Redbird Milan: closing 2-3 mesi, patrimonio, stadio, Hulk, Elliott in minoranza.

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alexpozzi90

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2 o 3 mesi..il tempo giusto per non poter fare mercato causa cambio di proprietà :troll:
Non penso, il mercato si è fatto persino nel 2018 con 3 settimane di tempo (male, ma lo si è fatto), comunque non capisco sempre questo estremizzare negativo (in generale), alla fine Elliott ci ha presi sull'orlo del fallimento e ora siamo qui, tra l'altro l'italiana con più prospettiva sul futuro comunque vada domani e non ha mai né venduto nessuno per lucrare sul player trading, né ha caricato di debiti la squadra per lucrare su interessi e giri di soldi (come fanno molti in giro per l'Europa), ci ha letteralmente ripuliti la società dopo un decennio di schifo (anche prima dello sbaraccamento totale del 2012, il Milan era in downsizing perlomeno dal 2007-2008).
 
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Repubblica: Da ieri, invece, Investcorp si è fatta ufficialmente da parte ritirando l’offerta da 1,1 miliardi e dando
il via libera a Red Bird che la settimana prossima annuncerà il suo sbarco nel calcio italiano. Non è stata solo una
questione di soldi: Elliott voleva rimanere con una quota, in modo da monetizzare successivamente scommettendo sulla crescita dei ricavi, il nuovo San Siro e il ritorno stabile tra le prime d’Europa. Oltre al fatto che gli arabi non volevano dividere la società con Elliott. Secondo fonti finanziarie, raccolte sia a Milano che a New York, l’accordo è stato favorito dai rapporti tra la famiglia Singer, che gestisce da otre 30 anni il fondo Elliott, e Cardinale.

Rimane da capire ora quali saranno le ambizioni del fondo americano, anche se di fondo proseguiranno nella linea
tracciata da Elliott: giocatori giovani di qualità, autosufficienza finanziaria, contenimento dei costi a par
tire dal monte salari.
 

Masanijey

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La GDS in edicola e tutti gli altri quotidiani in edicola confermano le numerose news precedenti e aggiungono: Redbird ad un passo dall'acquisto del Milan per 1,3 mld cifra che può essere destinata a salire. Il fondo di Cardinale supera Investcorp. Elliott potrebbe restare con una piccola quota I Singer domani potrebbero essere a Reggio. L’affare potrebbe essere chiuso a campionato finito L’importanza della questione stadio. Più importanti sarebbero progetti come il nuovo stadio del quale si tornerà a parlare nei prossimi giorni, a stagione conclusa: intanto il Comune ha affidato il dibattito pubblico a Avventura Urbana srl e Andrea Pillon, e il dibattito sarà uno snodo fondamentale in un cammino lunghissimo. Poi ci sono altri fattori di guadagno nel tempo che p o t re b b e ro essere valutati per ritoccare ancora l’offerta. E il fondo Elliott potrebbe restare sì, non con un finanziamento ma soltanto con un piccol investimento, a dimostrazione della volontà di mantenere un minimo di continuità.

RedBird possiede club o quote in Europa e Usa: gestisce un patrimonio di 6 miliardi. Creato nel 2014, il fondo punta a creare valore con stadi e trasmissione audiovisiva. RedBird ha acquisito nel 2020 il Tolosa, condotto in Ligue 1 , e nel 2021 (oltre a comprare una
piccola quota del Malaga) è entrato nel Fenway Sports Group, la conglomerata sportiva che controlla il Liverpool e i Boston Red Sox, sborsando 750 milioni di dollari per il 10%. La presa della maggioranza del Milan sarebbe l’ultimo step di un processo evolutivo rapido quanto dirompente.

Cardinale nell’ingresso della sede del fondo a New York ha fatto installare una statua dell’Incredibile Hulk: «I miei collaboratori sono giovani e ho messo lì Hulk per ricordare loro di essere un po’ incazzati, affamati e arrabbiati, mentre bevono i loro cappuccini
da 10 dollari".

