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Mino Raiola ad AS su Ibra:"Se Ibra fosse andato a Madrid, oggi ci giocherebbe ancora. Perché Zlatan non si forma sulla forza di una filosofia, ma su quella di un grande giocatore, come Benzema, Cristiano, Di Stéfano o Puskas. Sono formati sul talento puro e il Barça su una filosofia, su un'idea del gioco a cui tu o io potremmo partecipare se ti mettessero in quel sistema. Un'altra differenza, per me, è che il Madrid ha lasciato andare Cristiano. Il Barcellona non ha lasciato andare Messi, perché era fondamentale per la loro filosofia".
Raiola sui rapporti con i presidenti e i dirigenti:"Non ho un gran rapporto con Florentino Perez. Mi piace parlare con i direttori sportivi, a meno che un presidente non abbia funzioni simili. Penso a Gino Pozzo, che è presidente, direttore sportivo, allenatore, attaccante e difensore centrale. Poi ci sono altri cosi, come Agnelli che è un amico e ci parliamo un paio di volte l’anno anche su altri argomenti. Ma alla Juve tratto con Paratici, come al Milan tratto con Maldini”.
Raiola sui rapporti con i presidenti e i dirigenti:"Non ho un gran rapporto con Florentino Perez. Mi piace parlare con i direttori sportivi, a meno che un presidente non abbia funzioni simili. Penso a Gino Pozzo, che è presidente, direttore sportivo, allenatore, attaccante e difensore centrale. Poi ci sono altri cosi, come Agnelli che è un amico e ci parliamo un paio di volte l’anno anche su altri argomenti. Ma alla Juve tratto con Paratici, come al Milan tratto con Maldini”.