tifoso evorutto
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No ma scusa, respirone profondo.
Io mica sto a dire che il sistema funziona o che non c'è stata speculazione finanziaria.
Io dico che le crisi hanno avuto molteplici facce e, si, la responsabilità è di tutti.
La crisi dei subprime è un esempio di speculazione da parte del privato cittadino. Cioè, per quanto mi sforzi, non è che posso metterla giù diversamentese chiedo prestiti a nastro ad una banca puntando sul fatto che tanto i prezzi delle case si alzeranno e comunque glieli darò in trent'anni perché forse un domani troverò un lavoro migliore, non sto speculando su soldi che mi danno ora?
Cioè non ho proprio capito cosa volevi che rispondessi, che i mali del mondo derivano dalla speculazione? Ci sta anche, come possibile punto di partenza (ci sta anche, mi ripeto), ma non è che la facciano "solo le banche". Il "prestito" è il problema. il "debito" è il problema. Se uno usa le sue risorse, le rischia, le perde, finisce sotto ad un ponte, è lui l'artefice del suo destino. Se invece prende le risorse degli altri, la macchia d'olio si allarga.
Solo che il debito lo contrae chiunque:
- Il dipendente che chiede il mutuo per allargare la casetta di periferia, e poi magari perde il lavoro.
- L'imprenditore che apre un'impresa.
- Lo stato che vuole fare un oleodotto.
Chiunque fa parte di questo sistema, non è che io voglio coprire qualcuno o qualcosa, anche perché non è conosco i nomi e i cognomi degli operatori finanziari delle banche d'affari che hanno speculato coi soldi degli altri(per trovare un esempio che magari ti piace di più)
E' una generalizzazione enorme vedere il sistema bancario come qualcosa di malvagio, ma semplicemente perché non è così. Non voglio mica fare l'avvocato del diavolo, solo che è così, davvero, non so come mettertela giù in maniera diversa da come abbia fatto fino ad ora.
Ho come l'impressione che tu voglia farne una questione sociale, di classe, o qualcosa del genere.
Perché mi parli di "privato investitore" e non cittadino? Uno che chiede 500k alla banca per prendersi la casa in montagna e poi non glieli ridà è un privato investitore?
Non so. Mi sembra tanto una lotta ai colletti bianchi![]()
Cerco di mettertela in maniera più costruttiva e ampia,
prima di tutto non è una questione di classe ma sicuramente si, è una questione sociale, intesa come civiltà.
La società è un istituzione, che non scegliamo, ci viene imposta sin dalla nascita, e ha delle regole implicite.
Il cittadino compie i suoi doveri, accettandone le regole, e la "società" in cambio gli assicura alcuni "privilegi" essenziali.
I privilegi essenziali sono i soliti, per me scontati:
Il diritto alla sicurezza, il diritto/dovere al lavoro, il diritto alla sanità, all'istruzione, libertà nelle scelte individuali e a tutti i beni di prima necessità:
casa, vestiti, cibo.
La società per fare questo si munisce delle adatte istituzioni: governo, sistema sanitario, sistema previdenziale, sistema bancario ecc. ecc.
A mio parere il resto è tutta fuffa,
per citare una frase fatta,
i problemi non esistono, esistono le soluzioni.
Oggi si sorvola troppo sulle soluzioni soffermandosi sui problemi,
praticamente sempre dovuti a comportamenti umani errati (di istituzioni o di singoli cittadini)
e mai a situazioni irrisolvibili.
oggi più che mai grazie alla scienza e alla tecnologia.
L'umanità è imperfetta, ma non è una motivazione valida per non pretendere la perfezione
lo sforzo per raggiungerla si chiama civilizzazione e progresso.
Se vogliamo aggiungere anche un discorso di classe, io te l'ho già detto sono favorevole a un sistema meritocratico che dia privilegi "sociali" a persone più capaci o anche, perchè no, più fortunate.
contesto però la "forbice"
va ristretta, per una questione di "civiltà" non può andare dal "padre di famiglia disoccupato sbattuto per strada" al Berlusconi di turno.