Raiola sul caso Donnarumma. Le parole dell'agente.

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Ecco le parole di Mino Raiola, riportate per l'occasione integralmente dal sito di Sky Sport, sulla vicenda Donnarumma. Ricordiamo che lo stesso Raiola, nel pomeriggio, aveva convocato un'intervista alla quale hanno partecipato i giornalisti graditi. Eccole, di seguito:


Per domani è attesa la risposta di Marco Fassone.

"Si è creato un ambiente troppo ostile tra le parti. Siamo stati costretti a prendere decisioni che non eravamo pronti a prendere. E' stato creato un ambiente ostile e violento da parte del Milan che non possiamo accettare. I soldi? Non sono stati un problema. Non ne abbiamo mai parlato. Non c'è stata serenità. Non è parlato nemmeno della clausola. Quando parli della clausola significa che sei già al 90% del contratto. E' colpa di Mirabelli. Donnarumma è stato minacciato. Non ci sono altri club dietro. Donnarumma voleva rimanere. Ci hanno forzato ma non se l'è sentita. Donnarumma è stato perso dal Milan. Noi siamo stati minacciati. Me ne assumo le responsabilità. Il giocatore ha ricevuto tante minacce. Anche di morte. E l'atteggiamento della società è stato passivo. Se volevo conoscere il progetto del Milan in modo più graduale? Sì, ma comunque avevo già garantito alla società che non saremmo partiti a parametro zero, l'ho sempre detto e pensavo fosse sufficiente almeno per mettere tranquilla la parte patrimoniale della cosa, ma non è stato capito. Non era una questione di rubarsi il giocatore, ma forse ho sbagliato io, non sono stato molto convincente, non lo so. E' stato gestito tutto male secondo me.Il rapporto con Mirabelli? Ma io parlo del Milan, poi Mirabelli è stato un esponente che ha condotto questo e quindi si prenderà le sue responsabilità. Se Mirabelli dovesse fare retromarcia e usare altri toni? Oggi non voglio riaprire questi discorsi perché sarebbe riaprire un'altra volta il circo e non lo voglio fare. Io contro il Milan non ho niente, i rapporti con Fassone sono ottimi e se ci dobbiamo parlare ci parliamo, ma ormai loro hanno fatto la loro scelta. Si doveva decidere il 13 giugno e noi abbiamo deciso.Se Donnarumma rischia di perdere un anno? Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perderà l'anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l'allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perderà. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna. Il Milan sta cercando un altro portiere sul mercato? Hanno il diritto di cercarne anche altri sette di portieri, non è mica un nostro problema".


Ma non ha detto niente!
La verità è un'altra, tutte scuse.
Non si è capito quale fosse l'ostacolo per il rinnovo, la fretta?
 

Lorenzo 89

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Ecco le parole di Mino Raiola, riportate per l'occasione integralmente dal sito di Sky Sport, sulla vicenda Donnarumma. Ricordiamo che lo stesso Raiola, nel pomeriggio, aveva convocato un'intervista alla quale hanno partecipato i giornalisti graditi. Eccole, di seguito:


Per domani è attesa la risposta di Marco Fassone.

"Si è creato un ambiente troppo ostile tra le parti. Siamo stati costretti a prendere decisioni che non eravamo pronti a prendere. E' stato creato un ambiente ostile e violento da parte del Milan che non possiamo accettare. I soldi? Non sono stati un problema. Non ne abbiamo mai parlato. Non c'è stata serenità. Non è parlato nemmeno della clausola. Quando parli della clausola significa che sei già al 90% del contratto. E' colpa di Mirabelli. Donnarumma è stato minacciato. Non ci sono altri club dietro. Donnarumma voleva rimanere. Ci hanno forzato ma non se l'è sentita. Donnarumma è stato perso dal Milan. Noi siamo stati minacciati. Me ne assumo le responsabilità. Il giocatore ha ricevuto tante minacce. Anche di morte. E l'atteggiamento della società è stato passivo. Se volevo conoscere il progetto del Milan in modo più graduale? Sì, ma comunque avevo già garantito alla società che non saremmo partiti a parametro zero, l'ho sempre detto e pensavo fosse sufficiente almeno per mettere tranquilla la parte patrimoniale della cosa, ma non è stato capito. Non era una questione di rubarsi il giocatore, ma forse ho sbagliato io, non sono stato molto convincente, non lo so. E' stato gestito tutto male secondo me.Il rapporto con Mirabelli? Ma io parlo del Milan, poi Mirabelli è stato un esponente che ha condotto questo e quindi si prenderà le sue responsabilità. Se Mirabelli dovesse fare retromarcia e usare altri toni? Oggi non voglio riaprire questi discorsi perché sarebbe riaprire un'altra volta il circo e non lo voglio fare. Io contro il Milan non ho niente, i rapporti con Fassone sono ottimi e se ci dobbiamo parlare ci parliamo, ma ormai loro hanno fatto la loro scelta. Si doveva decidere il 13 giugno e noi abbiamo deciso.Se Donnarumma rischia di perdere un anno? Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perderà l'anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l'allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perderà. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna. Il Milan sta cercando un altro portiere sul mercato? Hanno il diritto di cercarne anche altri sette di portieri, non è mica un nostro problema".

