Pellegatti:"Milan, l'allenatore lo sceglie l'algoritmo".

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Carlo Pellegatti a Radio Rossonera:

Roma, già uno spareggio per la Champions?
“No, spareggio no, direi che ha tutto da perdere la Roma. Se perde contro il Milan ci togliamo definitivamente una rivale, perché sarebbe difficile recuperare 11 o 12 punti a metà stagione. Non voglio più parlare di obiettivi e traguardi, vivo ormai alla domenica. Sono pieno di bruciature: vinci delle partite, ti sembra che la ferita si stia rimarginando ma poi perdi ancora”.

Cosa ne pensi del momento di Loftus Cheek?
“La posizione di campo non è quella del trequartista, non fa il terzo in mezzo alla Kessiè, ha bisogno di grandi progressione. Quindi quando lo mettono lì non è nel ruolo giusto. Forse era abituato ad allenamenti molto più intensi, quindi magari ha perso qualcosa sul piano del tono. In questo senso capisco le perplessità, a un certo punto della partita sembra sempre che manchi un po’ di energia”.

Parlando di infortuni, Florenzi ancora no ma Sportiello sì…
“C’è anche Okafor, che è tornato per Milan-Roma. Ha un leggero sovraccarico, poteva già giocare a Empoli ma il Milan ha scelto una via prudente. Anche Sportiello è tornato in modo tonico, anche se Mirante ha fatto bene in sua assenza. Tornando su Okafor: si tratta di fargli recuperare le energie per fargli giocare due partite in cinque giorni”.

Si sa qualcosa di Conte?
“Pioli sta peccando molto sul doppio impegno. L’anno scorso lo avevo assolto, dal momento che era la prima volta, in un certo senso. Per quello che riguarda Antonio Conte, io non credo assolutamente che possa diventare l’allenatore del Milan nel prossimo anno. Non è la tipologia di allenatore del Milan. Prima di tutto per il costo, secondo per le sue richieste, terzo per l’impatto di Conte con questa società. Sarebbe la figura ideale, ma non credo che sia la figura preferita per questo genere di management. Se dovessi scommettere adesso non credo neanche a Thiago Motta, forse più a una novità scelta dall’algoritmo. Attenzione anche a Ibrahimovic: avrà peso sulla decisione? Io non lo so, speriamo di sì. Conoscendo questa proprietà, però, in questo momento non credo a Conte. L’allenatore del prossimo anno deve essere scelto massimo a febbraio”.
 
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Carlo Pellegatti a Radio Rossonera:

Roma, già uno spareggio per la Champions?
“No, spareggio no, direi che ha tutto da perdere la Roma. Se perde contro il Milan ci togliamo definitivamente una rivale, perché sarebbe difficile recuperare 11 o 12 punti a metà stagione. Non voglio più parlare di obiettivi e traguardi, vivo ormai alla domenica. Sono pieno di bruciature: vinci delle partite, ti sembra che la ferita si stia rimarginando ma poi perdi ancora”.

Cosa ne pensi del momento di Loftus Cheek?
“La posizione di campo non è quella del trequartista, non fa il terzo in mezzo alla Kessiè, ha bisogno di grandi progressione. Quindi quando lo mettono lì non è nel ruolo giusto. Forse era abituato ad allenamenti molto più intensi, quindi magari ha perso qualcosa sul piano del tono. In questo senso capisco le perplessità, a un certo punto della partita sembra sempre che manchi un po’ di energia”.

Parlando di infortuni, Florenzi ancora no ma Sportiello sì…
“C’è anche Okafor, che è tornato per Milan-Roma. Ha un leggero sovraccarico, poteva già giocare a Empoli ma il Milan ha scelto una via prudente. Anche Sportiello è tornato in modo tonico, anche se Mirante ha fatto bene in sua assenza. Tornando su Okafor: si tratta di fargli recuperare le energie per fargli giocare due partite in cinque giorni”.

