Penso che in questa vicenda il calcio conti zero. È solo il settore in cui una società quotata in borsa opera, gli interessi in gioco son ben più importanti delle questioni legate al calcio.
In ogni caso tra un’indagine con eventuali accuse mosse e l’avere commesso realmente un qualche illecito c’è di mezzo il mare e noi non abbiamo elementi per valutare.
Dal poco che so, per altri tipi di beni(immobili, macchinari ecc) esistono parametri oggettivi per stabilire se ci sia stato qualcosa di sospetto/strano nelle operazioni economico-finanziarie che li hanno avuti ad oggetto, per i calciatori mi sembra che questi parametri non esistano. Quindi, da ignorante, mi sembra destinato a dissolversi tutto in una bolla di sapone.
Concordo con te.
Se davvero si vuole uscire da questo equivoco che attanaglia il calcio bisogna iniziare a distinguere i soldi veri da quelli di carta.
Io credo che un calciatore debba essere un dipendente e non un bene.
Inutile e deleterio scrivere a bilancio cifre e ammortamenti che si prestano a questi e altri disastri.
O , perlomeno , se si vuole continuare cosi la si finisca di sollevare polveroni inutili.
Se io milan mi alzo un giorno e voglio dichiarare che ballo vale 100 mln c'è qualcuno o qualcosa che me lo può impedire?
Si potrebbe studiare qualche parametro che collega stipendio a presunto valore del cartellino ma pure questo è raggirabile.
I soldi veri del calcio alla fine sono pochi rispetto a quelli che si legge .