CorSera: Quali i tempi per il Milan a Redbird? Abbastanza rapidi, per quanto riguarda il signing, ovvero il momento delle firme in cuisi fissa il valore dell’operazione, che potrebbe arrivare in 15-20 giorni. Sarà più lungo invece il closing, il passaggiovero e proprio di proprietà, che potrebbe richiedere 2-3 mesi. Non si devono preoccupare quelli che temevano un management (leggi Maldini e Massara che hanno urgenze dettate dal mercato) appeso e col contratto non rinnovato: ci penserà Elliott, a maggior ragione se, come sembra, resterà con una quota di minoranza.

Gerry Cardinale, 53 anni, nato nella periferia ricca di Philadelphia, studi a Harvard e Oxford (dove ha partecipato anche alla mitica sfida di canottaggio contro Cambridge), vent’anni di esperienza in Goldman Sachs, dove ha gestito asset per centomiliardi di dollari, prima di fondare nel 2014 RedBird: in tre anni il valore del patrimonio gestito è passato da 1,5 a 6 miliardi e si appresta a salire velocemente a 11. Cardinale negli ultimi due anni ha esaminato ottanta club in tutta Europa. Tra queste pare ci fosse anche la Roma. Non è l’unica cosa che lo lega ai
Friedkin: ha investito 300 milioni nella società che ha prodotto il film vincitore di quattro Oscar, «Parasite», distri-
buito dai proprietari della Roma. Con questo acquirente la sintonia, diciamo anche culturale, di Elliott è totale. Un esempio: uno dei contributi di RedBird nel Liverpool è l’analisi dei dati, con una tecnologia all’avanguardia per
analizzare le prestazioni dei giocatori e trovare nuovi talenti. Ma soprattutto piace la filosofia generale: la convinzione condivisa che il futuro di un club di calcio sia nella trasformazione in media company con un ruolo nel mercato dell’intrattenimento Ed è anche per questa sintonia che, come detto, Elliott starebbe valutando di restare con una piccola quota per investimento e per garantire la continuità gestionale. Il passaggio sarà soft.



News precedenti


Amche Bloomberg conferma: Milan a Redbird per 1,3 mld. Su chiude la prossima settimana


Come riportato da Il Sole 24 Ore, ci siamo per la cessione del Milan a Redbird per 1,3 mld che potrebbero salire fino a 1,8 mld. Elliott dovrebbe restare con delle quote. RedBird dovrebbe mettere sul piatto 600 milioni di equity con Elliott che potrebbe partecipare con un cospicuo finanziamento ripagabile in 5 anni. Si può chiudere già nelle prossime ore.

Anche Festa; Investcorp abbandona il tavolo. A frenare tutto le clausole di earn out

Investcorp, secondo Reuters, avrebbe sospeso la trattativa perché “non poteva essere d'accordo con loro sulla risoluzione di una certa questione".

Carlo Festa: Anche Paul Singer in Tribuna per Sassuolo-Milan. Redbird vicino alla firma. Elliott dovrebbe restare in minoranza

SportMediaset: Elliott vuole partecipare ai ricavi del nuovo impianto. Con questa evoluzione si rispalanca il progetto di un nuovo San Siro effettuato assieme all'Inter. Possibile anche un finanziatore italiano. Lo stadio in solitaria era prerogativa di Investcorp, che basava il suo portafoglio su asset immobiliari.

Confermato anche Gazidis. Non ci si deve attendere dunque un mercato faraonico ma tutto soppesato con le esigenze di competitività e pareggio di bilancio.

Repubblica: Oltre a Gazidis con Redbird resta anche Scaroni.

