Esatto, chiediamoci anche perchè tutti gli attaccanti passati di qui negli ultimi 4 anni (tra cui un certo Higuain) hanno fatto pietà. Forse, ma dico forse, se da dietro non arrivano assist...
Higuain adesso alla Juve ha la stessa media goal che aveva da noi, per minutaggio. Vuoi vedere che semplicemente Higuain non è più il giocatore di un tempo? E gli assist a Piatek erano arrivati nel girone d’andata, si era mangiato l’impossibile. Le partite con Toro, Napoli, Juve, Brescia, Inter e Parma dovrebbero essere ricordate, anche perché nelle prime tre si mangiò dei goal che ci costarono le vittorie con Toro e Napoli e il pareggio con la Juve.
Certo se poi per assist si intende avere cinque palle goal pulite a partita così che anche Marazzina ne segnerebbe uno allora dovrebbe andare al Real. Speriamo che lo prendano.
Per me si sta comunque esagerando. Il giocatore non è quello che stiamo vedendo in questi mesi, ha certamente dei limiti per carità, ma non è il pippone che si vuol far credere. E ovviamente lo venderemo al prezzo di un pippone, salvo poi doversi ricredere quando ricomincerà a segnare con due esterni veri alle spalle.
Chiediamoci piuttosto perché riusciamo a bruciare qualsiasi giocatore minimamente promettente che arriva. Un altro è Paquetá.
Piatek è il classico giocatore sovradimensionato da tifosi e media. Il classico giocatore che si è deciso che è forte e quindi è forte punto e stop e se dovesse far pena per tutto il resto della carriera sarà sempre colpa di altri, fosse anche del gatto Silvestro. Quando parliamo di uno che nemmeno in Polonia (un campionato da Serie D) faceva sfracelli. 147 presenze in Polonia e 41 goal, quando uno come Igor Angulo a fine carriera ha 97 presenze e 60 goal nel medesimo campionato. E anche considerando gli ultimi due anni in Polonia Piatek non si avvicina minimamente a quelle cifre.
Il fatto è che ha fatto 6 mesi della vita qui in Italia che hanno gettato fumo negli occhi e ora molti non sono disposti a tornare indietro nelle loro valutazioni di questo giocatore. Un po’ come considerare Schillaci il Nordahl italiano per quanto fatto nel 1989/1990, insomma.
P.s: sono anni che andiamo avanti dicendo che abbiamo fior di attaccanti che non rendono per colpa di altri, peccato che andati via da noi facciano pena uguale.
Poi arriva Ibra e o fa goal o è comunque determinante come col Brescia, dove senza la sua invenzione il goal vittoria non ci sarebbe mai stato. Se poi essere attaccanti significa spingere dentro palloni che anche un mongospastico butterebbe dentro potevamo tenerci Cutrone, che, finito il periodo magico di Piatek, non ha una media minutaggio/goal inferiore a quest’ultimo, nè al Milan nè altrove. Solo che essere attaccanti significa qualcosa di più che aspettare palloni perfetti sulla testa o sui piedi che anche un Cacia qualunque metterebbe dentro.