Pensieri...a ruota libera

andre

No pain, no gain
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Bisognerebbe trasferirsi in qualche paese caldo, magari un'isola. Niente ****ate, niente problemi, lontano da sta società
 
A

alexrossonero

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Quando mi chiedono come sto, nel 99% dei casi mi sento decisamente a disagio nel rispondere. Trascurando le volte in cui ti senti davvero bene a 360 gradi e quelle in cui ti senti una *****, volte nelle quali la risposta diventa immediata, per il resto il primo pensiero che viene in mente è "boh, non ci avevo pensato fino ad ora"..tralasciando il reale significato della domanda per chi te l'ha porta. Tanto che ho cominciato ad elaborare risposte predefinite del tutto insignificanti: "ma si, va'". "Non c'è male". "Non mi lamento". Cioè, dai, che risposte sono? in effetti il discorso muore sempre lì. E siccome sono completamente onesto con me stesso, il più delle volte non mi degno nemmeno di contraccambiare: "e tu come stai?"...non perchè non mi interessi (beh si, anche per questo), ma soprattutto perchè so che la risposta che riceverei avrebbe più o meno la stessa rilevanza di quelle in precedenza date da me, nulla.
 
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In quanto Scozzese chiedo la rimozione della bandiera inglese e la sua sostituzione con la Bandiera Scozzese. O, al limite, quella del Regno Unito.

E voglio anche il Basco.

Ridicoli gli italioti che si spacciano per stranieri... come gli italo-inglesi o gli italo-ammerigani o i giappo-italiani :fuma:
 

andre

No pain, no gain
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Quando mi chiedono come sto, nel 99% dei casi mi sento decisamente a disagio nel rispondere. Trascurando le volte in cui ti senti davvero bene a 360 gradi e quelle in cui ti senti una *****, volte nelle quali la risposta diventa immediata, per il resto il primo pensiero che viene in mente è "boh, non ci avevo pensato fino ad ora"..tralasciando il reale significato della domanda per chi te l'ha porta. Tanto che ho cominciato ad elaborare risposte predefinite del tutto insignificanti: "ma si, va'". "Non c'è male". "Non mi lamento". Cioè, dai, che risposte sono? in effetti il discorso muore sempre lì. E siccome sono completamente onesto con me stesso, il più delle volte non mi degno nemmeno di contraccambiare: "e tu come stai?"...non perchè non mi interessi (beh si, anche per questo), ma soprattutto perchè so che la risposta che riceverei avrebbe più o meno la stessa rilevanza di quelle in precedenza date da me, nulla.

straquoto
 
L

Livestrong

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Quando mi chiedono come sto, nel 99% dei casi mi sento decisamente a disagio nel rispondere. Trascurando le volte in cui ti senti davvero bene a 360 gradi e quelle in cui ti senti una *****, volte nelle quali la risposta diventa immediata, per il resto il primo pensiero che viene in mente è "boh, non ci avevo pensato fino ad ora"..tralasciando il reale significato della domanda per chi te l'ha porta. Tanto che ho cominciato ad elaborare risposte predefinite del tutto insignificanti: "ma si, va'". "Non c'è male". "Non mi lamento". Cioè, dai, che risposte sono? in effetti il discorso muore sempre lì. E siccome sono completamente onesto con me stesso, il più delle volte non mi degno nemmeno di contraccambiare: "e tu come stai?"...non perchè non mi interessi (beh si, anche per questo), ma soprattutto perchè so che la risposta che riceverei avrebbe più o meno la stessa rilevanza di quelle in precedenza date da me, nulla.

Le domande di routine mi hanno sempre provocato ribrezzo assoluto. Quelli che ti conoscono, gli unici a cui importa, sanno già come stai. Quelli che non ti conoscono te lo chiedono per dire qualcosa.

Il bel tacer non fu mai scritto disse qualcuno, e secondo me aveva ragionissima
 
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