Anche Giudice del CorSport conferma che la partership tra Elliott e Redbird può andare oltre la cessione del Milan

Premesso anche anche il mio sentimento che prevale è quello della preoccupazione, ci sono diverse valutazioni che ho fatto dopo essermi informato un po' su questo fondo:
- è nato solo 8 anni fa e negli ultimi anni ha triplicato il suo portafoglio. Investimenti importanti come quello nel Tolosa e nella società che controlla il Liverpool fanno comunque pensare ad una crescita importante di Redbird stessa prima ancora che del Milan. Avere proprietari giovani e ambiziosi può essere un punto di forza:
- il fatto che il target principale del fondo sia quello sportivo non è trascurabile, un conto è speculare sulla moneta, un altro è investire nello sport. Quantomeno conoscono certe dinamiche;
- un investimento così grande, da parte di un fondo così giovane non può essere visto come una presa non ambiziosa. È chiaro che per Redbird saremmo la punta di diamante e riflettendoci preferisco essere il gioiello di un "piccolo" fondo che uno dei tanti investimenti di un fondo più grande;
- l'assetto societario rimarrebbe pressoché invariato e quindi le decisioni sportive in fin dei conti passerebbero sempre da Maldini e Massara;
- siamo stati cercati e voluti. Partendo sempre dal presupposto che siamo un investimento e lo saremmo stati in ogni caso, chiunque ci fosse stato al posto di Redbird, nessuno investe 1,3 mld per qualcosa che non intende far crescere. E la crescita in questo caso deve passare da risultati sportivi più grandi degli attuali.

Ancora una volta comunque arriva una lezione dalla vita: dopo aver passato anni a ripudiare Elliott, perfino alla vigilia del match più importante degli ultimi 15 anni, mi tocca ammettere che il vecchio detto è sempre attuale.
Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova..
 

Tifo'o

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RedBird possiede club o quote in Europa e Usa: gestisce un patrimonio di 6 miliardi. Creato nel 2014, il fondo punta a creare valore con stadi e trasmissione audiovisiva. RedBird ha acquisito nel 2020 il Tolosa, condotto in Ligue 1 , e nel 2021 (oltre a comprare una
piccola quota del Malaga) è entrato nel Fenway Sports Group, la conglomerata sportiva che controlla il Liverpool e i Boston Red Sox, sborsando 750 milioni di dollari per il 10%. La presa della maggioranza del Milan sarebbe l’ultimo step di un processo evolutivo rapido quanto dirompente.

Cardinale nell’ingresso della sede del fondo a New York ha fatto installare una statua dell’Incredibile Hulk: «I miei collaboratori sono giovani e ho messo lì Hulk per ricordare loro di essere un po’ incazzati, affamati e arrabbiati, mentre bevono i loro cappuccini
da 10 dollari".

CorSera: Quali i tempi per il Milan a Redbird? Abbastanza rapidi, per quanto riguarda il signing, ovvero il momento delle firme in cuisi fissa il valore dell’operazione, che potrebbe arrivare in 15-20 giorni. Sarà più lungo invece il closing, il passaggiovero e proprio di proprietà, che potrebbe richiedere 2-3 mesi. Non si devono preoccupare quelli che temevano un management (leggi Maldini e Massara che hanno urgenze dettate dal mercato) appeso e col contratto non rinnovato: ci penserà Elliott, a maggior ragione se, come sembra, resterà con una quota di minoranza.

Gerry Cardinale, 53 anni, nato nella periferia ricca di Philadelphia, studi a Harvard e Oxford (dove ha partecipato anche alla mitica sfida di canottaggio contro Cambridge), vent’anni di esperienza in Goldman Sachs, dove ha gestito asset per centomiliardi di dollari, prima di fondare nel 2014 RedBird: in tre anni il valore del patrimonio gestito è passato da 1,5 a 6 miliardi e si appresta a salire velocemente a 11. Cardinale negli ultimi due anni ha esaminato ottanta club in tutta Europa. Tra queste pare ci fosse anche la Roma. Non è l’unica cosa che lo lega ai
Friedkin: ha investito 300 milioni nella società che ha prodotto il film vincitore di quattro Oscar, «Parasite», distri-
buito dai proprietari della Roma. Con questo acquirente la sintonia, diciamo anche culturale, di Elliott è totale. Un esempio: uno dei contributi di RedBird nel Liverpool è l’analisi dei dati, con una tecnologia all’avanguardia per
analizzare le prestazioni dei giocatori e trovare nuovi talenti. Ma soprattutto piace la filosofia generale: la convinzione condivisa che il futuro di un club di calcio sia nella trasformazione in media company con un ruolo nel mercato dell’intrattenimento Ed è anche per questa sintonia che, come detto, Elliott starebbe valutando di restare con una piccola quota per investimento e per garantire la continuità gestionale. Il passaggio sarà soft.



