Questo milan è la nostra pena del contrappasso?

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Non siamo più una società di calcio, ma un business, i fondi non comprano per l’amore del calcio o per i tifosi

prego ogni giorno che se ne vadano tutti il prima possibile
 
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Come da titolo: più ci penso più mi sembra che questo Milan sia per noi tifosi una pena dantesca per dei 'peccati' precedenti commessi.

Lasciamo stare per un attimo la decadenza del calcio italiano e il passaggio dall'era dei presidenti mecenati a quella dei grandi fondi che ha travolto un po' tutti e non solo noi , quindi lamentarsene sarebbe anacronistico, e concentriamoci solo su quelle che erano le nostre peculiarita' e oggi non abbiamo piu' :

-La nostra societa' era molto semplice e snella nella sua organizzazione , pochi dirigenti e ruoli ben definiti mai in contrasto. Oggi ? Lasciamo perdere.

-Il club era quasi una famiglia per come si affrontava la quotidianita . Oggi? Stendiamo un velo pietoso.

-Proprieta' e dirigenza erano potentissime a livello politico ,di federazione, di lega ,aia e a livello mediatico.
Oggi ? Sorvoliamo.

-La base era italiana . Oggi ? Passiamo oltre.

-Il milanismo era un sentimento da curare e tramandare. Oggi ? Domanda di riserva ?

-Dei risultati nemmeno ci parlo per non infierire.

Prima che il risultato oggi e' l'idea ad offenderci perche' questo non e' il milan ma un contrrappasso che ci condanna al confronto.
Poteva andare peggio
 
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C’è da dire che noi con Berlusconi, e nella nostra storia in generale, abbiamo fatto solo un grande ciclo, con Capello, per quanto riguarda il campionato. Per il resto, con Berlusconi abbiamo sporadicamente vinto qualche scudetto e fatto tante stagioni anonime o non esaltanti, talvolta addirittura molto deludenti, in campionato che in molte occasioni passavano in secondo piano grazie ad esaltanti percorsi in CL. Se noi immaginiamo lo stesso identico percorso in campionato che abbiamo avuto negli ultimi quattro-cinque anni e ci aggiungiamo una vittoria della CL, avremmo tutt’altra percezione anche del rendimento in campionato e ci interesserebbero molto poco le vicende che si svolgono negli uffici.
Purtroppo siamo rimasti fermi al palo per diversi anni e il gap con i club europei, non solo con i top ma anche con quelli di prima e seconda fascia, è diventato ampio e quindi non abbiamo la “consolazione” almeno del sogno europeo.
Senza il trentennio Berlusconiano non saremmo tifosi cosi pretenziosi però
 

Lineker10

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Come da titolo: più ci penso più mi sembra che questo Milan sia per noi tifosi una pena dantesca per dei 'peccati' precedenti commessi.

Lasciamo stare per un attimo la decadenza del calcio italiano e il passaggio dall'era dei presidenti mecenati a quella dei grandi fondi che ha travolto un po' tutti e non solo noi , quindi lamentarsene sarebbe anacronistico, e concentriamoci solo su quelle che erano le nostre peculiarita' e oggi non abbiamo piu' :

-La nostra societa' era molto semplice e snella nella sua organizzazione , pochi dirigenti e ruoli ben definiti mai in contrasto. Oggi ? Lasciamo perdere.

-Il club era quasi una famiglia per come si affrontava la quotidianita . Oggi? Stendiamo un velo pietoso.

-Proprieta' e dirigenza erano potentissime a livello politico ,di federazione, di lega ,aia e a livello mediatico.
Oggi ? Sorvoliamo.

-La base era italiana . Oggi ? Passiamo oltre.

-Il milanismo era un sentimento da curare e tramandare. Oggi ? Domanda di riserva ?

-Dei risultati nemmeno ci parlo per non infierire.

Prima che il risultato oggi e' l'idea ad offenderci perche' questo non e' il milan ma un contrrappasso che ci condanna al confronto.
Non bisogna dimenticare che due anni fa abbiamo vinto lo scudetto.
Un chiarissimo segnale di rinascita lo abbiamo avuto, poi la ricaduta nell'oblio.
 
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Senza il trentennio Berlusconiano non saremmo tifosi cosi pretenziosi però
Sicuramente. Poi con Berlusconi, almeno fino al 2012 circa, c’era sempre la speranza di avere di qualche sorpresa sul mercato, nonostante i segnali di disimpegno. Ormai dovremmo essere abituati da anni a non aspettarci assolutamente nulla… :asd:
 

Toby rosso nero

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Non bisogna dimenticare che due anni fa abbiamo vinto lo scudetto.
Un chiarissimo segnale di rinascita lo abbiamo avuto, poi la ricaduta nell'oblio.

Più passa il tempo e più penso ad un "incidente di percorso" di Elliott, anche un po' favorito dall'anomala situazione Covid di quegli anni...
Certamente ora è il punto più basso, almeno per come la vivo io... personalmente a livello emotivo o passionale sono a livello anni di Tabarez, Terim o Brocchi.
 
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Il milanismo era un sentimento da curare e tramandare. Oggi ? Domanda di riserva ?
Questo è l'unico dei punti citati che rimane vero oggi come allora, almeno per noi tifosi.

Forse ancora di più perché è difficile tramandare ai più piccoli l'orgoglio di essere milanisti oggi, pensando a quanto è stato facile per me innamorarmi del Milan di Ancelotti e addirittura agli anni d'oro che avete vissuto voi tifosi più esperti.

Il milanismo oggi è un sentimento fragile e davvero da tutelare perché su diversi fronti stanno cercando di svilirlo, snaturarlo, mercificarlo ed eradicarlo completamente
 
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Questo è l'unico dei punti citati che rimane vero oggi come allora, almeno per noi tifosi.

Forse ancora di più perché è difficile tramandare ai più piccoli l'orgoglio di essere milanisti oggi, pensando a quanto è stato facile per me innamorarmi del Milan di Ancelotti e addirittura agli anni d'oro che avete vissuto voi tifosi più esperti.

Il milanismo oggi è un sentimento fragile e davvero da tutelare perché su diversi fronti stanno cercando di svilirlo, snaturarlo, mercificarlo ed eradicarlo completamente
Non sottovalutare gli altri aspetti, Galliani era un pezzo grosso in tutti i settori.

Oggi perfino sportmediaset e la gazzetta sono spudoratamente filo interisti.

Il Milan era una società che lasciava nulla al caso.
Se un giornalista si metteva contro perdeva il posto.

In Lega galliani era il numero 1.

Oggi siamo bullizzati.
 
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