Renzi:"Aprire e sbloccare tutto"

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un mese dopo l'ultimo caso ?
vedresti lo stesso scenario di Pripyat,però versione nazione !
E' l'unica strada per uscirne.
Al primo focolaio si dovrebbe chiudere tutto di nuovo per almeno un mese. Avremmo dei continui stop and go che dubito possano causare meno danni perché le attività non si mettono in funzione premendo un pulsante e tutto va a regime.
Le mezze misure, fino a ora, hanno causato molti più danni. Per esempio, i ristoranti hanno subito ingentissimi danni per la riduzione dei clienti anche prima della chiusura e, di riflesso, questi danni li hanno subiti anche tutti gli anelli della filiera della ristorazione. Stesso discorso vale per molti settori cruciali dell'economia italiana.
Se qualcuno vorrà agire in contrasto con l'unico percorso sicuro, se ne dovrà assumere le responsabilità. Sullo scoppio della pandemia si possono concedere le attenuanti legate al fatto che si sia trattato di un evento unico nella storia dell'Umanità per le sue dimensioni economiche, politiche, sociali ecc e al fatto che comunque fosse un evento ineluttabile(si poteva ritardare, ma non impedire), per un "nuovo scoppio" non ci sarebbero giustificazioni.
 
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Se si voglio fare le cose fatte bene la strada è una e una sola: mantenere le misure attuali fino al 28esimo giorno successivo all'ultimo caso.
Qualunque soluzione differente sarà un azzardo enorme di cui i responsabili dovranno essere chiamati a rispondere in ogni sede in caso di nuovo scoppio della pandemia.

Amico mi dispiace ma non sono d'accordo. Le aziende hanno le ore contate, dispiace davvero tanto per chi già ha dovuto chiudere i battenti, dispiace per bar e ristoranti che saranno quelli a pagare più di tutti (non potranno che essere gli ultimi ad aprire), ma l'industria deve ripartire altrimenti si rischia davvero il default industriale. Me l'ha detto anche mio padre: se riapriamo a fine aprile/inizio maggio poi ci toccherà al massimo tirare a campare un paio di anni...se si va oltre si chiude...e l'azienda di mio padre è sempre stata sana, mai debiti con le banche per fare i lavori
 
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se la metti su questo piano però anche gli esperti e gli scienziati non ne hanno beccata una prima di previsione,diversi neanche durante.

certe scelte sono politiche,è giusto che si prendano la responsabilità.
è facile scaricare sui tecnici,ma servono entrambi.

Ci deve essere una linea guida dettata da scienziati.
Sempre meglio andar dietro uno scienziato che a zingaretti.

Io francamente la mia vita e il mio futuro non li metterei nelle mani dello Zingaretti o Sala di turno, non so te.
 
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Se si voglio fare le cose fatte bene la strada è una e una sola: mantenere le misure attuali fino al 28esimo giorno successivo all'ultimo caso.
Qualunque soluzione differente sarà un azzardo enorme di cui i responsabili dovranno essere chiamati a rispondere in ogni sede in caso di nuovo scoppio della pandemia.

Sarebbe la soluzione più logica e 'scientifica', concordo.
Il dramma è che le tempistiche italiane non si allineano a quelle europee e mondiali.
 
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Amico mi dispiace ma non sono d'accordo. Le aziende hanno le ore contate, dispiace davvero tanto per chi già ha dovuto chiudere i battenti, dispiace per bar e ristoranti che saranno quelli a pagare più di tutti (non potranno che essere gli ultimi ad aprire), ma l'industria deve ripartire altrimenti si rischia davvero il default industriale. Me l'ha detto anche mio padre: se riapriamo a fine aprile/inizio maggio poi ci toccherà al massimo tirare a campare un paio di anni...se si va oltre si chiude...e l'azienda di mio padre è sempre stata sana, mai debiti con le banche per fare i lavori
E' una posizione che comprendo alla perfezione e ho un infinito rispetto per tutti i piccoli-medi imprenditori e per i loro dipendenti che stanno attraversando un periodo devastante sotto tutti i profili.
Però, mi chiedo, se si riapre e nell'azienda con 8 dipendenti si ammalano 4 persone, cosa succede? A me sembra un rischio enorme. Rischio che aumenta quanto più si anticipa la riapertura rispetto al periodo ideale.
 