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Amche Bloomberg conferma: Milan a Redbird per 1,3 mld. Su chiude la prossima settimana


Come riportato da Il Sole 24 Ore, ci siamo per la cessione del Milan a Redbird per 1,3 mld che potrebbero salire fino a 1,8 mld. Elliott dovrebbe restare con delle quote. RedBird dovrebbe mettere sul piatto 600 milioni di equity con Elliott che potrebbe partecipare con un cospicuo finanziamento ripagabile in 5 anni. Si può chiudere già nelle prossime ore.

Anche Festa; Investcorp abbandona il tavolo. A frenare tutto le clausole di earn out

Investcorp, secondo Reuters, avrebbe sospeso la trattativa perché “non poteva essere d'accordo con loro sulla risoluzione di una certa questione".

Carlo Festa: Anche Paul Singer in Tribuna per Sassuolo-Milan. Redbird vicino alla firma. Elliott dovrebbe restare in minoranza

SportMediaset: Elliott vuole partecipare ai ricavi del nuovo impianto. Con questa evoluzione si rispalanca il progetto di un nuovo San Siro effettuato assieme all'Inter. Possibile anche un finanziatore italiano. Lo stadio in solitaria era prerogativa di Investcorp, che basava il suo portafoglio su asset immobiliari.

Confermato anche Gazidis. Non ci si deve attendere dunque un mercato faraonico ma tutto soppesato con le esigenze di competitività e pareggio di bilancio.

Repubblica: Oltre a Gazidis con Redbird resta anche Scaroni.

Anche Giudice del CorSport conferma che la partership tra Elliott e Redbird può andare oltre la cessione del Milan
E niente.. una nuova estate di mercati condivisi poi potranno tirare fuori la scusa del non mercato.

Che poi io vorrei sapere una cosa. Questi gesticono poco più di 5 mln, gestiscono eh non è nemmeno detto che sono soldi loro. E questi mettono 1,3 mld di euro in contanti? Non per un Hotel o un parco di turbine aeloiche o per un progetto di edilizia.. no per il Calcio. Chissà che tramaci ovviamente sempre di noi in mezzo
 
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RedBird possiede club o quote in Europa e Usa: gestisce un patrimonio di 6 miliardi. Creato nel 2014, il fondo punta a creare valore con stadi e trasmissione audiovisiva. RedBird ha acquisito nel 2020 il Tolosa, condotto in Ligue 1 , e nel 2021 (oltre a comprare una
piccola quota del Malaga) è entrato nel Fenway Sports Group, la conglomerata sportiva che controlla il Liverpool e i Boston Red Sox, sborsando 750 milioni di dollari per il 10%. La presa della maggioranza del Milan sarebbe l’ultimo step di un processo evolutivo rapido quanto dirompente.

Cardinale nell’ingresso della sede del fondo a New York ha fatto installare una statua dell’Incredibile Hulk: «I miei collaboratori sono giovani e ho messo lì Hulk per ricordare loro di essere un po’ incazzati, affamati e arrabbiati, mentre bevono i loro cappuccini
da 10 dollari".

CorSera: Quali i tempi per il Milan a Redbird? Abbastanza rapidi, per quanto riguarda il signing, ovvero il momento delle firme in cuisi fissa il valore dell’operazione, che potrebbe arrivare in 15-20 giorni. Sarà più lungo invece il closing, il passaggiovero e proprio di proprietà, che potrebbe richiedere 2-3 mesi. Non si devono preoccupare quelli che temevano un management (leggi Maldini e Massara che hanno urgenze dettate dal mercato) appeso e col contratto non rinnovato: ci penserà Elliott, a maggior ragione se, come sembra, resterà con una quota di minoranza.

