Putin, anatema contro oligarchi. E Zelensky continua "tour" parlamentare.

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Toby rosso nero

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Mentre la guerra continua a massacrare civili e innocenti (anche se gli 007 inglesi sostengono che l'invasione sia "bloccata"), i due leader continuano a perseguire le loro agende personali mettendo da parte ogni tentativo di negoziato che sembrano accantonati dopo le aperture reciproche di ieri.

Zelesnky continua il suo "tour" nei parlamenti di tutto il mondo. Dopo il Congresso USA, oggi è la volta del parlamento tedesco.
"Ogni bomba che cade su di noi fa elevare un muro tra la UE e l'Ucraina. Potete tutti fare di più. Scholz, intervenga. Abbatta questo muro, dia alla Germania il ruolo da leader europeo che le compete."

Nel frattempo Putin lancia un vero e proprio anatema, durissimo e violento, contro gli oligarchi.

"Non sto affatto giudicando quelli che hanno una villa a Miami o in Costa Azzurra, che non possono fare a meno del foie gras, delle ostriche o delle cosiddette libertà di genere. Questo non è assolutamente il problema, ma, ripeto, il problema è che molte di queste persone sono mentalmente lì e non qui, non con il nostro popolo, non con la Russia. Questo è, secondo loro – secondo loro! – un segno di appartenenza a una casta superiore, a una razza superiore. Queste persone sono pronte a vendere le loro madri per avere il permesso di sedersi nell’anticamera di questa casta molto alta.
Qualsiasi nazione, e soprattutto il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalle canaglie e dai traditori, e li sputerà semplicemente fuori, come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca”.
Sono convinto che questa naturale e necessaria auto-pulizia della società non potrà che rafforzare il nostro paese, la nostra solidarietà, la coesione e la prontezza di fronte a qualsiasi sfida. Il cosiddetto Occidente collettivo e la sua “quinta colonna” sono abituati a misurare tutto e tutti da soli. Credono che tutto possa essere comprato e venduto, quindi pensano che ci spezzeremo e ci ritireremo. Ma non conoscono bene la nostra storia e la nostra gente. Sì, molti Paesi del mondo si sono abituati da tempo a vivere con la schiena china e ad accettare servilmente tutte le decisioni del loro sovrano, purtroppo anche in Europa. Ma la Russia non sarà mai in uno stato così patetico e umiliato, e la lotta che stiamo conducendo è una lotta per la nostra sovranità, per il futuro del nostro paese e dei nostri figli. Lotteremo per il diritto di essere e rimanere in Russia. Un esempio per noi è il coraggio e la fermezza dei nostri soldati e ufficiali, fedeli difensori della patria”.
 

Albijol

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Nel frattempo Putin lancia un vero e proprio anatema, durissimo e violento, contro gli oligarchi.

"Non sto affatto giudicando quelli che hanno una villa a Miami o in Costa Azzurra, che non possono fare a meno del foie gras, delle ostriche o delle cosiddette libertà di genere. Questo non è assolutamente il problema, ma, ripeto, il problema è che molte di queste persone sono mentalmente lì e non qui, non con il nostro popolo, non con la Russia. Questo è, secondo loro – secondo loro! – un segno di appartenenza a una casta superiore, a una razza superiore. Queste persone sono pronte a vendere le loro madri per avere il permesso di sedersi nell’anticamera di questa casta molto alta.
Qualsiasi nazione, e soprattutto il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalle canaglie e dai traditori, e li sputerà semplicemente fuori, come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca”.
Sono convinto che questa naturale e necessaria auto-pulizia della società non potrà che rafforzare il nostro paese, la nostra solidarietà, la coesione e la prontezza di fronte a qualsiasi sfida. Il cosiddetto Occidente collettivo e la sua “quinta colonna” sono abituati a misurare tutto e tutti da soli. Credono che tutto possa essere comprato e venduto, quindi pensano che ci spezzeremo e ci ritireremo. Ma non conoscono bene la nostra storia e la nostra gente. Sì, molti Paesi del mondo si sono abituati da tempo a vivere con la schiena china e ad accettare servilmente tutte le decisioni del loro sovrano, purtroppo anche in Europa. Ma la Russia non sarà mai in uno stato così patetico e umiliato, e la lotta che stiamo conducendo è una lotta per la nostra sovranità, per il futuro del nostro paese e dei nostri figli. Lotteremo per il diritto di essere e rimanere in Russia. Un esempio per noi è il coraggio e la fermezza dei nostri soldati e ufficiali, fedeli difensori della patria”.
Credo stiano per partire delle belle purghe. Fossi un oligarca smetterei di bere il the
 
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Mentre la guerra continua a massacrare civili e innocenti (anche se gli 007 inglesi sostengono che l'invasione sia "bloccata"), i due leader continuano a perseguire le loro agende personali mettendo da parte ogni tentativo di negoziato che sembrano accantonati dopo le aperture reciproche di ieri.

Zelesnky continua il suo "tour" nei parlamenti di tutto il mondo. Dopo il Congresso USA, oggi è la volta del parlamento tedesco.
"Ogni bomba che cade su di noi fa elevare un muro tra la UE e l'Ucraina. Potete tutti fare di più. Scholz, intervenga. Abbatta questo muro, dia alla Germania il ruolo da leader europeo che le compete."

Nel frattempo Putin lancia un vero e proprio anatema, durissimo e violento, contro gli oligarchi.

"Non sto affatto giudicando quelli che hanno una villa a Miami o in Costa Azzurra, che non possono fare a meno del foie gras, delle ostriche o delle cosiddette libertà di genere. Questo non è assolutamente il problema, ma, ripeto, il problema è che molte di queste persone sono mentalmente lì e non qui, non con il nostro popolo, non con la Russia. Questo è, secondo loro – secondo loro! – un segno di appartenenza a una casta superiore, a una razza superiore. Queste persone sono pronte a vendere le loro madri per avere il permesso di sedersi nell’anticamera di questa casta molto alta.
Qualsiasi nazione, e soprattutto il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalle canaglie e dai traditori, e li sputerà semplicemente fuori, come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca”.
Sono convinto che questa naturale e necessaria auto-pulizia della società non potrà che rafforzare il nostro paese, la nostra solidarietà, la coesione e la prontezza di fronte a qualsiasi sfida. Il cosiddetto Occidente collettivo e la sua “quinta colonna” sono abituati a misurare tutto e tutti da soli. Credono che tutto possa essere comprato e venduto, quindi pensano che ci spezzeremo e ci ritireremo. Ma non conoscono bene la nostra storia e la nostra gente. Sì, molti Paesi del mondo si sono abituati da tempo a vivere con la schiena china e ad accettare servilmente tutte le decisioni del loro sovrano, purtroppo anche in Europa. Ma la Russia non sarà mai in uno stato così patetico e umiliato, e la lotta che stiamo conducendo è una lotta per la nostra sovranità, per il futuro del nostro paese e dei nostri figli. Lotteremo per il diritto di essere e rimanere in Russia. Un esempio per noi è il coraggio e la fermezza dei nostri soldati e ufficiali, fedeli difensori della patria”.
A Putin comuncia a mancare la terra sotto i piedi.
E da qui ad un mesetto arriverà al 99% il default sul debito estero (15 aprile fine del 30 day grace period sui bond in scadenza l'altro ieri)
 
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Mentre la guerra continua a massacrare civili e innocenti (anche se gli 007 inglesi sostengono che l'invasione sia "bloccata"), i due leader continuano a perseguire le loro agende personali mettendo da parte ogni tentativo di negoziato che sembrano accantonati dopo le aperture reciproche di ieri.

