Sono nipote di partigiani, quelli veri che giovanissimi andarono come dei matti a combattere sugli Appennini per la libertà. Nessuno di loro ha mai votato il partito comunista, ma resiste il falso mito che siano stati solo uomini con certe idee politiche a salvare l'Italia. In verità senza l'intervento americano, e più in generale degli alleati, avremmo vissuto una guerra civile ben più fratricida (ad esempio dalle mie parti fu una compagine brasiliana a fare "pulizia", altro che eroici partigiani che erano totalmente impreparati, seppur volitivi).
E' paradossale parlare ancora di fascismo 100 anni dopo, visto che solo 4 macchiette inseguono ancora il falso mito del Duce.
Intorno al 1920 in Italia implodeva il partito socialista e la classe imprenditoriale, vista la deriva bolscevica della sinistra in un clima generale di sconforto e difficoltà economica, iniziava ad appoggiare in blocco il partito fascista appoggiato già dalla classe media sempre più impoverita.
Il problema non è quindi il fascismo, ma la rabbia della gente che perde tutto; sono passati 100 anni e un decerebrato come Zingaretti non ha ancora capito che la frustrazione della classe media, che è linfa vitale in qualsiasi democrazia, porta a derive pericolose.