Gerry Cardinale, 53 anni, nato nella periferia ricca di Philadelphia, studi a Harvard e Oxford (dove ha partecipato anche alla mitica sfida di canottaggio contro Cambridge), vent’anni di esperienza in Goldman Sachs, dove ha gestito asset per centomiliardi di dollari, prima di fondare nel 2014 RedBird: in tre anni il valore del patrimonio gestito è passato da 1,5 a 6 miliardi e si appresta a salire velocemente a 11. Cardinale negli ultimi due anni ha esaminato ottanta club in tutta Europa. Tra queste pare ci fosse anche la Roma. Non è l’unica cosa che lo lega ai
Friedkin: ha investito 300 milioni nella società che ha prodotto il film vincitore di quattro Oscar, «Parasite», distri-
buito dai proprietari della Roma. Con questo acquirente la sintonia, diciamo anche culturale, di Elliott è totale. Un esempio: uno dei contributi di RedBird nel Liverpool è l’analisi dei dati, con una tecnologia all’avanguardia per
analizzare le prestazioni dei giocatori e trovare nuovi talenti. Ma soprattutto piace la filosofia generale: la convinzione condivisa che il futuro di un club di calcio sia nella trasformazione in media company con un ruolo nel mercato dell’intrattenimento Ed è anche per questa sintonia che, come detto, Elliott starebbe valutando di restare con una piccola quota per investimento e per garantire la continuità gestionale. Il passaggio sarà soft.


Repubblica: Da ieri, invece, Investcorp si è fatta ufficialmente da parte ritirando l’offerta da 1,1 miliardi e dando
il via libera a Red Bird che la settimana prossima annuncerà il suo sbarco nel calcio italiano. Non è stata solo una
questione di soldi: Elliott voleva rimanere con una quota, in modo da monetizzare successivamente scommettendo sulla crescita dei ricavi, il nuovo San Siro e il ritorno stabile tra le prime d’Europa. Oltre al fatto che gli arabi non volevano dividere la società con Elliott. Secondo fonti finanziarie, raccolte sia a Milano che a New York, l’accordo è stato favorito dai rapporti tra la famiglia Singer, che gestisce da otre 30 anni il fondo Elliott, e Cardinale.

Rimane da capire ora quali saranno le ambizioni del fondo americano, anche se di fondo proseguiranno nella linea
tracciata da Elliott: giocatori giovani di qualità, autosufficienza finanziaria, contenimento dei costi a partire dal monte salari.



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Come riportato da Il Sole 24 Ore, ci siamo per la cessione del Milan a Redbird per 1,3 mld che potrebbero salire fino a 1,8 mld. Elliott dovrebbe restare con delle quote. RedBird dovrebbe mettere sul piatto 600 milioni di equity con Elliott che potrebbe partecipare con un cospicuo finanziamento ripagabile in 5 anni. Si può chiudere già nelle prossime ore.

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Carlo Festa: Anche Paul Singer in Tribuna per Sassuolo-Milan. Redbird vicino alla firma. Elliott dovrebbe restare in minoranza

SportMediaset: Elliott vuole partecipare ai ricavi del nuovo impianto. Con questa evoluzione si rispalanca il progetto di un nuovo San Siro effettuato assieme all'Inter. Possibile anche un finanziatore italiano. Lo stadio in solitaria era prerogativa di Investcorp, che basava il suo portafoglio su asset immobiliari.

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La media company per elaborare i content da diffondere ai customer che devono sganciare i money e tutto il corollario di uozzamerica progressista inclusivo e antirazzista. Condito dalla statua di Hulk: a Milanello chi mettiamo, Capitan America?
 

