Pubblicità televisive e pressioni psicologiche

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Non è certo una osservazione perspicace la mia. In altri tempi, con altra mentalità (meno inquinata), sarebbe stata certamente una discussione a margine sulla quale sorridere.

Ma adesso, in questi tempi, non può certo passare inosservata.

Parecchie pubblicità fanno sfoggio di scenette coinvolgenti un lui e una lei.

Si nota sempre più una sistematica imposizione di un modello promiscuo. Non che sia un male, certo. Ma tenuto conto del contesto, è inevitabile pensare alla forzatura.

Ad esempio, si vede la scenetta di un regalo per S. Valentno. Lui meticcio (si può dire?), lei bianca. Si vede la preparazione di una coppia per il carnevale di Venezia. Lui bianco, lei nera.

Ora, voglio dire, ai tempi del'antico carnevale, quanti neri potrebbero essere stati presenti in quel di Venezia? Lo 0.5%? Il 2%? Lo 0.0003%? Nella scenetta la percentuale è esattamente del 50%. E' un messaggio sottilmente mistificatorio e palesemente politico.

E' stata una imposizione degli organi a controllo? E' stata una decisione autonoma? In ambo i casi, è frutto di premeditazione. Inutile negarlo. Era proprio necessario? E' così importante sottolineare una cosa del genere quando si parla di un evento storico? Era proprio necessario prestarci così attenzione? Chi lo avrebbe notato? Vorrebbero farci credere che a quei tempi era una scenetta plausibile, laddove neanche sapevano se il Sole girava intorno alla Terra o viceversa?

Già vogliono imporre un certo modello culturale. Ma cancellare completamente lo storico è un crimine. Se cancelliamo lo storico, allora cancelliamo pure tutti gli sbagli fatti, da qualsiasi parte.

Se non esiste la storia pregressa, allora, mi verrebbe da dire, non possono esistere lamentele, razzismo, etc etc. Non sono mai esistite.

Basta guardare Masterchef, su una ventina di concorrenti ci sono:
Italiani - asiatici - americani - mulatti - mix interraziali con italiani - albanesi - gay - lesbiche - bulimiche - casi umani vari.

Sembra più una forzatura pseudo-integrazionalista che una kermesse dove la cucina e la bravura la fa da padrona.
 

gabri65

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Basta guardare Masterchef, su una ventina di concorrenti ci sono:
Italiani - asiatici - americani - mulatti - mix interraziali con italiani - albanesi - gay - lesbiche - bulimiche - casi umani vari.

Sembra più una forzatura pseudo-integrazionalista che una kermesse dove la cucina e la bravura la fa da padrona.

Esatto.

Ma se qualcuno avesse fatto un programma alla TV sulle cucine estere 30 anni fa, nessuno si sarebbe scandalizzato, anzi. E' bello, anzi fondamentale, conoscere e sperimentare, aprirsi con la mentalità.

Ma non esageriamo, adesso stanno bombardando a 360^, contemporaneamente, e per ovvi motivi socio-politici. Non se ne puole più.

In più esiste anche una sottile, malcelata denigrazione, instillando il germe di una presunta "nostra" inferiorità, come se noi non capiamo una sega ed è invece da altre parti che sono degli scienziati e dei grandi uomini, hanno il dono della morale e del saper vivere.

Se in Cina, tanto per citare qualcosa di molto lontano e che non ci tocca, gli piace nutrirsi di scarafaggi e di vermi, facciano pure, ma per cortesia non lo facciamo passare come cibo del futuro. Il problema non è il cibo che scarseggia, è il rapporto persone/risorse che non va bene.

Il solito programma che nasconde dietro la cucina (maldestramente) ben altri intenti.
 
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Esatto.

Ma se qualcuno avesse fatto un programma alla TV sulle cucine estere 30 anni fa, nessuno si sarebbe scandalizzato, anzi. E' bello, anzi fondamentale, conoscere e sperimentare, aprirsi con la mentalità.

Ma non esageriamo, adesso stanno bombardando a 360^, contemporaneamente, e per ovvi motivi socio-politici. Non se ne puole più.

