-Lionard-;2372189 ha scritto:
Qui l'unica a "dettar legge" sul mercato è la proprietà (Elliott) e gli altri si adeguano. Pioli può aver espresso il parere sul fatto che il ragazzo non sia ancora pronto o poco adatto al 4-2-3-1 ma è la proprietà che vuole lucrare su una ghiotta plusvalenza (ai loro occhi). Lo stesso discorso vale per Hauge.
E' qui che non capisco più il progetto: mi sta bene puntare sui giovani e crescere gradualmente dopo anni di sperperi ma se iniziamo a vendere pure i giovani interessanti per racimolare qualche soldino non ne usciamo più. Dovremmo mandare questi ragazzi in prestito ed aspettarli, come fanno anche realtà alle quali diciamo di ispirarci come Lipsia e Dortmund, ed invece ci facciamo "ingolosire" per 15 milioni che tra 2-3 anni potrebbero essere la metà della valutazione del ragazzo. Potrei sforzarmi di capire in tempi di FPF ma con la sospensione di quest'ultimo sarebbe una "poveracciata" che neanche il Giannino all'apice avrebbe pensato.
Non abbiamo mai venduto nessuno che da noi avesse minutaggio.
Se Hauge gioca 300 minuti,se Pobega viene vorticosamente fatto girare per l’Italia, vuol dire che, giusto o sbagliato che sia il giudizio, non li si ritiene a livello da trovare spazio in questo Milan.
Non é che la politica di mandare i giocatori in prestito 3-4-5 anni ha senso.
Rischi solo di bloccarne la valorizzazione.
Alla fine per salire di livello il giocatore deve giocare tanti minuti nella squadra che ne possiede il cartellino e che ha interesse a valorizzarlo.
Se cedono Hauge e Pobega non é per “lucrare sulle succose plusvalenze”, che sicuramente non guastano, ma che questa proprietá ha dimostrato di non cercare in alcun modo (al punto di perdere i giocatori a zero piuttosto che ricavarne un qualcosa prima della scadenza).
Hauge e Pobega se partono é perché non sono valutati abbastanza forti per trovare spazio adeguato da noi.