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il via libera a Red Bird che la settimana prossima annuncerà il suo sbarco nel calcio italiano. Non è stata solo una
questione di soldi: Elliott voleva rimanere con una quota, in modo da monetizzare successivamente scommettendo sulla crescita dei ricavi, il nuovo San Siro e il ritorno stabile tra le prime d’Europa. Oltre al fatto che gli arabi non volevano dividere la società con Elliott. Secondo fonti finanziarie, raccolte sia a Milano che a New York, l’accordo è stato favorito dai rapporti tra la famiglia Singer, che gestisce da otre 30 anni il fondo Elliott, e Cardinale.

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tracciata da Elliott: giocatori giovani di qualità, autosufficienza finanziaria, contenimento dei costi a par
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egidiopersempre

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RedBird possiede club o quote in Europa e Usa: gestisce un patrimonio di 6 miliardi. Creato nel 2014, il fondo punta a creare valore con stadi e trasmissione audiovisiva. RedBird ha acquisito nel 2020 il Tolosa, condotto in Ligue 1 , e nel 2021 (oltre a comprare una
piccola quota del Malaga) è entrato nel Fenway Sports Group, la conglomerata sportiva che controlla il Liverpool e i Boston Red Sox, sborsando 750 milioni di dollari per il 10%. La presa della maggioranza del Milan sarebbe l’ultimo step di un processo evolutivo rapido quanto dirompente.

Cardinale nell’ingresso della sede del fondo a New York ha fatto installare una statua dell’Incredibile Hulk: «I miei collaboratori sono giovani e ho messo lì Hulk per ricordare loro di essere un po’ incazzati, affamati e arrabbiati, mentre bevono i loro cappuccini
da 10 dollari".

CorSera: Quali i tempi per il Milan a Redbird? Abbastanza rapidi, per quanto riguarda il signing, ovvero il momento delle firme in cuisi fissa il valore dell’operazione, che potrebbe arrivare in 15-20 giorni. Sarà più lungo invece il closing, il passaggiovero e proprio di proprietà, che potrebbe richiedere 2-3 mesi. Non si devono preoccupare quelli che temevano un management (leggi Maldini e Massara che hanno urgenze dettate dal mercato) appeso e col contratto non rinnovato: ci penserà Elliott, a maggior ragione se, come sembra, resterà con una quota di minoranza.

Gerry Cardinale, 53 anni, nato nella periferia ricca di Philadelphia, studi a Harvard e Oxford (dove ha partecipato anche alla mitica sfida di canottaggio contro Cambridge), vent’anni di esperienza in Goldman Sachs, dove ha gestito asset per centomiliardi di dollari, prima di fondare nel 2014 RedBird: in tre anni il valore del patrimonio gestito è passato da 1,5 a 6 miliardi e si appresta a salire velocemente a 11. Cardinale negli ultimi due anni ha esaminato ottanta club in tutta Europa. Tra queste pare ci fosse anche la Roma. Non è l’unica cosa che lo lega ai
Friedkin: ha investito 300 milioni nella società che ha prodotto il film vincitore di quattro Oscar, «Parasite», distri-
buito dai proprietari della Roma. Con questo acquirente la sintonia, diciamo anche culturale, di Elliott è totale. Un esempio: uno dei contributi di RedBird nel Liverpool è l’analisi dei dati, con una tecnologia all’avanguardia per
analizzare le prestazioni dei giocatori e trovare nuovi talenti. Ma soprattutto piace la filosofia generale: la convinzione condivisa che il futuro di un club di calcio sia nella trasformazione in media company con un ruolo nel mercato dell’intrattenimento Ed è anche per questa sintonia che, come detto, Elliott starebbe valutando di restare con una piccola quota per investimento e per garantire la continuità gestionale. Il passaggio sarà soft.


Repubblica: Da ieri, invece, Investcorp si è fatta ufficialmente da parte ritirando l’offerta da 1,1 miliardi e dando
il via libera a Red Bird che la settimana prossima annuncerà il suo sbarco nel calcio italiano. Non è stata solo una
questione di soldi: Elliott voleva rimanere con una quota, in modo da monetizzare successivamente scommettendo sulla crescita dei ricavi, il nuovo San Siro e il ritorno stabile tra le prime d’Europa. Oltre al fatto che gli arabi non volevano dividere la società con Elliott. Secondo fonti finanziarie, raccolte sia a Milano che a New York, l’accordo è stato favorito dai rapporti tra la famiglia Singer, che gestisce da otre 30 anni il fondo Elliott, e Cardinale.

