" secondo la GDPR, ma io sono assolutamente favorevole alla piu' completa liberta' da parte del cittadino. Se vuoi fare "opt out" ne devi essere assolutamente capace. Quando riceviamo queste richieste tutti i dati del paziente vengono completamente rimossi. In ogni caso, tenete presente questo e' un ramo di industria estremamente regolamentato, siamo appena sotto il military e aerospace come livello di sicurezza. Il vero problema a mio avvisto e' la privatizzazione del sistema sanitario, Italia e UK sono molto simili. Se un domani l'intero sistema viene privatizzato, allora il privato puo' tranquillamente decidere di vendere i dati a google, amazon o chichessia.. non e' tanto big pharma ma l'enorme bacino di dati che puo', in teoria, essere sfruttato commercialmente. Fintanto il sistema sanitario e' pubblico, esisteranno paletti per impedire che cio' avvenga. Ma se in futuro la privatizzazione sara' completa, allora li si che si ridera'.
 

Andris

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Molti. Riceviamo spesso richieste di "right to be forgotten" secondo la GDPR, ma io sono assolutamente favorevole alla piu' completa liberta' da parte del cittadino. Se vuoi fare "opt out" ne devi essere assolutamente capace. Quando riceviamo queste richieste tutti i dati del paziente vengono completamente rimossi. In ogni caso, tenete presente questo e' un ramo di industria estremamente regolamentato, siamo appena sotto il military e aerospace come livello di sicurezza. Il vero problema a mio avvisto e' la privatizzazione del sistema sanitario, Italia e UK sono molto simili. Se un domani l'intero sistema viene privatizzato, allora il privato puo' tranquillamente decidere di vendere i dati a google, amazon o chichessia.. non e' tanto big pharma ma l'enorme bacino di dati che puo', in teoria, essere sfruttato commercialmente. Fintanto il sistema sanitario e' pubblico, esisteranno paletti per impedire che cio' avvenga. Ma se in futuro la privatizzazione sara' completa, allora li si che si ridera'.
riguardo il rischio di vendita commerciale dei dati, ci sono stati casi di furti di materiale sensibile anche nella sanità tramite hacker che poi li vendono al mercato nero alle aziende interessate
 

Mika

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La fantasia dei nostri media non conosce confini e i rotocalchi della famiglia Elkann sono sempre in prima fila

dopo i No Tav, i No Tap, i No Vax, i No Green Pass, i No Velox ora è la volta dei No Fascicolo sanitario elettronico (FSE)

Repubblica riporta che al momento questi pericolosissimi italiani, che "temono Big Pharma i Big Data" e ripudiano la schedatura sanitaria, sono 90.640 in data 25 giugno come registrati contrari all'operazione.

Questo è un progetto abbastanza datato e proposto dalle Regioni, responsabili della sanità territoriale, ma ora è tornato di moda dopo diversi anni perchè inserito tra gli obiettivi del PNRR per farlo diventare nazionale.

Entro il 30 giugno i cittadini possono decidere di opporsi alla registrazione dei propri dati sanitari tra il 2012 e il 2020 nel FSE

Per farlo dovranno seguire la procedura su www.sistemats.it

Alcune regioni sono già partite come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e il 18% degli italiani lo ha già utilizzato nel 2024

L'intento sarebbe di poter consultare referti, scegliere medici, prenotare visite ed esami online, pagare i ticket sanitari.

Il Garante della privacy ha già sanzionato gli enti pubblici.
Io mi trovo molto bene con la banca dati sanitari nella mia tessera sanitaria elettronica, e in più non devo più portarmi dietro le valigie piene di cartelle cliniche di anni di visite di mio padre. Hanno tutto loro e sanno tutto appena aprono la cartella di mio padre sul PC.
 
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Marilson

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riguardo il rischio di vendita commerciale dei dati, ci sono stati casi di furti di materiale sensibile anche nella sanità tramite hacker che poi li vendono al mercato nero alle aziende interessate

certamente, l'ultimo 2 settimane fa in un importantissimo ospedale qui a Londra. Un'azienda che fornisce servizi di patologia (esami di laboratorio) al sistema sanitario nazionale. Un furto di 300 milioni di singole prestazioni, milioni di pazienti coinvolti. Il gruppo hacker russo avrebbe chiesto 50 milioni di riscatto, richiesta declinata, e i dati sono finiti su telegram. Quandi si parla di sicurezza dati, ricordatevi sempre che nulla e' veramente al sicuro, pensate a wikileaks e ai dati soffiati alla CIA.. se non riescono loro a proteggere i loro dati, figuriamoci cosa puo' fare un ospedale. Sara' un problema sempre crescente questo purtroppo.. la cybersecurity (io non sono coinvolto) e' una delle industrie piu' in crescita attualmente
 

Marilson

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Io mi trovo molto bene con la banca dati sanitari nella mia tessera sanitaria elettronica, non devo più portarmi dietro le valigie piene di cartelle cliniche di anni di visite di mio padre. Hanno tutto loro e sanno tutto appena aprono la cartella di mio padre sul PC.

perfetto, fa piacere leggere questi feedback. Il vantaggio per il cittadino e' esattamente quello che descrivi tu.
 
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perfetto, fa piacere leggere questi feedback. Il vantaggio per il cittadino e' esattamente quello che descrivi tu.
È utilissimo sia per il cittadino che per gli operatori sanitari: ai primi semplifica la vita, ai secondi rende più rapido il lavoro perché consente di avere rapidamente il quadro clinico del paziente(anche per quanto riguarda patologie di pertinenza di una specializzazione differente), cosa fondamentale anche solo per stabilire quale farmaco possa assumere e quale sia meglio evitare.
Poi, come hai scritto anche tu, è giusto che uno possa scegliere, ma sono abbastanza sicuro del fatto che quelli contrari siano gli stessi che non vogliono il pos, “sono morti annegati e dicono che è covid!!1!1!” e via dicendo.
 
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