Pioli si prende il Milan. Più poteri e mercato.

darden

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Cosa si sta per prendere Pioli in realtà non si puo dire :D

E' li per essere il capro espiatorio, tutto il resto sono ca..te.
Sai meglio di me come funzionano le cose... o cambiano più di metà della squadra o Pioli visti i rapporti con i giocatori è un allenatore già finito al Milan, soprattutto dopo aver fatto le scarpe a Maldini. Se la società lo tiene lì come capro espiatorio non arriva a Natale perchè sappiamo bene che se una squadra gioca contro l'allenatore la stagione non può andare bene

In una società seria con seri obiettivi ci sarebbe un confronto tra società e giocatori per capire se Pioli sia la persona giusta...
 

Goro

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La GDS pubblica l'ennesimo articolo (ormai sembrano delle vere e proprie veline... NDR) su Pioli plenipotenziario. La GDS sottolinea ancora una volta che dopo l'addio di Maldini, Pioli diventa il referente tecnico. Verrà coinvolto in ogni scelta. E Milanello sarà sotto la sua supervisione. Il tecnico indicherà anche aree da rinforzare e possibili identikit di giocatori che interessano. Il club si muoverà in sintonia. Un termine di paragone? Capello, che nel Milan di Berlusconi aveva un ruolo di primo piano. Pioli viene apprezzato dalla società per le abilità in campo e per l buone maniere fuori.

CorSera: «Coach» Pioli esce rafforzato: c’è lui al centro del progetto Inciderà di più nelle scelte di mercato. Alla proprietà piace perché trova soluzioni ai problemi e valorizza i giovani. Pioli gode della piena fiducia di Gerry Cardinale e di Red- Bird. Tanto da non essere mai stato messo in discussione, nemmeno nei momenti più critici della stagione. Il tecnico potrà incidere maggiormente nelle strategie di mercato, dovrà rapportarsi con l’ad Giorgio Furlani e il capo scout Geoffrey Moncada. Di fatto sarà coinvolto in maniera più diretta nella scelta degli acquisti e della cessioni. Un ruolo nuovo anche per lui, che diventerà una figura ancora più centrale nella costruzione del Milan che verrà. I rapporti con Maldini e Massara erano eccellenti. Pioli non ha dimenticato come l’area tecnica lo difese nell’estate del 2020, quando l’ad Gazidis stava valutando l’ipotesi (non approfondita) Rangnick. Questi tre anni sono stati la prova che quella fu la scelta giusta. Ma non è stato solo lo scudetto o il feeling ri- trovato con la Champions a convincere Cardinale che Pioli era il «coach» ideale per proseguire il percorso di crescita. La valorizzazione dei più giovani è stato un plus a suo favore. Come lo stile: mai sopra le righe, niente urlacci, né polemiche eccessive con gli arbitri. Da RedBird non viene considerato aziendalista nel senso negativo del termine: piace perché trova una soluzione invece di aggiungere problemi. La proprietà ha apprezzato il fatto che abbia portato a termine una stagione nel complesso positiva nonostante una rosa inadeguata al doppio impegno. Ha un contratto lungo, fino a giugno 2025, a 4 milioni più bonus: un ingaggio consistente, che si è meritato dopo la conquista del tricolore. Concluse le fatiche di una stagione lunga e complicata, ieri era nella sua Parma in cerca di serenità. Poi andrà in vacanza nel suo buen retiro di Forte dei Marmi. Ma col telefono sempre a portata: c’è un Milan da costruire.

Milan: Beane, algoritmi e i ruoli di Moncada e Furlani QUI -) Milan: Beane, algoritmi e i ruoli della triade

Come farci pentire dello scudetto: Allegri nemmeno dopo 9 vinti ha tutto questo potere, a noi ne è bastato un misero per dare le chiavi di Milanello a questo personaggio.
 
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La GDS pubblica l'ennesimo articolo (ormai sembrano delle vere e proprie veline... NDR) su Pioli plenipotenziario. La GDS sottolinea ancora una volta che dopo l'addio di Maldini, Pioli diventa il referente tecnico. Verrà coinvolto in ogni scelta. E Milanello sarà sotto la sua supervisione. Il tecnico indicherà anche aree da rinforzare e possibili identikit di giocatori che interessano. Il club si muoverà in sintonia. Un termine di paragone? Capello, che nel Milan di Berlusconi aveva un ruolo di primo piano. Pioli viene apprezzato dalla società per le abilità in campo e per l buone maniere fuori.