Rimane da capire ora quali saranno le ambizioni del fondo americano, anche se di fondo proseguiranno nella linea
tracciata da Elliott: giocatori giovani di qualità, autosufficienza finanziaria, contenimento dei costi a partire dal monte salari.



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Amche Bloomberg conferma: Milan a Redbird per 1,3 mld. Su chiude la prossima settimana


Come riportato da Il Sole 24 Ore, ci siamo per la cessione del Milan a Redbird per 1,3 mld che potrebbero salire fino a 1,8 mld. Elliott dovrebbe restare con delle quote. RedBird dovrebbe mettere sul piatto 600 milioni di equity con Elliott che potrebbe partecipare con un cospicuo finanziamento ripagabile in 5 anni. Si può chiudere già nelle prossime ore.

Anche Festa; Investcorp abbandona il tavolo. A frenare tutto le clausole di earn out

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Carlo Festa: Anche Paul Singer in Tribuna per Sassuolo-Milan. Redbird vicino alla firma. Elliott dovrebbe restare in minoranza

SportMediaset: Elliott vuole partecipare ai ricavi del nuovo impianto. Con questa evoluzione si rispalanca il progetto di un nuovo San Siro effettuato assieme all'Inter. Possibile anche un finanziatore italiano. Lo stadio in solitaria era prerogativa di Investcorp, che basava il suo portafoglio su asset immobiliari.

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GRRRRRRRRR !!!!!!
 

Ruuddil23

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Friedkin: ha investito 300 milioni nella società che ha prodotto il film vincitore di quattro Oscar, «Parasite», distri-
buito dai proprietari della Roma. Con questo acquirente la sintonia, diciamo anche culturale, di Elliott è totale. Un esempio: uno dei contributi di RedBird nel Liverpool è l’analisi dei dati, con una tecnologia all’avanguardia per
analizzare le prestazioni dei giocatori e trovare nuovi talenti. Ma soprattutto piace la filosofia generale: la convinzione condivisa che il futuro di un club di calcio sia nella trasformazione in media company con un ruolo nel mercato dell’intrattenimento Ed è anche per questa sintonia che, come detto, Elliott starebbe valutando di restare con una piccola quota per investimento e per garantire la continuità gestionale. Il pas
saggio sarà soft.
Da quando ci son state le prime voci su investcorp ho evitato di esprimermi perché con noi di mezzo la fregatura o le sorprese sono sempre dietro l'angolo...e infatti eccoci qui. E non è detto pure che sia finita con redbird, anche se ora sembra siamo in dirittura di arrivo.

Ormai con tutti gli intrallazzi che ci riguardano da Mister Bee ad oggi, ovvero negli ultimi sette anni, ho rinunciato a capirci qualcosa di tutte queste manovre dalla dipartita di Yogurt Li (anche se un'idea più o meno me la sono fatta) e il mio motto è pensare alle scelte della parte sportiva e al campo chiunque sia il proprietario.

Certo sto Jerry Calà non infonde grande fiducia per la filosofia e le trashate tipo quella di Hulk, l'ultima volta che ci siamo dati al trash con APACF show non mi pare le cose siano andate bene. Comunque direi che per lui essersi guadagnato il nomignolo su MW ancor prima di arrivare è un record poco invidiabile :asd:

In altri topic ho letto di un possibile paragone con l'ultima Roma di Friedkin...beh onestamente la Roma ha investito, maluccio ma ha investito. L'anno scorso ricordo che molti lodarono il colpo Mourinho come colpo mediatico e indizio di investimenti forti, al di là del valore dell'allenatore (per me modesto)...e io fui tra quelli. Abraham poi alzi la mano chi non l'avrebbe voluto.
 
Stato
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