Si sa qualcosa di Conte?
“Pioli sta peccando molto sul doppio impegno. L’anno scorso lo avevo assolto, dal momento che era la prima volta, in un certo senso. Per quello che riguarda Antonio Conte, io non credo assolutamente che possa diventare l’allenatore del Milan nel prossimo anno. Non è la tipologia di allenatore del Milan. Prima di tutto per il costo, secondo per le sue richieste, terzo per l’impatto di Conte con questa società. Sarebbe la figura ideale, ma non credo che sia la figura preferita per questo genere di management. Se dovessi scommettere adesso non credo neanche a Thiago Motta, forse più a una novità scelta dall’algoritmo. Attenzione anche a Ibrahimovic: avrà peso sulla decisione? Io non lo so, speriamo di sì. Conoscendo questa proprietà, però, in questo momento non credo a Conte. L’allenatore del prossimo anno deve essere scelto massimo a febbraio”.
Il livello è Glasner o roba del genere. Forza arabi o forza stadio, solo così ci libereremo di questi bovari.
 

7AlePato7

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Carlo Pellegatti a Radio Rossonera:

Roma, già uno spareggio per la Champions?
“No, spareggio no, direi che ha tutto da perdere la Roma. Se perde contro il Milan ci togliamo definitivamente una rivale, perché sarebbe difficile recuperare 11 o 12 punti a metà stagione. Non voglio più parlare di obiettivi e traguardi, vivo ormai alla domenica. Sono pieno di bruciature: vinci delle partite, ti sembra che la ferita si stia rimarginando ma poi perdi ancora”.

Cosa ne pensi del momento di Loftus Cheek?
“La posizione di campo non è quella del trequartista, non fa il terzo in mezzo alla Kessiè, ha bisogno di grandi progressione. Quindi quando lo mettono lì non è nel ruolo giusto. Forse era abituato ad allenamenti molto più intensi, quindi magari ha perso qualcosa sul piano del tono. In questo senso capisco le perplessità, a un certo punto della partita sembra sempre che manchi un po’ di energia”.

Parlando di infortuni, Florenzi ancora no ma Sportiello sì…
“C’è anche Okafor, che è tornato per Milan-Roma. Ha un leggero sovraccarico, poteva già giocare a Empoli ma il Milan ha scelto una via prudente. Anche Sportiello è tornato in modo tonico, anche se Mirante ha fatto bene in sua assenza. Tornando su Okafor: si tratta di fargli recuperare le energie per fargli giocare due partite in cinque giorni”.

Si sa qualcosa di Conte?
“Pioli sta peccando molto sul doppio impegno. L’anno scorso lo avevo assolto, dal momento che era la prima volta, in un certo senso. Per quello che riguarda Antonio Conte, io non credo assolutamente che possa diventare l’allenatore del Milan nel prossimo anno. Non è la tipologia di allenatore del Milan. Prima di tutto per il costo, secondo per le sue richieste, terzo per l’impatto di Conte con questa società. Sarebbe la figura ideale, ma non credo che sia la figura preferita per questo genere di management. Se dovessi scommettere adesso non credo neanche a Thiago Motta, forse più a una novità scelta dall’algoritmo. Attenzione anche a Ibrahimovic: avrà peso sulla decisione? Io non lo so, speriamo di sì. Conoscendo questa proprietà, però, in questo momento non credo a Conte. L’allenatore del prossimo anno deve essere scelto massimo a febbraio”.
Livello di ambizione sotto zero.
Passione ancora meno.
Livello di depressione a piú infinito.
Qui c'è bisogno di un reset totale non solo di proprietà e dirigenza, ma anche a livello di giornalismo vicino al Milan. Abbiamo uno stuolo di servi zoomati leccaculo che stanno finendo di danneggiare il Milan, anziché dare una mano. E un'altra cosa da modificare sarebbe la curva sud, troppo asservita a questa proprietà e dirigenza.
 
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