Zelesnky continua il suo "tour" nei parlamenti di tutto il mondo. Dopo il Congresso USA, oggi è la volta del parlamento tedesco.
"Ogni bomba che cade su di noi fa elevare un muro tra la UE e l'Ucraina. Potete tutti fare di più. Scholz, intervenga. Abbatta questo muro, dia alla Germania il ruolo da leader europeo che le compete."

Nel frattempo Putin lancia un vero e proprio anatema, durissimo e violento, contro gli oligarchi.

"Non sto affatto giudicando quelli che hanno una villa a Miami o in Costa Azzurra, che non possono fare a meno del foie gras, delle ostriche o delle cosiddette libertà di genere. Questo non è assolutamente il problema, ma, ripeto, il problema è che molte di queste persone sono mentalmente lì e non qui, non con il nostro popolo, non con la Russia. Questo è, secondo loro – secondo loro! – un segno di appartenenza a una casta superiore, a una razza superiore. Queste persone sono pronte a vendere le loro madri per avere il permesso di sedersi nell’anticamera di questa casta molto alta.
Qualsiasi nazione, e soprattutto il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalle canaglie e dai traditori, e li sputerà semplicemente fuori, come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca”.
Sono convinto che questa naturale e necessaria auto-pulizia della società non potrà che rafforzare il nostro paese, la nostra solidarietà, la coesione e la prontezza di fronte a qualsiasi sfida. Il cosiddetto Occidente collettivo e la sua “quinta colonna” sono abituati a misurare tutto e tutti da soli. Credono che tutto possa essere comprato e venduto, quindi pensano che ci spezzeremo e ci ritireremo. Ma non conoscono bene la nostra storia e la nostra gente. Sì, molti Paesi del mondo si sono abituati da tempo a vivere con la schiena china e ad accettare servilmente tutte le decisioni del loro sovrano, purtroppo anche in Europa. Ma la Russia non sarà mai in uno stato così patetico e umiliato, e la lotta che stiamo conducendo è una lotta per la nostra sovranità, per il futuro del nostro paese e dei nostri figli. Lotteremo per il diritto di essere e rimanere in Russia. Un esempio per noi è il coraggio e la fermezza dei nostri soldati e ufficiali, fedeli difensori della patria”.
Tutte belle parole, qualcuno ne andrà anche fiero.

Però c'è un MA, un MA gigantesco.

Se tutti fossero valorosi patriottici, e nessuno si "appecorerebbe" al pensiero unico, nessuno ha mai pensato a quante guerre ci sarebbero state?

Si chiamano compromessi, ne vorrei anche io tante di cose, ma per civile convivenza, si rinuncia tutti a qualcosa per quieto vivere.

E visto il benessere occidentale e la pace degli ultimi 70 anni, direi con pochi dubbi che è sicuramente il sistema meno peggiore.

Se poi questo vuol dire essere appecorato, amen, sarò appecorato.
 

Devil man

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Zelesnky continua il suo "tour" nei parlamenti di tutto il mondo. Dopo il Congresso USA, oggi è la volta del parlamento tedesco.
"Ogni bomba che cade su di noi fa elevare un muro tra la UE e l'Ucraina. Potete tutti fare di più. Scholz, intervenga. Abbatta questo muro, dia alla Germania il ruolo da leader europeo che le compete."

che leccatina di ****
 

Albijol

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LA PRESIDENTE DELLA MOLDAVIA CHIEDE L'IMMEDIATO RITIRO DEI SOLDATI RUSSI DALLA TRANSNISTRIA
 

Albijol

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A Putin comuncia a mancare la terra sotto i piedi.
E da qui ad un mesetto arriverà al 99% il default sul debito estero (15 aprile fine del 30 day grace period sui bond in scadenza l'altro ieri)
oltre a quello di avanti ieri, c'è una cedola che scade a fine marzo per 617 milioni di dollari
 
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Mentre la guerra continua a massacrare civili e innocenti (anche se gli 007 inglesi sostengono che l'invasione sia "bloccata"), i due leader continuano a perseguire le loro agende personali mettendo da parte ogni tentativo di negoziato che sembrano accantonati dopo le aperture reciproche di ieri.