In più esiste anche una sottile, malcelata denigrazione, instillando il germe di una presunta "nostra" inferiorità, come se noi non capiamo una sega ed è invece da altre parti che sono degli scienziati e dei grandi uomini, hanno il dono della morale e del saper vivere.

Se in Cina, tanto per citare qualcosa di molto lontano e che non ci tocca, gli piace nutrirsi di scarafaggi e di vermi, facciano pure, ma per cortesia non lo facciamo passare come cibo del futuro. Il problema non è il cibo che scarseggia, è il rapporto persone/risorse che non va bene.

Il solito programma che nasconde dietro la cucina (maldestramente) ben altri intenti.

Si sta senza dubbio esagerando, ma non ci do troppo peso perché l' unico effetto che mi suscitano è quello di essere ridicoli.
Non ho nulla contro l'integrazione, ma sono ridicoli.

Serve solo ad inculcare la "filosofia" a chi non usa il cervello.
 
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Non è certo una osservazione perspicace la mia. In altri tempi, con altra mentalità (meno inquinata), sarebbe stata certamente una discussione a margine sulla quale sorridere.

Ma adesso, in questi tempi, non può certo passare inosservata.

Parecchie pubblicità fanno sfoggio di scenette coinvolgenti un lui e una lei.

Si nota sempre più una sistematica imposizione di un modello promiscuo. Non che sia un male, certo. Ma tenuto conto del contesto, è inevitabile pensare alla forzatura.

Ad esempio, si vede la scenetta di un regalo per S. Valentno. Lui meticcio (si può dire?), lei bianca. Si vede la preparazione di una coppia per il carnevale di Venezia. Lui bianco, lei nera.

Ora, voglio dire, ai tempi del'antico carnevale, quanti neri potrebbero essere stati presenti in quel di Venezia? Lo 0.5%? Il 2%? Lo 0.0003%? Nella scenetta la percentuale è esattamente del 50%. E' un messaggio sottilmente mistificatorio e palesemente politico.
Perdonami, ma con tutti gli esempi che potevi fare ti indigni proprio per un protagonista di colore a Venezia? Senza scomodare storia, arte e letteratura, ma tu sei anche appassionato di vela: due domande sul perché in passato ci sia stata un’imbarcazione italiana denominata “Moro di Venezia” non te le sei mai fatte? :asd:

A parte questo, la tendenza che evidenzi è obiettiva. Per quanto mi riguarda, è totalmente indifferente.
Per quanto riguarda le pubblicità, queste hanno lo scopo di attirare quante più persone possibile e, piaccia o meno, siamo una società multiculturale: io ci vedo più un fine di lucro che il voler mandare un messaggio politico.
Per quanto riguarda, invece, film e serie tv l’unico problema che io vedo è quello dell’accuratezza storica che può portare situazioni grottesche. Ma anche qui, se lo scopo della produzione non è quello di perseguire la fedeltà storica, mi interessa più la qualità del cast che il colore(o il sesso) dello stesso.
 

gabri65

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Perdonami, ma con tutti gli esempi che potevi fare ti indigni proprio per un protagonista di colore a Venezia? Senza scomodare storia, arte e letteratura, ma tu sei anche appassionato di vela: due domande sul perché in passato ci sia stata un’imbarcazione italiana denominata “Moro di Venezia” non te le sei mai fatte? :asd:

A parte questo, la tendenza che evidenzi è obiettiva. Per quanto mi riguarda, è totalmente indifferente.
Per quanto riguarda le pubblicità, queste hanno lo scopo di attirare quante più persone possibile e, piaccia o meno, siamo una società multiculturale: io ci vedo più un fine di lucro che il voler mandare un messaggio politico.
Per quanto riguarda, invece, film e serie tv l’unico problema che io vedo è quello dell’accuratezza storica che può portare situazioni grottesche. Ma anche qui, se lo scopo della produzione non è quello di perseguire la fedeltà storica, mi interessa più la qualità del cast che il colore(o il sesso) dello stesso.

Ti stavo aspettando.

Figurati se mi indigno per il Mose di Venezia.

Comunque, amico, mi sembri diventato come Salveenee, in tutti questi anni ... da posizioni, diciamo, filo-CSX e abbastanza radicate sui concetti socioglobalizzati, adesso addirittura mi condividi.