CorSera: «Coach» Pioli esce rafforzato: c’è lui al centro del progetto Inciderà di più nelle scelte di mercato. Alla proprietà piace perché trova soluzioni ai problemi e valorizza i giovani. Pioli gode della piena fiducia di Gerry Cardinale e di Red- Bird. Tanto da non essere mai stato messo in discussione, nemmeno nei momenti più critici della stagione. Il tecnico potrà incidere maggiormente nelle strategie di mercato, dovrà rapportarsi con l’ad Giorgio Furlani e il capo scout Geoffrey Moncada. Di fatto sarà coinvolto in maniera più diretta nella scelta degli acquisti e della cessioni. Un ruolo nuovo anche per lui, che diventerà una figura ancora più centrale nella costruzione del Milan che verrà. I rapporti con Maldini e Massara erano eccellenti. Pioli non ha dimenticato come l’area tecnica lo difese nell’estate del 2020, quando l’ad Gazidis stava valutando l’ipotesi (non approfondita) Rangnick. Questi tre anni sono stati la prova che quella fu la scelta giusta. Ma non è stato solo lo scudetto o il feeling ri- trovato con la Champions a convincere Cardinale che Pioli era il «coach» ideale per proseguire il percorso di crescita. La valorizzazione dei più giovani è stato un plus a suo favore. Come lo stile: mai sopra le righe, niente urlacci, né polemiche eccessive con gli arbitri. Da RedBird non viene considerato aziendalista nel senso negativo del termine: piace perché trova una soluzione invece di aggiungere problemi. La proprietà ha apprezzato il fatto che abbia portato a termine una stagione nel complesso positiva nonostante una rosa inadeguata al doppio impegno. Ha un contratto lungo, fino a giugno 2025, a 4 milioni più bonus: un ingaggio consistente, che si è meritato dopo la conquista del tricolore. Concluse le fatiche di una stagione lunga e complicata, ieri era nella sua Parma in cerca di serenità. Poi andrà in vacanza nel suo buen retiro di Forte dei Marmi. Ma col telefono sempre a portata: c’è un Milan da costruire.

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Allegri sei tu? 😁
 

Zenos

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La GDS pubblica l'ennesimo articolo (ormai sembrano delle vere e proprie veline... NDR) su Pioli plenipotenziario. La GDS sottolinea ancora una volta che dopo l'addio di Maldini, Pioli diventa il referente tecnico. Verrà coinvolto in ogni scelta. E Milanello sarà sotto la sua supervisione. Il tecnico indicherà anche aree da rinforzare e possibili identikit di giocatori che interessano. Il club si muoverà in sintonia. Un termine di paragone? Capello, che nel Milan di Berlusconi aveva un ruolo di primo piano. Pioli viene apprezzato dalla società per le abilità in campo e per l buone maniere fuori.

CorSera: «Coach» Pioli esce rafforzato: c’è lui al centro del progetto Inciderà di più nelle scelte di mercato. Alla proprietà piace perché trova soluzioni ai problemi e valorizza i giovani. Pioli gode della piena fiducia di Gerry Cardinale e di Red- Bird. Tanto da non essere mai stato messo in discussione, nemmeno nei momenti più critici della stagione. Il tecnico potrà incidere maggiormente nelle strategie di mercato, dovrà rapportarsi con l’ad Giorgio Furlani e il capo scout Geoffrey Moncada. Di fatto sarà coinvolto in maniera più diretta nella scelta degli acquisti e della cessioni. Un ruolo nuovo anche per lui, che diventerà una figura ancora più centrale nella costruzione del Milan che verrà. I rapporti con Maldini e Massara erano eccellenti. Pioli non ha dimenticato come l’area tecnica lo difese nell’estate del 2020, quando l’ad Gazidis stava valutando l’ipotesi (non approfondita) Rangnick. Questi tre anni sono stati la prova che quella fu la scelta giusta. Ma non è stato solo lo scudetto o il feeling ri- trovato con la Champions a convincere Cardinale che Pioli era il «coach» ideale per proseguire il percorso di crescita. La valorizzazione dei più giovani è stato un plus a suo favore. Come lo stile: mai sopra le righe, niente urlacci, né polemiche eccessive con gli arbitri. Da RedBird non viene considerato aziendalista nel senso negativo del termine: piace perché trova una soluzione invece di aggiungere problemi. La proprietà ha apprezzato il fatto che abbia portato a termine una stagione nel complesso positiva nonostante una rosa inadeguata al doppio impegno. Ha un contratto lungo, fino a giugno 2025, a 4 milioni più bonus: un ingaggio consistente, che si è meritato dopo la conquista del tricolore. Concluse le fatiche di una stagione lunga e complicata, ieri era nella sua Parma in cerca di serenità. Poi andrà in vacanza nel suo buen retiro di Forte dei Marmi. Ma col telefono sempre a portata: c’è un Milan da costruire.

Milan: Beane, algoritmi e i ruoli di Moncada e Furlani QUI -) Milan: Beane, algoritmi e i ruoli della triade
Secondo me ha dato il cu a Gerry.
Non lavorativamente parlando.
 

Lineker10

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Sai meglio di me come funzionano le cose... o cambiano più di metà della squadra o Pioli visti i rapporti con i giocatori è un allenatore già finito al Milan, soprattutto dopo aver fatto le scarpe a Maldini. Se la società lo tiene lì come capro espiatorio non arriva a Natale perchè sappiamo bene che se una squadra gioca contro l'allenatore la stagione non può andare bene

In una società seria con seri obiettivi ci sarebbe un confronto tra società e giocatori per capire se Pioli sia la persona giusta...
Certo e noi tutti sappiamo come andranno le cose.

