Il Giornale: Sinistra e grillini scavano la fossa a Draghi. Per loro il premier è "divisivo". Il sottosegretario alla difesa Angelo Tofano (M5S) tuona "Draghi mai" e apre alla Casellati "È la presidente del Senato, perchè non votarla?". Un altro grillino, Ettore Licheri, afferma sull'ex governatore BCE: "Ha un atteggiamento di tracotanza e supponenza, non so se dettato da disperazione o da superiorità".
Lo stesso Renzi, pur ribadendo davanti le telecamere la sua stima per il premier, non è più così ottimista: in Italia Viva, ci sono parlamentari come Michele Anzaldi e Marco Di Maio, i quali hanno manifestato la loro disapprovazione verso Draghi. Specialmente Anzaldi ci va giù duro: "Intanto, il voto è segreto. Ma mi chiedo, come fa uno a presentarsi come servitore dello Stato e poi si mette a fare lui le consultazioni per diventare presidente della Repubblica?! Boh! La verità è che anche i tecnici quando vedono la marmellata...".
No fermo a Draghi nel centrodestra, in particolare tra i forzisti, ma anche Salvini e Meloni con quest'ultima che, se inizialmente accarezzava l'idea di vedere l'attuale presidente del Consiglio al Quirinale, ora questa opzione non è più così desiderata.
L'intesa per Draghi si fa difficile, se non impossibile. Oggi saranno avanzati i nomi di Casellati e Tajani, con quest'ultimo voluto da Berlusconi. Se Letta finirà di fare veti, uno dei due sarà portato in aula.