Pioli:"Sono felice. Ora tanto lavoro e poche vacanze".

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Stefano Pioli intervistato dal Milan sul rinnovo di contratto e sul futuro:"Ho sempre desiderato questo e ho sempre lavorato per cercare di ottenere il meglio da me stesso e dalla squadra, con la speranza di poter continuare a fare un lavoro fatto di qualità e di continuità. C'è grande felicità per questo attestato di stima da parte del club, però al tempo stesso ci dev'essere ancora grande concentrazione. Stiamo facendo bene, ci aspetta una partita importantissima e difficilissima con l'Atalanta. Rimaniamo concentrati. Come ho detto ieri sera, il nostro futuro è adesso. Da queste ultime tre partite possiamo ricavare qualche spunto interessante e una classifica migliore, oltre che delle basi ancor più solide in vista della prossima stagione. Bisogna credere nelle proprie idee, nel proprio lavoro e nelle qualità dei giocatori. Ho sempre sostenuto ed ero sincero quando dicevo che qui a Milanello abbiamo sempre avuto tutto il necessario per lavorare al meglio. Siamo stati bravi a non farci distrarre da niente, ma avere come unico obiettivo quello di finire la stagione senza rimpianti, avendo dato tutto. Su quello ci siamo concentrati e quello dobbiamo ancora riuscire a fare per altri 10 giorni".

"La presenza del pubblico? Vivere questo momento di positività, di risultati importanti e di prestazioni positive a livello tecnico insieme ai nostri tifosi sarebbe fantastico. Mi immagino un San Siro stracolmo di attesa, di passione ed entusiasmo. I nostri tifosi ci hanno sostenuto sempre, soprattutto nei momenti difficili. Quasi sempre avviene il contrario solitamente, invece ai nostri bastava veramente poco per sostenerci e starci vicino. Adesso ci darebbe tantissimo ed è un peccato non averli allo stadio, ma sono con noi sempre".

"Quando ho ricevuto la prima chiamata del Milan? E' arrivata in un momento particolare per me, dove avevo tante altre possibilità. Quando è arrivata questa chiamata, ho capito subito che poteva essere l'occasione giusta. Il solo pensiero era quello di dare il massimo e sfruttare l'opportunità. Alleno uno tra i club più prestigiosi e gloriosi al mondo, con una tifoseria fantastica. Più contenti di me in questo momento è difficile trovarne".

"Per la prossima stagione ci son da fare tante cose, tante valutazioni. Il periodo di pausa sarà breve, dipenderà anche da come finiremo in classifica. Dal 3 agosto senz'altro poche vacanze e tanto lavoro per cercare di preparare al meglio la prossima stagione".
 
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Umanamente sembra un persona splendida. Aveva già dimostr con la Viola di essere un uomo di grande spessore .Si vede che i giocatori lo rispettano e lo amano.
Credo che la svoltà per la sqaudra sia stato l'arrivo di un leader come Ibra e la partenza di Suso. Poi c'è da sottlineare questa "trouvaille" di giocare con Francky e Benny a piedi invertiti. A volte un dettaglio puo cabiare tante cose. Bravi i nostri ragazzi . Adesso dobbiamo fare un mercato veramente oculato.
Sempre con i nostri ragazzi.
 

A.C Milan 1899

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Umanamente sembra un persona splendida. Aveva già dimostr con la Viola di essere un uomo di grande spessore .Si vede che i giocatori lo rispettano e lo amano.
Credo che la svoltà per la sqaudra sia stato l'arrivo di un leader come Ibra e la partenza di Suso. Poi c'è da sottlineare questa "trouvaille" di giocare con Francky e Benny a piedi invertiti. A volte un dettaglio puo cabiare tante cose. Bravi i nostri ragazzi . Adesso dobbiamo fare un mercato veramente oculato.
Sempre con i nostri ragazzi.

L’arrivo di Ibra e la partenza di Suso e Piatek, che era non meno condizionante (in negativo) dello spagnolo, per il gioco. Avere un attaccante la davanti che non tiene un pallone che sia uno e che segna solo goal che segnerebbe anche un tetraplegico è (era, per fortuna) un discreto problema. Un po’ come quando avevamo il buon Luther Blissett. Suso e Piatek erano i due polipi villosi della squadra, non a caso appena arrivato Ibra li ha segati di netto subito.
 
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L’arrivo di Ibra e la partenza di Suso e Piatek, che era non meno condizionante (in negativo) dello spagnolo, per il gioco. Avere un attaccante la davanti che non tiene un pallone che sia uno e che segna solo goal che segnerebbe anche un tetraplegico è (era, per fortuna) un discreto problema. Un po’ come quando avevamo il buon Luther Blissett.

Assolutamente. Ti ricordi certe partite dove non potevamo uscire dal nostro campo perché no nc"era nessuno li davanti per fare salire la squadra o giocare di sponda.
Mi ricordo di una partita contro l'Empoli di Sarri a San Siro nella quale eravamo costretto a giocare tutta la partita nel nostro campo. Umiliati dal primo all'ultimo minuto.

Sopratutto quando sei sotto pressing come ieri ti serve come il pane un punto di riferimento. Dopo un quarto d'oro di pressing totale Ibra sale in cattedra è tutto diventa piu facile.
 
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Hai anche ragione su Piatek . Ad un certo punto era sempre per terra a chiedere dei falli inesistenti. Si faceva sempre anticipare. Qui si parla anche di carattere non solo di struttura fisica. Inzaghi che era magro come un ramoscello aveva un goico spalle alla porta fantastico sapeva "mettere" il corpo.
 

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