Zelesnky continua il suo "tour" nei parlamenti di tutto il mondo. Dopo il Congresso USA, oggi è la volta del parlamento tedesco.
"Ogni bomba che cade su di noi fa elevare un muro tra la UE e l'Ucraina. Potete tutti fare di più. Scholz, intervenga. Abbatta questo muro, dia alla Germania il ruolo da leader europeo che le compete."

Nel frattempo Putin lancia un vero e proprio anatema, durissimo e violento, contro gli oligarchi.

"Non sto affatto giudicando quelli che hanno una villa a Miami o in Costa Azzurra, che non possono fare a meno del foie gras, delle ostriche o delle cosiddette libertà di genere. Questo non è assolutamente il problema, ma, ripeto, il problema è che molte di queste persone sono mentalmente lì e non qui, non con il nostro popolo, non con la Russia. Questo è, secondo loro – secondo loro! – un segno di appartenenza a una casta superiore, a una razza superiore. Queste persone sono pronte a vendere le loro madri per avere il permesso di sedersi nell’anticamera di questa casta molto alta.
Qualsiasi nazione, e soprattutto il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalle canaglie e dai traditori, e li sputerà semplicemente fuori, come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca”.
Sono convinto che questa naturale e necessaria auto-pulizia della società non potrà che rafforzare il nostro paese, la nostra solidarietà, la coesione e la prontezza di fronte a qualsiasi sfida. Il cosiddetto Occidente collettivo e la sua “quinta colonna” sono abituati a misurare tutto e tutti da soli. Credono che tutto possa essere comprato e venduto, quindi pensano che ci spezzeremo e ci ritireremo. Ma non conoscono bene la nostra storia e la nostra gente. Sì, molti Paesi del mondo si sono abituati da tempo a vivere con la schiena china e ad accettare servilmente tutte le decisioni del loro sovrano, purtroppo anche in Europa. Ma la Russia non sarà mai in uno stato così patetico e umiliato, e la lotta che stiamo conducendo è una lotta per la nostra sovranità, per il futuro del nostro paese e dei nostri figli. Lotteremo per il diritto di essere e rimanere in Russia. Un esempio per noi è il coraggio e la fermezza dei nostri soldati e ufficiali, fedeli difensori della patria”.

Non è un caso che Putin richiami gli oligarchi a raccolta. D'altronde quando fai parte di una cricca non hai certo libertà di scelta. Per capire il "sistema Putin" bisogna pensare per esempio alla criminalità organizzata. I concetti economici non si discostano tanto. I cartelli messicani, ottengono il controllo del territorio con la forza, controllando la politica per poi ricevere $$$ da attività economiche semplici e remunerativi, come la produzione di avocado per esempio. In Russia funziona esattamente così. Putin oggi controlla l'intera politica Russia, dal Parlamento che è una mera cassa di risonanza "Yes Putin", a tutti gli Oblast che dipendono interamente da Mosca, alla giustizia, all'informazione. Nella cricca, tutti gli amici e i fedeli sono quelli che gestiscono le materie prime, come gas, petrolio. E' normale, non servono competenze o intelligenza. Solo un uomo al potere che ti faciliti i compiti. Questi signori sono i "privilegiati" del sistema russo. Mentre tutti gli altri, quelli che ci mettono la testa o che producono innovazione, vengono osteggiati politicamente, perchè non vuoi che queste teste pensanti ottengano potere e visibilità. Questo è importante, anche per capire la guerra, una guerra che economicamente sembrerebbe talmente irrazionale da essere impossibile. Ma ferma tutti un attimo, la Russia sarà devastata dalle sanzioni e dal crollo del Rubblo, ma gli oligarchi che vendono gas o petrolio che ci perdono? Continuano ad avere i ricavi in $ americani, le esportazioni continueranno bene o male, e saranno ancora più ricchi in una nazione ancora più povera.
 
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