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E' una posizione che comprendo alla perfezione e ho un infinito rispetto per tutti i piccoli-medi imprenditori e per i loro dipendenti che stanno attraversando un periodo devastante sotto tutti i profili.
Però, mi chiedo, se si riapre e nell'azienda con 8 dipendenti si ammalano 4 persone, cosa succede? A me sembra un rischio enorme. Rischio che aumenta quanto più si anticipa la riapertura rispetto al periodo ideale.

Capisco il tuo discorso e capisco pure che il mio ragionamento sia dettato da preoccupazioni per mio padre, ma si potrebbero adottare misure di sicurezza ulteriori come accessi agli spogliatoi scaglionati o impediti del tutto, uffici chiusi, turni di lavoro per ridurre l'affluenza. Da mio padre ad esempio in officina sono in 12 in un capannone di 5.000 mq e ognuno ha la sua postazione...si potrebbero evitare i contatti...ma questo è solo un esempio, capisco che ci siano casi molto più complicati.

Qualcosa deve ripartire altrimenti sarà un disastro totale
 

Jino

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E' evidente che non si possa restare rinchiusi in casa un altro mese. Ma dopo Pasqua è troppo presto.

Invece per me si, quelli che non lavorano se ne devono proprio stare in casa ancora un mese. Però è altrettanto fondamentale che chi va a lavorare sia in sicurezza, per se e gli altri, e questo solamente un tampone lo può determinare...per me è giusto che ogni lavoratore venga somministrato al tampone, con esito negativo torna a lavoro, altrimenti quarantena.
 
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Invece per me si, quelli che non lavorano se ne devono proprio stare in casa ancora un mese. Però è altrettanto fondamentale che chi va a lavorare sia in sicurezza, per se e gli altri, e questo solamente un tampone lo può determinare...per me è giusto che ogni lavoratore venga somministrato al tampone, con esito negativo torna a lavoro, altrimenti quarantena.

Questa può essere una soluzione per le industrie...le misure più adatte sarebbero quelle di tenere tutto chiuso oltre un mese dall'ultimo contagio, ma secondo me non è possibile...
 

danjr

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Amico mi dispiace ma non sono d'accordo. Le aziende hanno le ore contate, dispiace davvero tanto per chi già ha dovuto chiudere i battenti, dispiace per bar e ristoranti che saranno quelli a pagare più di tutti (non potranno che essere gli ultimi ad aprire), ma l'industria deve ripartire altrimenti si rischia davvero il default industriale. Me l'ha detto anche mio padre: se riapriamo a fine aprile/inizio maggio poi ci toccherà al massimo tirare a campare un paio di anni...se si va oltre si chiude...e l'azienda di mio padre è sempre stata sana, mai debiti con le banche per fare i lavori
Poi dopo non ci si lamenti se si muore per Un appendicite o per una tonsillite quando il sistema sanitario sarà 10 volte più intasato di ora e i medici, anche giustamente, si rifiuteranno di lavorare 24 su 24. Lo sguardo miope di chi pensa che un default sia più grave di una crisi sanitaria mi spaventa
 

danjr

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Invece per me si, quelli che non lavorano se ne devono proprio stare in casa ancora un mese. Però è altrettanto fondamentale che chi va a lavorare sia in sicurezza, per se e gli altri, e questo solamente un tampone lo può determinare...per me è giusto che ogni lavoratore venga somministrato al tampone, con esito negativo torna a lavoro, altrimenti quarantena.

Ci sarebbe da trovare un metodo rapido per la ricerca degli anticorpi e capire chi l'ha già fatta senza accorgersene. Il problema è che, comtrariamente a quello che dice renzi, un metodo rapido non esiste
 
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