Patto Milan: tutti insieme contro accuse social.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,421
Reaction score
41,528
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.

ATTENZIONE: CHI RIPORTA L'IMMONDIZIA SOCIAL VERRA' BANNATO DEFINITIVAMENTE.
 
Ultima modifica:

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,421
Reaction score
41,528
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla sq.uadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.
.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,421
Reaction score
41,528
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.

ATTENZIONE: CHI RIPORTA L'IMMONDIZIA SOCIAL VERRA' BANNATO DEFINITIVAMENTE.
.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,421
Reaction score
41,528
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.

ATTENZIONE: CHI RIPORTA L'IMMONDIZIA SOCIAL VERRA' BANNATO DEFINITIVAMENTE.
.
 
Registrato
8 Settembre 2016
Messaggi
11,097
Reaction score
4,815
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.

ATTENZIONE: CHI RIPORTA L'IMMONDIZIA SOCIAL VERRA' BANNATO DEFINITIVAMENTE.
Speriamo che queste fake news alla fine portino il gruppo a ricompattarsi.
Lo scorso anno una delle motivazioni che ha spinto i nostri a dare il massimo è stata che molti dicevano che non eravamo i più forti.
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
31,523
Reaction score
18,224
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.

ATTENZIONE: CHI RIPORTA L'IMMONDIZIA SOCIAL VERRA' BANNATO DEFINITIVAMENTE.
Viviamo in questa epoca e purtroppo la marea di immondizia social ci sommerge ogni giorno e in argomenti ben piu importanti del calcio.

Hanno fatto bene a chiarire in ogni caso, anche se secondo me se una persona ha due neuroni messi in fila (bastano, non ne servono tre), se ha un grado cerebrale evoluto almeno al livello del babbuino certa immondizia la considera per quello che è, cioè immondizia.

Quindi non c'era bisogno di chiarire, almeno per quando mi riguarda.
 

Swaitak

Senior Member
Registrato
22 Aprile 2019
Messaggi
29,021
Reaction score
22,043
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.

ATTENZIONE: CHI RIPORTA L'IMMONDIZIA SOCIAL VERRA' BANNATO DEFINITIVAMENTE.
Siamo tornati ai livelli di Mortolivo, ufficiale
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,421
Reaction score
41,528
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.

ATTENZIONE: CHI RIPORTA L'IMMONDIZIA SOCIAL VERRA' BANNATO DEFINITIVAMENTE.
.
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
3,301
Reaction score
1,195
Come riportato dalla GDS in edicola, c'è stato un patto tra i giocatori del Milan per uscire dalla crisi. Ieri Calabria ha detto basta (QUI Calabria:"Basta con illazioni sui social" ) a tutti gli spifferi che arrivano dai social. Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto do- po le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria.

"Le sconfitte sul campo non c’entrano, questa è gente che vuole solo fare del ma- le a noi e alle nostre famiglie, occorre porre un freno”, è stato più o meno il pensiero del gruppo. Nello spogliatoio si è ragionato sulla possibilità di diffondere un video o una foto; poi, dopo l’allenamento di rifinitura, Calabria ha preso in mano la situazione, da capitano, optando per un testo (la società è stata avvisata prima che il messaggio venisse pubblicato). Poche, ma significative parole per mettere un punto una volta per tutte a questa brutta vicenda. E rispondere da vero Milan, ragionando e giocando di gruppo come la squa- dra che un anno fa si è cucita sul petto lo scudetto meno pronosticato di sempre. Perché succede solo a chi ci crede, ma a volte è meglio non credere a tutto quello si dice in giro.

ATTENZIONE: CHI RIPORTA L'IMMONDIZIA SOCIAL VERRA' BANNATO DEFINITIVAMENTE.
Sicuramente c'è qualcosa che non va, anche un cieco lo vedrebbe. Io credo più sia una questione tra giocatori e allenatore, ma non escluderei anche contrasti tra di loro a sto punto. Oltre al palese caso Tatarusanu, ci metterei dentro anche CDK che sembra mal sopportato da tutti.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto