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Quando un giocatore di Serie A, fa il passaggio che ha fatto Calabria ieri,
significa che non sai giocare a calcio e devi cambiare lavoro.
Se non ti aspetti il pressing, allora hai sbagliato mestiere.
Quello è essere scarsi, non è essere disposti male in campo,
le opzioni di passaggio le dettano anche i compagni, ma hanno paura di andarla a prendere, spesso.
L'errore di Calabria, entrato da 5 minuti, è figlio della sua povertà tecnica.
Così come l'errore di Conti del primo tempo, sia chiaro.
Non sono d'accordo. Sul passaggio di Calabria, che è tecnicamente sbagliato certo, c'è pressione dell'avversario e l'unica linea di passaggio disponibile è verso Biglia, che è marcato. Calabria avrebbe dovuto rinviare lungo, anche il passaggio fosse stato giusto Biglia sarebbe stato in difficoltà. Pochi minuti prima lo stesso Biglia aveva perso una palla simile, su un passaggio di Musacchio, dove Perotti aveva sbagliato clamorosamente.
Le palle perse sono state tantissime, non soltanto l'episodio di Calabria sul goal, segno che ci sono problemi di struttura. Quando si perde una palla malamente ci sta l'errore individuale, quando per 30 minuti ogni volta che si imposta l'azione si rischia di essere intercettati bisogna capire il perchè, e certamente il fatto di impostare con 3 difensori e 2 centrocampisti, più 5 giocatori passivi oltre la linea del pressing avversario... non ci vuole Guardiola per capire perchè perdiamo palla.
Ormai al Milan si vede le cose non in modo miope, siamo proprio ciechi. Siamo accecati dalla rabbia.