PDR: Berlusconi si ritira:"Ma Draghi resta dove è".

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Silvio Berlusconi rinuncia alla corsa per la carica di Presidente della Repubblica. Il comunicato affidato a Licia Ronzulli (la mitologica mediatrice ai tempi di Mr Bee NDR).

Ecco il comunicato:"Sono davvero grato, dal profondo del cuore, alle molte migliaia di italiane e italiani che, in questi giorni, mi hanno manifestato affetto, sostegno e incoraggiamento da quando il mio nome è stato indicato per la Presidenza della Repubblica.

Sono grato in particolare alle forze politiche del centro-destra che hanno voluto formulare la mia candidatura, ai tanti parlamentari di tutti gli schieramenti che hanno espresso il loro appoggio e il loro consenso, agli importanti esponenti politici stranieri, in particolare ai vertici del Partito Popolare Europeo, che si sono pronunciati a favore di questa proposta.

Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centro-destra, ho verificato l'esistenza di numeri sufficienti per l'elezione. E' un'indicazione che mi ha onorato e commosso: la Presidenza della Repubblica è la più Alta carica delle nostre istituzioni, rappresenta l'Unità della Nazione, del Paese che amo e al servizio del quale mi sono posto da trent'anni, con tutte le mie energie, le mie capacità, le mie competenze. Nello stesso spirito, ponendo sempre l'interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale, ho riflettuto molto, con i miei familiari ed i dirigenti del mio movimento politico, sulla proposta ricevuta.

L'Italia oggi ha bisogno di unità, al di là della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi.

La Nazione riparte nei momenti difficili se tutti sappiamo trovare, come avvenne nel dopoguerra, un senso comune di appartenenza nella nostra democrazia, superando le lacerazioni e al di là delle legittime ed anzi necessarie distinzioni. Per queste ragioni sono stato il primo a volere un governo di Unità Nazionale che raccogliesse le migliori energie del Paese, e che - con il concorso costruttivo anche dell'opposizione - è servito ad avviare un percorso virtuoso che oggi più che mai, alla luce della situazione sanitaria ed economica, deve andare avanti. Per questo considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia.

In questo stesso spirito, ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la Presidenza della Repubblica.

Continuerò a servire il mio Paese in altro modo, come ho fatto in questi anni, da leader politico e da Parlamentare europeo, evitando che sul mio nome si consumino polemiche o lacerazioni che non trovano giustificazioni che oggi la Nazione non può permettersi. Da oggi lavoreremo quindi con i leader del centro-destra - che rappresenta la maggioranza nel Paese ed a cui spetta l'onere della proposta - per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento.

Occorre individuare una figura capace di rappresentare con la necessaria autorevolezza la Nazione nel mondo e di essere garante delle scelte fondamentali del nostro Paese nello scenario internazionale, l'opzione europea e quella atlantica, sempre complementari e mai contrapponibili, essenziali per garantire la pace e la sicurezza e rispondere alle sfide globali. Spero che il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni sappiano compiere questa scelta nel tempo più breve possibile e con un'ampia convergenza".
 

Andris

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eccolo che fa il kingmaker, come da Letta zio consigliato


Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centro-destra, ho verificato l'esistenza di numeri sufficienti per l'elezione.

ha i numeri sufficienti ma rinuncia per il bene del Paese, che farsa ahah
 

Toby rosso nero

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Il Berlusca non molla, alla quarta o quinta votazione quando tutti gli schemi sono saltati e i riflettori saranno spenti su di lui, rientrerà in gioco.

Decine di cinque stelle erano già pronte a votare Tremonti, fate voi :asd:
 
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Silvio Berlusconi rinuncia alla corsa per la carica di Presidente della Repubblica. Il comunicato affidato a Licia Ronzulli (la mitologica mediatrice ai tempi di Mr Bee NDR).

Ecco il comunicato:"Sono davvero grato, dal profondo del cuore, alle molte migliaia di italiane e italiani che, in questi giorni, mi hanno manifestato affetto, sostegno e incoraggiamento da quando il mio nome è stato indicato per la Presidenza della Repubblica.

Sono grato in particolare alle forze politiche del centro-destra che hanno voluto formulare la mia candidatura, ai tanti parlamentari di tutti gli schieramenti che hanno espresso il loro appoggio e il loro consenso, agli importanti esponenti politici stranieri, in particolare ai vertici del Partito Popolare Europeo, che si sono pronunciati a favore di questa proposta.

Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centro-destra, ho verificato l'esistenza di numeri sufficienti per l'elezione. E' un'indicazione che mi ha onorato e commosso: la Presidenza della Repubblica è la più Alta carica delle nostre istituzioni, rappresenta l'Unità della Nazione, del Paese che amo e al servizio del quale mi sono posto da trent'anni, con tutte le mie energie, le mie capacità, le mie competenze. Nello stesso spirito, ponendo sempre l'interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale, ho riflettuto molto, con i miei familiari ed i dirigenti del mio movimento politico, sulla proposta ricevuta.

L'Italia oggi ha bisogno di unità, al di là della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi.

La Nazione riparte nei momenti difficili se tutti sappiamo trovare, come avvenne nel dopoguerra, un senso comune di appartenenza nella nostra democrazia, superando le lacerazioni e al di là delle legittime ed anzi necessarie distinzioni. Per queste ragioni sono stato il primo a volere un governo di Unità Nazionale che raccogliesse le migliori energie del Paese, e che - con il concorso costruttivo anche dell'opposizione - è servito ad avviare un percorso virtuoso che oggi più che mai, alla luce della situazione sanitaria ed economica, deve andare avanti. Per questo considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia.

In questo stesso spirito, ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la Presidenza della Repubblica.

Continuerò a servire il mio Paese in altro modo, come ho fatto in questi anni, da leader politico e da Parlamentare europeo, evitando che sul mio nome si consumino polemiche o lacerazioni che non trovano giustificazioni che oggi la Nazione non può permettersi. Da oggi lavoreremo quindi con i leader del centro-destra - che rappresenta la maggioranza nel Paese ed a cui spetta l'onere della proposta - per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento.

Occorre individuare una figura capace di rappresentare con la necessaria autorevolezza la Nazione nel mondo e di essere garante delle scelte fondamentali del nostro Paese nello scenario internazionale, l'opzione europea e quella atlantica, sempre complementari e mai contrapponibili, essenziali per garantire la pace e la sicurezza e rispondere alle sfide globali. Spero che il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni sappiano compiere questa scelta nel tempo più breve possibile e con un'ampia convergenza".
spero che il centrodestra abbia un piano b, un nome forte tenuto segreto finora
 
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Silvio Berlusconi rinuncia alla corsa per la carica di Presidente della Repubblica. Il comunicato affidato a Licia Ronzulli (la mitologica mediatrice ai tempi di Mr Bee NDR).

Ecco il comunicato:"Sono davvero grato, dal profondo del cuore, alle molte migliaia di italiane e italiani che, in questi giorni, mi hanno manifestato affetto, sostegno e incoraggiamento da quando il mio nome è stato indicato per la Presidenza della Repubblica.

Sono grato in particolare alle forze politiche del centro-destra che hanno voluto formulare la mia candidatura, ai tanti parlamentari di tutti gli schieramenti che hanno espresso il loro appoggio e il loro consenso, agli importanti esponenti politici stranieri, in particolare ai vertici del Partito Popolare Europeo, che si sono pronunciati a favore di questa proposta.

Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centro-destra, ho verificato l'esistenza di numeri sufficienti per l'elezione. E' un'indicazione che mi ha onorato e commosso: la Presidenza della Repubblica è la più Alta carica delle nostre istituzioni, rappresenta l'Unità della Nazione, del Paese che amo e al servizio del quale mi sono posto da trent'anni, con tutte le mie energie, le mie capacità, le mie competenze. Nello stesso spirito, ponendo sempre l'interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale, ho riflettuto molto, con i miei familiari ed i dirigenti del mio movimento politico, sulla proposta ricevuta.

L'Italia oggi ha bisogno di unità, al di là della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi.

La Nazione riparte nei momenti difficili se tutti sappiamo trovare, come avvenne nel dopoguerra, un senso comune di appartenenza nella nostra democrazia, superando le lacerazioni e al di là delle legittime ed anzi necessarie distinzioni. Per queste ragioni sono stato il primo a volere un governo di Unità Nazionale che raccogliesse le migliori energie del Paese, e che - con il concorso costruttivo anche dell'opposizione - è servito ad avviare un percorso virtuoso che oggi più che mai, alla luce della situazione sanitaria ed economica, deve andare avanti. Per questo considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia.