Inutile commentare il nulla.
 
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Si sta palesemente arrampicando sugli specchi. E' evidente che lui avrebbe voluto portare la situazione fino a ottobre e novembre per poi trovare un qualche accordo per portarlo via a parametro zero. Gli è stata messa fretta e gli è stato chiesto di fare le cose alla luce del sole. Grandissimo lavoro di Fax e Max, è palese che Raiola non sappia cosa dire, cerca di salvare l'immagine del ragazzo ma ormai è tutto compromesso. Comunque inizio a pensare che davvero non abbia accordi con nessuno, e che sia stato messo in crisi dal dover prendere la decisione in fretta. CAPOLAVORO DELLA NOSTRA DIRIGENZA
 

Morghot

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Ecco le parole di Mino Raiola, riportate per l'occasione integralmente dal sito di Sky Sport, sulla vicenda Donnarumma. Ricordiamo che lo stesso Raiola, nel pomeriggio, aveva convocato un'intervista alla quale hanno partecipato i giornalisti graditi. Eccole, di seguito:


Per domani è attesa la risposta di Marco Fassone.

"Si è creato un ambiente troppo ostile tra le parti. Siamo stati costretti a prendere decisioni che non eravamo pronti a prendere. E' stato creato un ambiente ostile e violento da parte del Milan che non possiamo accettare. I soldi? Non sono stati un problema. Non ne abbiamo mai parlato. Non c'è stata serenità. Non è parlato nemmeno della clausola. Quando parli della clausola significa che sei già al 90% del contratto. E' colpa di Mirabelli. Donnarumma è stato minacciato. Non ci sono altri club dietro. Donnarumma voleva rimanere. Ci hanno forzato ma non se l'è sentita. Donnarumma è stato perso dal Milan. Noi siamo stati minacciati. Me ne assumo le responsabilità. Il giocatore ha ricevuto tante minacce. Anche di morte. E l'atteggiamento della società è stato passivo. Se volevo conoscere il progetto del Milan in modo più graduale? Sì, ma comunque avevo già garantito alla società che non saremmo partiti a parametro zero, l'ho sempre detto e pensavo fosse sufficiente almeno per mettere tranquilla la parte patrimoniale della cosa, ma non è stato capito. Non era una questione di rubarsi il giocatore, ma forse ho sbagliato io, non sono stato molto convincente, non lo so. E' stato gestito tutto male secondo me.Il rapporto con Mirabelli? Ma io parlo del Milan, poi Mirabelli è stato un esponente che ha condotto questo e quindi si prenderà le sue responsabilità. Se Mirabelli dovesse fare retromarcia e usare altri toni? Oggi non voglio riaprire questi discorsi perché sarebbe riaprire un'altra volta il circo e non lo voglio fare. Io contro il Milan non ho niente, i rapporti con Fassone sono ottimi e se ci dobbiamo parlare ci parliamo, ma ormai loro hanno fatto la loro scelta. Si doveva decidere il 13 giugno e noi abbiamo deciso.Se Donnarumma rischia di perdere un anno? Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perderà l'anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l'allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perderà. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna. Il Milan sta cercando un altro portiere sul mercato? Hanno il diritto di cercarne anche altri sette di portieri, non è mica un nostro problema".

Comunque bene così sempre più ridicoli, neanche coi paraocchi si può dar credito a sto maiale e compagnia, un accozzaglia di scuse senza senso e inutilissime.
 

Jaqen

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Ecco le parole di Mino Raiola, riportate per l'occasione integralmente dal sito di Sky Sport, sulla vicenda Donnarumma. Ricordiamo che lo stesso Raiola, nel pomeriggio, aveva convocato un'intervista alla quale hanno partecipato i giornalisti graditi. Eccole, di seguito:


Per domani è attesa la risposta di Marco Fassone.

