E' esattamente quello che vado pensando io da un po' di tempo.
Gattuso sta sprofondando e rischia di bruciarsi come allenatore. Un fallimento epocale, qual è quello che si sta concretizzando, lo farebbe entrare nell'empireo dei brocchi proverbiali, un po' come successo per Maifredi e, in parte, per Orrico.
Il commodus discessus ci sarebbe pure, le dimissioni, però è troppo costoso per uno come lui. Resta l'esonero, che però giustamente la società non intende regalargli perchè:
1) ormai la situazione è irrecuperabile: non è possibile preparare un minimo di gioco in 4 partite per chiunque si sieda in panchina;
2) mantenendo Gattuso, la società dimostra ai prossimi allenatori che la dirigenza rimane ferma sulle proprie posizioni: la panchina del Milan non sarà mai "calda" come quella dell'Inter dei bei tempi o delle squadre di Zamparini ecc...
3) se disastro deve essere, che rimanga esclusivamente intestato a Gattuso e a nessun altro: la gestione tecnica è stata affidata solo a lui.
Io ormai sono per la linea del muoia Sansone con tutti i Filistei: il Milan si può riprendere, Gattuso rimarrà stigmatizzato da questa vicenda e magari, per questo motivo, rinuncerà a mettersi "in guerra" con il Milan nel momento in cui si tratterà di discutere del rapporto.
Sotto questo profilo, comunque, considerata la Caporetto che si profila, spero che vi possano essere degli addentellati giuridici che consentano alla società di risolvere unilateralmente il rapporto senza dover corrispondere indennità di sorta (o comunque con limitati esborsi economici).