In questo stesso spirito, ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la Presidenza della Repubblica.

Continuerò a servire il mio Paese in altro modo, come ho fatto in questi anni, da leader politico e da Parlamentare europeo, evitando che sul mio nome si consumino polemiche o lacerazioni che non trovano giustificazioni che oggi la Nazione non può permettersi. Da oggi lavoreremo quindi con i leader del centro-destra - che rappresenta la maggioranza nel Paese ed a cui spetta l'onere della proposta - per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento.

Occorre individuare una figura capace di rappresentare con la necessaria autorevolezza la Nazione nel mondo e di essere garante delle scelte fondamentali del nostro Paese nello scenario internazionale, l'opzione europea e quella atlantica, sempre complementari e mai contrapponibili, essenziali per garantire la pace e la sicurezza e rispondere alle sfide globali. Spero che il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni sappiano compiere questa scelta nel tempo più breve possibile e con un'ampia convergenza".
Che cialtrone. S'è venduto il kulo pure lui.
 

Andris

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da notare le risposte immediate del resto del centro-destra
lo hanno fatto uscire con onore e in Forza Italia nessuno ha avuto il coraggio di fiatare contro, che degrado

scommetto che Salvini aveva già il nome con Renzi...
 

Andris

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Il Berlusca non molla, alla quarta o quinta votazione quando tutti gli schemi sono saltati e i riflettori saranno spenti su di lui, rientrerà in gioco.

Decine di cinque stelle erano già pronte a votare Tremonti, fate voi :asd:
senza Draghi non esce nessuno alle prime tre, si va dalla quarta in poi con la maggioranza assoluta
 

fabri47

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Non voglio fare il tifoso di Berlusconi, anzi io spero che vada tutto in tilt e crolli tutto. A me suona parecchio strano, ma proprio parecchio. Berlusconi non fa mai niente senza niente, o sta fingendo oppure farà da kingmaker in cambio di una buona parola per lui ed il suo partito (ma anche questa opzione mi sembra parecchio strana). E poi, è sempre stato uno molto orgoglioso e questa è la sua ultima grande occasione per coronare la sua carriera politica con la massima carica e che fa? Si arrende subito senza neanche attendere la prima votazione? Una roba umiliante e lui è l'ultimo che ama perdere, pensate in questo modo.

E ricordate, dal post-Ciampi la prima regola per diventare presidente della repubblica è quella di essere fuori dai giochi e poi farsi eleggere a sorpresa di tutti. E, per me, Berlusconi ha semplicemente voluto mettersi in un angolo e aspettare che succeda un bordello dopo la terza votazione. Molto meglio prima togliere il "chiacchiericcio", come lo definisce il suo amico Verdini, sul suo nome, piuttosto che candidarsi già alla prima votazione e bruciarsi subito perchè in quel caso sì che non ci sono i numeri, non solo per lui, ma praticamente per nessuno.
 

fabri47

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da notare le risposte immediate del resto del centro-destra
lo hanno fatto uscire con onore e in Forza Italia nessuno ha avuto il coraggio di fiatare contro, che degrado

scommetto che Salvini aveva già il nome con Renzi...
Vista così è tutt'altro che un'uscita con onore. Se le cose rimangono così, per lui è una bella umiliazione. In sintesi, Berlusconi si svincola, perchè non lo votano dopo che il centrosinistra e il M5S a parole gli hanno posto dei veti e lui china il capo e fa signor sì. Vista così, è una sconfitta a tappeto prima ancora che inizi il round, perchè il concorrente ha paura di gareggiare contro un avversario più forte.

La mia interpretazione: lui ci crede ancora e, secondo me, ora si sta limitando a fare il burattino della Letta Family nella speranza che succeda un casino votazione dopo votazione e che non si arrivi a decidere un nome. Uno come Berlusconi, che ha sempre preteso il comando di tutto, ora si limita a fare il passo indietro? Non lo ha fatto mai nemmeno con il centrodestra attuale dove ha poca voce in capitolo, ma nonostante tutto ha trascinato Salvini nel governo Draghi. Lui vuole chiudere in grande. E non sono un tifoso di Berlusconi, anzi... Però a me sembra tutto molto "strano".
 
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