"Si è creato un ambiente troppo ostile tra le parti. Siamo stati costretti a prendere decisioni che non eravamo pronti a prendere. E' stato creato un ambiente ostile e violento da parte del Milan che non possiamo accettare. I soldi? Non sono stati un problema. Non ne abbiamo mai parlato. Non c'è stata serenità. Non è parlato nemmeno della clausola. Quando parli della clausola significa che sei già al 90% del contratto. E' colpa di Mirabelli. Donnarumma è stato minacciato. Non ci sono altri club dietro. Donnarumma voleva rimanere. Ci hanno forzato ma non se l'è sentita. Donnarumma è stato perso dal Milan. Noi siamo stati minacciati. Me ne assumo le responsabilità. Il giocatore ha ricevuto tante minacce. Anche di morte. E l'atteggiamento della società è stato passivo. Se volevo conoscere il progetto del Milan in modo più graduale? Sì, ma comunque avevo già garantito alla società che non saremmo partiti a parametro zero, l'ho sempre detto e pensavo fosse sufficiente almeno per mettere tranquilla la parte patrimoniale della cosa, ma non è stato capito. Non era una questione di rubarsi il giocatore, ma forse ho sbagliato io, non sono stato molto convincente, non lo so. E' stato gestito tutto male secondo me.Il rapporto con Mirabelli? Ma io parlo del Milan, poi Mirabelli è stato un esponente che ha condotto questo e quindi si prenderà le sue responsabilità. Se Mirabelli dovesse fare retromarcia e usare altri toni? Oggi non voglio riaprire questi discorsi perché sarebbe riaprire un'altra volta il circo e non lo voglio fare. Io contro il Milan non ho niente, i rapporti con Fassone sono ottimi e se ci dobbiamo parlare ci parliamo, ma ormai loro hanno fatto la loro scelta. Si doveva decidere il 13 giugno e noi abbiamo deciso.Se Donnarumma rischia di perdere un anno? Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perderà l'anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l'allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perderà. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna. Il Milan sta cercando un altro portiere sul mercato? Hanno il diritto di cercarne anche altri sette di portieri, non è mica un nostro problema".

Ragazzi, STA CHIEDENDO DI RIAPRIRE LA TRATTATIVA. Con Mirabelli non si scherza, zero. Qua ci dobbiamo andare giù pesante. Massacriamolo, Raiola non deve mai più essere accostato al Milan.
 

MarcoG

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non sa cosa dire... situazione tesa creata da chi? perché? era un semplice rinnovo... e non ditemi che Mirabelli ha iniziato perché non ha senso..
 

Aron

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Fabio Ravezzani: "Fatemi capire: una manciata di inviati a Montecarlo, nella cucina di Raiola, per dichiarare che Donnarumma non tratta il contratto a causa di un ambiente ostile? Comico."
 

wfiesso

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Ecco le parole di Mino Raiola, riportate per l'occasione integralmente dal sito di Sky Sport, sulla vicenda Donnarumma. Ricordiamo che lo stesso Raiola, nel pomeriggio, aveva convocato un'intervista alla quale hanno partecipato i giornalisti graditi. Eccole, di seguito:


Per domani è attesa la risposta di Marco Fassone.

"Si è creato un ambiente troppo ostile tra le parti. Siamo stati costretti a prendere decisioni che non eravamo pronti a prendere. E' stato creato un ambiente ostile e violento da parte del Milan che non possiamo accettare. I soldi? Non sono stati un problema. Non ne abbiamo mai parlato. Non c'è stata serenità. Non è parlato nemmeno della clausola. Quando parli della clausola significa che sei già al 90% del contratto. E' colpa di Mirabelli. Donnarumma è stato minacciato. Non ci sono altri club dietro. Donnarumma voleva rimanere. Ci hanno forzato ma non se l'è sentita. Donnarumma è stato perso dal Milan. Noi siamo stati minacciati. Me ne assumo le responsabilità. Il giocatore ha ricevuto tante minacce. Anche di morte. E l'atteggiamento della società è stato passivo. Se volevo conoscere il progetto del Milan in modo più graduale? Sì, ma comunque avevo già garantito alla società che non saremmo partiti a parametro zero, l'ho sempre detto e pensavo fosse sufficiente almeno per mettere tranquilla la parte patrimoniale della cosa, ma non è stato capito. Non era una questione di rubarsi il giocatore, ma forse ho sbagliato io, non sono stato molto convincente, non lo so. E' stato gestito tutto male secondo me.Il rapporto con Mirabelli? Ma io parlo del Milan, poi Mirabelli è stato un esponente che ha condotto questo e quindi si prenderà le sue responsabilità. Se Mirabelli dovesse fare retromarcia e usare altri toni? Oggi non voglio riaprire questi discorsi perché sarebbe riaprire un'altra volta il circo e non lo voglio fare. Io contro il Milan non ho niente, i rapporti con Fassone sono ottimi e se ci dobbiamo parlare ci parliamo, ma ormai loro hanno fatto la loro scelta. Si doveva decidere il 13 giugno e noi abbiamo deciso.Se Donnarumma rischia di perdere un anno? Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perderà l'anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l'allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perderà. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna. Il Milan sta cercando un altro portiere sul mercato? Hanno il diritto di cercarne anche altri sette di portieri, non è mica un nostro problema".

Ha le spalle al muro, balle tanto evidenti non le ha mai sparate nemmeno Galliani
 
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