Pino Insegno querela Open per "campagna denigratoria"

fabri47

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Il conduttore e doppiatore Pino Insegno, tramite l'avvocato Roberto De Vita, ha querelato il sito Open per "la violazione dei principi di verità, il coinvolgimento di aspetti di vita privata e familiare con rappresentazioni false e distorte, la finalità politica strumentale, la gravissima lesione reputazionale artistica e professionale con il conseguente danno economico" che "hanno travalicato ogni accettabile diritto di cronaca e critica giornalistica".

Insegno aggiunge che è stata imbastita "una campagna mediatica denigratoria continuativa, costruita su falsità e strumentalmente orientata a colpire Giorgia Meloni" ed "in cui la mia storia artistica di 40 anni di teatro, tv, doppiaggio e spettacolo in genere, viene cancellata e la mia reputazione personale diffamata, dove non ci sono numeri a giustificare presunti insuccessi ma solo la vicinanza trasparente ad una donna di destra e la mia libertà di artista non allineato alle logiche che hanno governato da sempre la Rai".
 

Ringhio8

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Il conduttore e doppiatore Pino Insegno, tramite l'avvocato Roberto De Vita, ha querelato il sito Open per "la violazione dei principi di verità, il coinvolgimento di aspetti di vita privata e familiare con rappresentazioni false e distorte, la finalità politica strumentale, la gravissima lesione reputazionale artistica e professionale con il conseguente danno economico" che "hanno travalicato ogni accettabile diritto di cronaca e critica giornalistica".

Insegno aggiunge che è stata imbastita "una campagna mediatica denigratoria continuativa, costruita su falsità e strumentalmente orientata a colpire Giorgia Meloni" ed "in cui la mia storia artistica di 40 anni di teatro, tv, doppiaggio e spettacolo in genere, viene cancellata e la mia reputazione personale diffamata, dove non ci sono numeri a giustificare presunti insuccessi ma solo la vicinanza trasparente ad una donna di destra e la mia libertà di artista non allineato alle logiche che hanno governato da sempre la Rai".
Open, come fanpage, repubblica, e la setta dovrebbero fare la fine di Charlie Hebdo. Non é giornalismo quello che fanno, ma solo cercare di distruggere le persone che non sono vicine ad una certa parte politica
 

gabri65

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Il conduttore e doppiatore Pino Insegno, tramite l'avvocato Roberto De Vita, ha querelato il sito Open per "la violazione dei principi di verità, il coinvolgimento di aspetti di vita privata e familiare con rappresentazioni false e distorte, la finalità politica strumentale, la gravissima lesione reputazionale artistica e professionale con il conseguente danno economico" che "hanno travalicato ogni accettabile diritto di cronaca e critica giornalistica".

Insegno aggiunge che è stata imbastita "una campagna mediatica denigratoria continuativa, costruita su falsità e strumentalmente orientata a colpire Giorgia Meloni" ed "in cui la mia storia artistica di 40 anni di teatro, tv, doppiaggio e spettacolo in genere, viene cancellata e la mia reputazione personale diffamata, dove non ci sono numeri a giustificare presunti insuccessi ma solo la vicinanza trasparente ad una donna di destra e la mia libertà di artista non allineato alle logiche che hanno governato da sempre la Rai".

E per avere ragione si rivolge alla justizia, che è chiaramente un ente di destra.

Secondo me è lui che finirà dentro con minimo un ergastolo.
 

Blu71

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Open, come fanpage, repubblica, e la setta dovrebbero fare la fine di Charlie Hebdo. Non é giornalismo quello che fanno, ma solo cercare di distruggere le persone che non sono vicine ad una certa parte politica

Tutto vero ma secondo me Insegno si è reso - da solo - un obiettivo molto facile da colpire.
 
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Open è fake per natura. Si spaccia come fonte antifake, non si sa bene in base a cosa e in base a quale elemento superpartes, facendo credere che quanto pubblica sia più autorevole di altre fonti quando semplicemente è il punto di vista o la versione comoda a proprietari, editori, finanziatorine sgherri vari
 

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Open, come fanpage, repubblica, e la setta dovrebbero fare la fine di Charlie Hebdo. Non é giornalismo quello che fanno, ma solo cercare di distruggere le persone che non sono vicine ad una certa parte politica
Hanno anche i debunker che ti fanno fotomontaggi per giustificare le decapitazioni di bambini. Quindi non si occupano solo di massacrare gli innocenti ma anche di tutelare i peggiori carnefici.
 

Toby rosso nero

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A proposito di Fact Checker, ma di questa tizia (???) ultra woke cosa diciamo? :asd:

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