Ci siamo già passati con altre "rivoluzioni". Cinesi/Montella, Elliott/Gattuso, le dinamiche le conosciamo: si conferma l'allenatore per calmare sul momento le acque, poi si sacrifica se le cose vanno male.

Tra l'altro Pioli lo faranno esporre un casino, non essendoci altre figure. Gli attribuiranno tutte le responsabilità ma stai sicuro che nel concreto delle scelte di mercato conterà meno di zero.

Pioli non parla neanche l'inglese oltretutto. Boh a me pare una situazione paradossale per quanto è ridicola.
 

-Lionard-

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Certo e noi tutti sappiamo come andranno le cose.

Ci siamo già passati con altre "rivoluzioni". Cinesi/Montella, Elliott/Gattuso, le dinamiche le conosciamo: si conferma l'allenatore per calmare sul momento le acque, poi si sacrifica se le cose vanno male.

Tra l'altro Pioli lo faranno esporre un casino, non essendoci altre figure. Gli attribuiranno tutte le responsabilità ma stai sicuro che nel concreto delle scelte di mercato conterà meno di zero.

Pioli non parla neanche l'inglese oltretutto. Boh a me pare una situazione paradossale per quanto è ridicola.
A questo cosa ho pensato anche io e smonta tutta la teoria della grande amicizia tra Pioli e Cardinale. Ricordo ancora le immagini di Saelemakers usato come interprete per parlare con CDK i primi giorni del suo arrivo (ah Charles parla inglese molto bene, quindi è facile capire quale fosse il problema...).

Pioli non può non saperlo e questa campagna stampa che lo sta presentando come colui che di fatto ha contribuito alla cacciata di Maldini dal Milan non lo sta aiutando per nulla. I tempi di "Pioli is on fire" sono finiti e la prossima stagione sarà torrida per lui dal punto di vista ambientale, sia nello spogliatoio (in bocca al lupo per gestire un gruppo che lo aveva già abbandonato a gennaio) sia allo stadio. Ne sarebbe uscito come un gigante se si fosse dimesso, avrebbe cancellato in un colpo solo l'ultima stagione ma davanti a 10 milioni netti i valori passano in secondo piano. Peccato, pensavo davvero fosse una persona di una pasta diversa.
 

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La GDS pubblica l'ennesimo articolo (ormai sembrano delle vere e proprie veline... NDR) su Pioli plenipotenziario. La GDS sottolinea ancora una volta che dopo l'addio di Maldini, Pioli diventa il referente tecnico. Verrà coinvolto in ogni scelta. E Milanello sarà sotto la sua supervisione. Il tecnico indicherà anche aree da rinforzare e possibili identikit di giocatori che interessano. Il club si muoverà in sintonia. Un termine di paragone? Capello, che nel Milan di Berlusconi aveva un ruolo di primo piano. Pioli viene apprezzato dalla società per le abilità in campo e per l buone maniere fuori.

CorSera: «Coach» Pioli esce rafforzato: c’è lui al centro del progetto Inciderà di più nelle scelte di mercato. Alla proprietà piace perché trova soluzioni ai problemi e valorizza i giovani. Pioli gode della piena fiducia di Gerry Cardinale e di Red- Bird. Tanto da non essere mai stato messo in discussione, nemmeno nei momenti più critici della stagione. Il tecnico potrà incidere maggiormente nelle strategie di mercato, dovrà rapportarsi con l’ad Giorgio Furlani e il capo scout Geoffrey Moncada. Di fatto sarà coinvolto in maniera più diretta nella scelta degli acquisti e della cessioni. Un ruolo nuovo anche per lui, che diventerà una figura ancora più centrale nella costruzione del Milan che verrà. I rapporti con Maldini e Massara erano eccellenti. Pioli non ha dimenticato come l’area tecnica lo difese nell’estate del 2020, quando l’ad Gazidis stava valutando l’ipotesi (non approfondita) Rangnick. Questi tre anni sono stati la prova che quella fu la scelta giusta. Ma non è stato solo lo scudetto o il feeling ri- trovato con la Champions a convincere Cardinale che Pioli era il «coach» ideale per proseguire il percorso di crescita. La valorizzazione dei più giovani è stato un plus a suo favore. Come lo stile: mai sopra le righe, niente urlacci, né polemiche eccessive con gli arbitri. Da RedBird non viene considerato aziendalista nel senso negativo del termine: piace perché trova una soluzione invece di aggiungere problemi. La proprietà ha apprezzato il fatto che abbia portato a termine una stagione nel complesso positiva nonostante una rosa inadeguata al doppio impegno. Ha un contratto lungo, fino a giugno 2025, a 4 milioni più bonus: un ingaggio consistente, che si è meritato dopo la conquista del tricolore. Concluse le fatiche di una stagione lunga e complicata, ieri era nella sua Parma in cerca di serenità. Poi andrà in vacanza nel suo buen retiro di Forte dei Marmi. Ma col telefono sempre a portata: c’è un Milan da costruire.

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