Eh, cosa non si fa per farsi offrire da bere. :asd:
 
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Ti stavo aspettando.

Figurati se mi indigno per il Mose di Venezia.

Comunque, amico, mi sembri diventato come Salveenee, in tutti questi anni ... da posizioni, diciamo, filo-CSX e abbastanza radicate sui concetti socioglobalizzati, adesso addirittura mi condividi.

Eh, cosa non si fa per farsi offrire da bere. :asd:

Ma io ti ho sempre detto che non mi sono mai riconosciuto nel centro-sinistra italiano,
che viene considerato “centro-sinistra” pur avendo attuato politiche che in qualunque altro Paese del Mondo sarebbero state classificate di destra(altra anomalia tutta italiana) e che cerco di analizzare le questioni nel modo più obiettivo possibile.
Nel caso specifico, il fenomeno che hai evidenziato è innegabile e non posso che concordare. Resta la differenza che a te dia fastidio e per me sia tendenzialmente indifferente.

Ps: se mi fai ubriacare fino al punto da stordire la mia parte realista lasciando vigile solo quella idealista, ti metti le mani nei capelli... :asd:
 

gabri65

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Ma io ti ho sempre detto che non mi sono mai riconosciuto nel centro-sinistra italiano,
che viene considerato “centro-sinistra” pur avendo attuato politiche che in qualunque altro Paese del Mondo sarebbero state classificate di destra(altra anomalia tutta italiana) e che cerco di analizzare le questioni nel modo più obiettivo possibile.
Nel caso specifico, il fenomeno che hai evidenziato è innegabile e non posso che concordare. Resta la differenza che a te dia fastidio e per me sia tendenzialmente indifferente.

Ps: se mi fai ubriacare fino al punto da stordire la mia parte realista lasciando vigile solo quella idealista, ti metti le mani nei capelli... :asd:

E lo sapevo, non hai capito la battuta, che non era rivolta a te ... :asd:

Fa niente, ti voglio bene lo stesso.
 

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Basta guardare Masterchef, su una ventina di concorrenti ci sono:
Italiani - asiatici - americani - mulatti - mix interraziali con italiani - albanesi - gay - lesbiche - bulimiche - casi umani vari.

Sembra più una forzatura pseudo-integrazionalista che una kermesse dove la cucina e la bravura la fa da padrona.

I partecipanti ormai non sono scelti a caso. Ariel Robinson ha vinto un concorso di cuochi facendosi passare per una "qualunque" ma in realtà era una Ferragni nera (più improntata sulla politica che sul business però). Era ultrapoliticizzata al punto che ha voluto strafare e ha adottato una bambina per ucciderla di botte per protesta contro il privilegio dei bianchi.
 

Super_Lollo

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In realtà il mio punto di vista è che essendo la nostra una società che si avvia verso le multietnicità le pubblicità che includono anche minoranze sono ben accette. Non capisco cosa ci sia di male.
 

gabri65

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In realtà il mio punto di vista è che essendo la nostra una società che si avvia verso le multietnicità le pubblicità che includono anche minoranze sono ben accette. Non capisco cosa ci sia di male.

Ma infatti non è un'accusa contro la multietnicità. Non c'è affatto niente di male, basta sia un processo naturale, e non strumentalizzato o enfatizzato.

Io non ho niente contro la presenza variopinta, basta che sia opportuna. Le storie che vedono l'immisione a forza di persone di diversa origine solo per soddisfare il palato degli ultraprogressisti onestamente mi snerva. E questo non per motivi di razza, ma per motivi di correttezza culturale e storica.

Superman è sempre stato bianco? E allora lasciamolo bianco. Giulio Cesare era bianco? E allora lasciamolo bianco. Martin Luther King era nero? E allora lasciamolo nero. E se in televisione, o in qualsiasi altro contesto, esiste una presenza multietnica, in quel particolare contesto, che rispecchia la percentuale di popolazione, tutto a posto. Le forzature mi sembrano palesi e disgustose, visto la evidente situazione sociopolitica che stiamo vivendo.

"Gli Aristogatti" cancellati per razzismo, ma ci rendiamo una buona volta conto di che sta succedendo o no.
 
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